Suor Flavia Prezza è stata ex-allieva pasticciera del Centro Formazione Professionale di Rubignacco ( Cividale), attualmente è missionaria in Bolivia.
Charanayto (Bolivia) mt.3600 sul l.m. Missione delle Suore Rosarie.
Suor Flavia Prezza così descrive la sua descrive il suo apostolato e la sua attività : Vivo insieme a 4 ragazze boliviane che desiderano fare un’ esperienza di vita religiosa, nello stesso complesso, però con abitazione a parte, vivono anche tre mie consorelle. Il mio impegno principale è di seguire queste ragazze e di comunicare loro le cose principali della vita comunitaria e della vita domestica. Sono ragazze che vengono da realtà diverse, con situazioni di vita differenti. Due frequentano la scuola superiore e due seguono dei corsi di formazione che facciamo qui in parrocchia. Così è mio impegno seguirle nello studio e nelle attività scolastiche.
La scuola qui é a livelli molto bassi, le superiori sono fino al quarto anno e non esistono esami finali o fanno tanti lavori di gruppo, esperimenti di fisica e di chimica. Ma quello che più mi fa male è constatare che non si insegna ai ragazzi a ragionare, a riflettere e a svolgere temi e ricerche Molti all’ultimo anno delle superiori non riescono nemmeno a leggere rispettando la punteggiatura oppure non riescono proprio a leggere!
Ecco alcune bambine dell’orfanotrofio di Sacaba
Ho cominciato dei corsi di pasticceria e di computer. Con fatica cerco di andare avanti e di trasmettere a questa gente le cose che ho imparato e che mi appassionano. Il primo corso di pasticceria ho concluso lì e vorrei iniziare un altro alla fine di settembre. Le donne e le ragazze che vi hanno partecipato sono state davvero contente ed entusiaste e vorrebbero continuare e fare altre cose. Qui fa molto caldo e c’è un umidità tremenda e non è facile lavorare con creme e cose del genere quando la gente non ha nemmeno il frigo alcune non hanno nemmeno il forno! Ti mando alcune foto (non pervenute!) dove insieme ad alcune signore che fanno parte della confraternita del Rosario abbiamo fatto l’anello dell’amore, che sarebbe un anello di pasta tipo focaccia. In parrocchia abbiamo festeggiato il giubileo delle famiglie e cosÏ abbiamo pensato di presentare all’offertorio questi pani e offrirli poi ad ogni coppia presente. Mentre stavamo ammassando la pasta, a una temperatura di 30 gradi all’ombra, spiegavo a queste signore che esistono delle macchine che impastano e addirittura alcune che mandano fuori i panini formati. Loro mi ascoltavano e mi guardavano incredule dicendomi che non hanno mai sentito che esistessero queste macchine.
Qui molte signore, per guadagnarsi il necessario per vivere, fanno il pane e poi mandano i figli a venderlo e a sentire che si potrebbe farlo senta tanta fatica e sudore gli si illuminavano gli occhi.
Ho fatto anche dei corsi di computer per i ragazzi della scuola superiore. L’unico problema le macchine che abbiamo, sono quattro e super vecchie. Con aiuti che ho ricevuto dall’Italia le ho fatte mettere un po’ a posto e siamo riusciti ad installare Windows 3.10., solo in due funziona il mouse, le altre niente impariamo tutto dalla tastiera. Non è stato tanto facile anche perchè continuamente le macchine presentavano problemi e così a volte avevamo a disposizione solo 2 o 3. Mi piacerebbe anche avere la possibilità di comprarne 5 nuove e fare le cose bene. Anche qui all’università chiedono che si sappiano usare e che si conoscano le basi del computer e così sarebbe bello aiutare i ragazzi a preparasi anche in questo per il loro futuro.
A parte queste cose ho degli impegni in parrocchia. Seguo un gruppo di ragazzi di 3° e 4° superiore che vanno a fare un’ora di religione nella scuola elementare pubblica. Una scuola con gravi problemi di disciplina e dove nessuno si preoccupa di mandare un insegnante di religione. Lo stato non dà i soldi e quindi nessuno ci va. E così abbiamo pensato di farlo fare ai ragazzi più impegnati dell’altra scuola, una scuola di convenio (non saprei come tradurre) organizzata dai salesiani ma gestita dai padri di famiglia.
Altri impegni che ho sono in parrocchia, nell’oratorio e qui in casa: cucinare, pulire, lavare. E cosÏ questi sono più o meno i miei impegni. Dico più o meno perché qui si vive nella precarietà, ci sono sempre novità e necessità che appaiono e a volte bisogna dare la preferenza a queste e lasciare le altre. Come dicevo nell’altra lettera, abbiamo continuamente gente che viene qui nella nostra casa a chiedere aiuto e collaborazione, soprattutto a chiedere medicine e soldi per pagare le cure mediche o i ricoveri all’ospedale.
