In Wikipedia si legge che “in senso più ampio, il razzismo è una generale antica tendenza a discriminare i “diversi” (nazioni, culture, classi sociali inferiori) e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione”.
Ci sono, quindi, tante forme di razzismo. Il quale, intendiamoci, è sempre esecrabile. Però non ci si accorge quanto ipocriti si diventa quando si classificano le forme di razzismo in serie A,B,C..ecc. In questo caso i danni conseguenti al razzismo sono ancora peggiori, perché lo applichiamo quasi inconsciamente in molte situazioni con molta leggerezza.
Proviamo ad allargare il nostro orizzonte mentale constatando quello che succede nella società d’oggi e comprendiamo un po’ la qualità della nostra ipocrisia. Non è solo il calcio ad esserne colpito, od i generi. I mass-media ci condizionano a fissare l’attenzione solo sui casi più eclatanti.
Ma quanta gente ultimamente è stata discriminata per diverse ragioni abbastanza evidenti ed intuibili?
Meditiamo, riflettiamo, consideriamo e non lasciamoci condizionare da coloro che strumentalizzano gli eventi per riempire i loro quotidiani, i social o le loro TV con dibattiti sterili ed inutili, perché non hanno a vero cuore il valore della persona?