È tutto più incomprensibile di quello che pensiamo comunemente.

Siamo convinti di comprendere qualcosa perché conosciamo alcune leggi e percepiamo con l’esperienza attraverso i cinque sensi.

Ma comprendere a fondo la ragione fondante di ogni fenomeno in sé e tutto ciò che riguarda l’esistenza pare impossibile per ora.

Intuiamo qualcosa delle relazioni tra i vari fenomeni, ma non la loro ragione fondante.

Non è possibile nemmeno formulare la domanda esatta. Quando noi ci chiediamo: “perché esiste qualcosa?” in sostanza non diciamo nulla, rimane solo una questione di linguaggio, in quanto non sappiamo darci una risposta davvero “meta-linguistica”.

Se ci fosse un’ipotetica risposta che soddisfacesse la nostra ragione umana, essa rientrerebbe nella nostra visione del mondo, pertanto non sarebbe più “meta-linguistica”.

È per questa motivo che si ricorre al termine “trascendenza”, indicando con essa una realtà ontologica indefinibile, ma esistente.

 

(Una voce nel deserto)