Grazie agli aiuti che riceviamo possiamo aiutare tanta gente, e possiamo dare loro le cose di prima necessità: riso, olio, zucchero, farina, vestiario, quaderni, penne. Certo non possiamo arrivare a tutti ma diamo la preferenza ai più poveri (che sono la stragrande maggioranza).
Lunedì 2 ottobre 2000 In questi giorni qui in Bolivia stiamo vivendo una situazione non bella e per certi versi drammatica. Sono quasi venti giorni che tutte le vie principali sono bloccate. Non c’è possibilità di collegamento tra le città principali… ci sono tantissimo posti di blocco creati dalla gente in segno di protesta e se uno si azzarda a passare rischia di essere preso a pietrate e se è con una macchina rischia di ritrovarsi con le gomme tagliate e con i vetri frantumati. Stanno protestando i maestri, i campesinos (i contadini) e molti altri per far sì che vengano riconosciuti i loro diritti. I maestri vogliono l’aumento del 50% del loro stipendio (attualmente prendono circa 500 Boliviani che corrispondono a circa 90 $ al mese), i campesinos vogliono che il governo li lasci liberi di coltivare la coca, (è’ da anni che il governo sta sradicando le piantagioni di coca con aiuti che riceve dagli USA) e non vuole che nella zona si costruiscano tre nuove caserme.
Poi altra gente sta protestando per l’aumento delle bollette dell’acqua, per la tassa sugli immobili e per altre cose che ancora non ho capito. Ci sono stati degli scontri tra polizia e la gente che sta bloccando le strade, i morti sono 11 e i feriti sono un centinaio. Le città cominciano a lamentare la mancanza di generi alimentari e di prima necessità… anche qui, dove vivo io, hanno cominciato a bloccare le strade e già cominciano a mancare alcune cose di prima necessità e le bombole del gas…
Oggi il Vescovo di Santa Cruz, che è presidente della Conferenza Episcopale Boliviana, ha mandato un fax a tutte le parrocchie chiedendopreghiere perchè questi conflitti terminino e si possa raggiungere un accordo. La perdita economica è grandissima, moltissime aziende si sono trovate impossibilitate a esportare la merce… migliaia di animali (polli, mucche…) sono morti nei camion fermi ai posti di blocco…
Stiamo aspettando che la situazione possa migliorare e soprattutto che si possa arrivare ad accordi duraturi e non fittizi… la gente è stanca e sa che l’unico modo per farsi ascoltare è questo… solo che per difendere i propri diritti c’è tantissima gente che ci va di mezzo e che non ne può più di questa instabilità e di questa intranquillità che sta vivendo l’intero paese. Sarei davvero contenta se anche voi, al CFP, potreste associarvi con la preghiera… tutta la Bolivia ne ha un estremo bisogno.
28 febbraio 2001
In questo periodo qui in Bolivia, molte zone e molte popolazioni sono invase dall’acqua. Ha piovuto molto e continua a piovere e in certi villaggi l’acqua ha distrutto case e coltivazioni. Tutta la gente collabora con alimenti e vestiario per essere vicino a queste persone disiagiate e anche noi cerchiamo di dare un contributo per le situazioni piú urgenti. Io ín questo periodo mi trovo a Cochabamaba, una cittá di circa 500.000 persone, in attesa di partire per il Cile. Abbiamo deciso di aprire una nuova missione e cosí verso maggio giugno, insieme con altre due consorelle andró lá.
13 aprile 2001 Qui stiamo vivendo momenti di tensione, si prospettano giorni di manifestazioni e di proteste… la gente ha solo questo modo per far sentire la propria voce alle autorità…è Pasqua, è Nuova Vita che nasce e sboccia… ma qui le preoccupazioni della gente povera sono altre… le possibilità di lavoro sono poche e la gente è sfruttata fino allo sfinimento…. prega anche tu per noi e con noi perché questa gente trovi una Novità di Vita che gli garantisca pari opportunità e dignità. Un saluto affettuoso e un augurio, sr. Flavia
Il punto di riferimento della Congregazione di suor Flavia è Madre Noris, tel. 0432-295247, Viale delle Ferriere, 19 Per chi vuole scrivere a suor Flavia, questa è la sua e-mail e-mail :
hrosario@supernet.com.bo
A livello parrocchiale, stiamo progettando una forma di gemellaggio con la sua missione
Chi è intenzionato a darle una mano è pregato di mandarmi un’e-mail, il cui indirizzo è qui sotto riportato