Oggi molti cattolici soffrono per la situazione attuale della Chiesa Cattolica.
Ricordiamoci, comunque, che c’è una notevole differenza tra Magistero straordinario e quello ordinario.
Lo Spirito Santo non annulla l’umanità che compone il nostro essere piuttosto complesso.. Fidiamoci umilmente della Provvidenza Divina la quale non ci abbandona anche se siamo fragili creature perché ama tutti.
Il vero cattolico tende all’Unità e non alla divisione della Chiesa, corpo di Cristo, per questo dobbiamo pregare gli uni per gli altri, compreso per le autorità che governano l’attuale Chiesa, così tribolata.
Anche se ci sono motivi razionalmente convincenti per il discernimento tra il vero ed il falso, il cattolico non adatta il suo ragionamento alla sua realtà perché è consapevole che la realtà viene prima del suo ragionamento e che certe scelte ecclesiali non gli competono, essendo il Magistero uno dei cardini dell’Unità della Chiesa.
Gesù, durante la sua vita terrena, pur conoscendo perfettamente il marciume ed il fariseismo che imperava tra le autorità religiose di allora, continuava a frequentare le sinagoghe per diffondere il suo vangelo.
San Francesco, ad esempio, pur consapevole della grave corruzione della Chiesa di allora non ha voluto creare scismi o divisioni insanabili, ma ha cercato di vivere il Vangelo radicalmente pur rispettando la gerarchia ecclesiastica. Anche San Padre Pio, perseguitato da certe autorità ecclesiastiche, ha voluto rimanere obbediente sino alla fine pagando anche con la sofferenza morale e fisica.
….Ognuno poi tragga le sue conclusioni.