dal mio libro: Report sul XXI° secolo
16 dicembre 2009
L’APPRENDIMENTO NEL 2000
Giro per le altre scuole cittadine della Torino del 2000. In seguito mi reco nelle altre città europee e americane.
I cosiddetti “studenti” frequentano un periodo obbligatorio di studi presso una scuola.
Poi scelgono tra una scuola superiore o un centro di formazione professionale. Una buona parte delle ore di frequenza è dedicata all’apprendimento pratico, ed un’altra a quello teorico. Gli allievi devono cimentarsi su nu- merosi testi che trattano argomenti frammentari quali la cultura generale, la matematica, la fisica, la chimica, la tecnologia, le lingue straniere ecc. Sono seguiti in gruppi chiamati “classi” o “corsi” (a volte anche in 25 di loro!) da un insegnante che dà delle spiegazioni molto superficiali sulle tematiche che gli allievi devono poi studiare a casa.
Al termine di alcuni anni di frequenza obbligatoria i componenti del gruppo-classe ricevono un “diploma” od un “attestato di qualifica” cartacei che attestano la loro idoneità ad affrontare il mondo del lavoro.
Criteri davvero strani rispetto ai nostri! Dovevano forzare molto il loro cervello per apprendere in modo ripetitivo testi lunghi e pedanti..e pensare che sfruttavano pochissimo le loro risorse cerebrali.
Da un articolo di una rivista coeva sembra che gli scienziati di allora abbiano calcolato che il numero di sinapsi cerebrali fosse equivalente a 10 elevato alla potenza di 80 miliardi… a quei tempi era una constatazione davvero sbalorditiva.
Oggi siamo in grado di creare infinite sinapsi in base alle nostre esigenze, per cui nessuno più fatica ad apprendere nozioni od atteggiamenti. Il nanochip BPSS inserito nel cervello ha moltissime funzioni: è un archivio mnemonico, un rigeneratore di energie psichiche, uno stimolatore di più livelli intellettivi. Allora prendevano in considerazione solo pochi tipi di intelligenza, tra le quali prevalentemente quella linguistica, logico- matematica, spaziale, musicale, corporeo-cinestetica, interpersonale ed intrapersonale.
Erano ben lungi dallo sfruttare l’energia telepatica perché era comune credenza che questa fosse solo qualche forma magica di pensiero relegato in una disciplina denominata “parapsicologia”, retaggio di pochi studiosi considerati stravaganti.
Sappiamo bene che oggi il TP (sistema telepatico) è estremamente importante per lo sviluppo di ogni persona, dall’apprendimento, alla comunicazione, alla socializzazione ed alla gestione delle proprie risorse. In pratica, grazie al “BPSS” ognuno può “autocrearsi” un cervello su misura con la possibilità della visione, intercettazione e memorizzazione endoscopica a 360 gradi di ogni forma di scibile umano.
L’uomo del 2000 è molto schiavo dei suoi bisogni fisiologici. Dorme di media 8-9 ore per notte.
Incredibile: quasi metà della sua vita biologica dispersa in un sonno inattivo, probabilmente per recuperare le energie necessarie e liberarsi dalle tossine accumulate precedentemente per poter affrontare con una certa efficienza la giornata successiva. Non potevano sapere esattamente le cause del sonno. Ora, con i nostri regolatori ed integratori, tutto è risolvibile: il BPSS calcola esattamente il grado e la quantità di tossine accumulate nel corpo ed emana la sostanza utile per neutralizzarle.
Nessuno conosce oggi il termine “dormire”. Se avessero avuto il nostro BPSS avrebbero trovato la vita terrena molto più interessante!
Vi immaginate la noia di quei poveri giovani dover seguire per ore ed ore lezioni teoriche con l’impegno anche dei compiti a casa e dello svolgimento di tutte le verifiche?
I metodi di valutazione sono molto primitivi e superficiali: assegnano un numero dall’uno al dieci (denominato “voto”) per indicare il grado di precisione dell’esposizione dei contenuti, i quali sono ritenuti validi solo se si avvicinano a quelli impartiti dall’insegnante.
Incredibilmente pregiudiziale questo tipo di sistema di valutazione! Pare che abbia rovinato molti giovani che hanno dovuto poi arrangiarsi in modo molto diverso nella vita pratica e non hanno potuto svolgere quello che desideravano compiere.
Noi stiamo vivendo davvero un’epoca aurea rispetto a loro! Non serve più affaticarsi per apprendere, memorizzare e creare. Abbiamo davvero abolite le distanze geografiche, culturali, linguistiche ed ideologiche!