La morte corporale è il più grande giorno della nostra vita terrena, dopo la venuta al mondo. Grazie alla morte corporale noi abbiamo la possibilità, se lo vogliamo, di incontrare direttamente Gesù Risorto che ci attende da sempre e che ci inserirà nel circolo d’Amore trinitario.
Allora comprenderemo meglio la sua gloria della quale ci renderà pienamente partecipi, insieme a tutti i redenti. Saranno finiti per sempre la sofferenza, il dolore, la noia ecc. Il nostro essere rinnovato godrà direttamente della visione beatifica di Dio (faccia a faccia).
Proveremo continuamente, senza mai stancarci, meraviglia e stupore immensi per tutto ciò che il Signore ci ha preparato dall’eternità.
Per questo San Francesco chiamava “sorella” la nostra morte corporale. Essa è solo un passaggio qualitativo verso una dimensione luminosa inimmaginabile.
Se fossimo tutti convinti di questo non avremmo paura della morte, ma l’aspetteremmo con gioia….
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a cura di http://mondocrea.it