destefanofoto pictureE’ stato presentato e proiettato dallo stesso regista Marcello De Stefano un film saggio su Padre Luigi Scrosoppi

Marcello De Stefano è autore di un film saggio su Padre Luigi Scrosoppi intitolato :

GRAFITZ ‘TUN ORIZONT ( biografia di padre Luigi Scrosoppi )

il primo film religioso friulano nato in lingua friulana e tradotto in italiano, francese, inglese, spagnolo castigliano, spagnolo sudamericano, brasiliano e rumeno.

CHI E’ MARCELLO DE STEFANO?

I dipinti di Marcello De Stefano, in arte dal 1945, non sono stesi nel consueto telaio di forma, piu o meno, rettangolare, ma in spazi vari strutturati di volta in volta in base all’articolarsi cromatico/formale degli elaborati pittorici (per cui questi risultano composti in telai a cerchio, a ovale, a esse a tronco di piramide rovesciata, ecc.). Stando alIa loro data di realizzazione – 1945/1953 – gli elaborati si profilano come indiscusse anticipazioni rispetto al divenire dell’arte moderna.

Ciò si deve ripetere anche per le composizioni poetiche di De Stefano le quali, in una decisa originalita espressiva ricca di innovazioni linguistiche, risultano anticipazioni del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, della contestazione sessantottesca – sociale ed ecclesiale – e della crisi dell’ideologia marxista. Passando da queste attivita artistiche rimaste private a quella pubblica – il cinema – di Marcello De Stefano, si continua a rinvenire il suo modo di essere anticipatorio.

Cosi nelle sue esercitazioni di sceneggiatura / regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – da dove uscì con il diploma in regia nel 1956 – in quegli anni cinquanta di operaismo marxista egli sceneggiava momenti di vita operaia, ma considerando la persona e l’etica e non lo scontato concetto di classe allora imperante come ineludibile assoluto politico ed oggi smentito nella sua rivalutazione proprio della persona e dell’etica (si considerino gli attuali avvenimenti – 1989- nell’Europa dell’Est).

E ne Il voto (1956), con cui De Stefano, già laureato in giurisprudenza nel 1953 si diplomava in regia, tratto da I dialoghi delle Carmelitane di G. Bernanos e trasposti come racconto dalla Francia della rivoluzione del 1789 alIa Spagna della guerra civile (ai nostri anni trenta) la sua regia si articolava nel clima di un sereno distacco, quasi che ognuno – il rivoluzionario e le suore – avesse un suo ruolo obbligato, come un destino da subire, fosse parte cioe di una logica globale posta oltre tutti; un’atmosfera in fondo di accettazione comunque dell’altro, oggi normale ma impensabile allora, in quegli anni di netta contrapposizione, di esclusivi blocchi contrapposti; o democrazia borghese o comunismo proletario.

Abbandonare poi Roma, nonostante la vincita di un concorso alla TV nazionale, ritornare in Friuli – 1963 – e contribuire quivi al sorgere di una cinematografia nascente, quella delle minoranze etnico-linguistiche, risulta conseguente, essendo sempre nella logica delle anticipazioni. Pubblicizzate dalla presenza dei film, con consensi di critica e di pubblico, sia in Festival Cinematografici nazionali ed internazionali sia in sedi alternative. (Roberto Iacovissi)

LIBRI SU MARCELLO DE STEFANO

Dalla liberazione dell’uomo alla liberazione dei popoli- (l’opera cinematografica friulana di Marcello De Stefano) di Roberto Iacovissi/Sergio Cragnolini editore

Copertina del libro Il cinema friulano di Marcello De Stefano – (dieci saggi) di Mario Quargnolo, A.S.Macor editori destefanolibro2 picture