Cividale 19 febbraio 2016
Intervista di Piero
Mantero, direttore del Segno, a Pier Angelo Piai.
M. Da anni ti conosciamo
perché tu scrivi libri pubblicati anche da noi, hai partecipato a tante nostre
iniziative culturali e gestisci il sito www.mondocrea.it
molto visitato. Recentemente, però, abbiamo scoperto una cosa particolare che
non ci hai mai svelato e che riguarda le tue premonizioni.
P. In effetti è un aspetto della mia vita che ho condiviso con pochissimi, anche perché queste
premonizioni si avverano sempre e mi lasciano piuttosto perplesso: non riesco a
capire bene la loro origine.
M: Due tuoi amici, ancora
vivi (Maurizio Basso ed Aldino Tosolini di Udine), sostengono che nel 1976 già
da gennaio tu dicesti loro che il Friuli avrebbe dovuto subire un terribile
terremoto
P. È vero. Se ci penso mi vengono ancora i brividi. Percepivo che ci sarebbero stati molti morti
e molte case distrutte dalla Carnia fino al Cividalese. Lo ripetei più volte con molta
angoscia, ma ne avevo la certezza. Il 6 maggio mi sentivo un po’ strano ed
avvertii Aldino Tosolini che la sera stessa sarebbe accaduto.. Conservo ancora
un’audiocassetta su cui avevo registrato gli eventi prima che accadessero
M. Ho sentito dire che hai
avuto anche la premonizione del terremoto di Assisi.
P.
Sì. Il 26 settembre del 1997, verso le due di notte mi svegliai e dissi a mia
moglie che percepivo imminente una forte scossa di terremoto con epicentro a
Serravalle e che avrebbe coinvolto anche Assisi e così accadde alle 2 e 33
M.
A cosa attribuisci questa tua disposizione alle premonizioni?
P.
Sinceramente non lo so. Se ci penso bene non basterebbe un libro a descrivere
questo tipo di eventi della mia vita tra premonizioni e segni. Per me l’esistenza stessa
è un gran mistero e noi siamo sorretti continuamente dalla Provvidenza: viviamo in un
Universo così fragile che dovremmo stupirci continuamente di essere ancora vivi
e vegeti. Non può essere il frutto del caso. Ho pensato molto a tutto ciò che mi
è successo e penso che ci siano dei motivi validi e che fanno parte del piano
che Dio ha su di me. Del resto tutti abbiamo una missione.
Anche l’asino di Balaam aveva uno scopo.
M.
Hai ancora queste premonizioni?
P.
Questa volta sono indefinite. Sento che avverrà qualcosa di particolarmente
forte, ma non so bene individuarla. So solo che da un po’ di tempo riecheggia
in me l’esortazione a consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria. Proprio ieri
siamo stati, mia moglie ed io, a compiere questo atto davanti a p. Silvano di
Castemonte.
M.
In che cosa consiste?
P.
Si recita l’Angelus insieme, si rinnovano le promesse battesimali con il credo,
si invoca Maria affinché ci protegga sempre, sia sempre nostro modello e ci
aiuti a percorrere il cammino della nostra vita terrena sino al grande
trapasso.
M.
Ma a chi lo consiglieresti?
P.
Lo consiglierei a tutti. Consacrarsi a Maria è sempre un bene. Naturalmente
dovremmo impegnarci a frequentare di più i sacramenti e ad amare Dio ed il
prossimo nella continua conversione del cuore. Penso che se in un paese un
gruppo di persone lo facessero, c’è la probabilità che l’esempio si diffonda.
Io abito a Cividale del Friuli, una cittadina di circa 11.000 abitanti. Il
Duomo è dedicato a Santa Maria Assunta ed un’altra antica chiesetta attigua a
Santa Maria in Corte. Il vecchio ospedale era dedicato a Santa Maria dei
Battuti. A pochi chilometri da noi c’è il santuario mariano di Castelmonte. Ciò
significa che Maria è stata sempre molto venerata qui. Vedrei positivamente che
tutta la cittadina si consacri con un atto solenne al Cuore Immacolato di Maria,
presenti anche le autorità civili, oltre a quelle religiose. Nel sud lo avevano
fatto in occasione di forti siccità e da quella volta piove più spesso che da
noi. Ricordo, poi, che il papa Giovanni Paolo 2° aveva consacrato la Russia
alla Madonna di Fatima e subito dopo è crollato misteriosamente l’Impero
Sovietico senza spargimento di sangue.
M.
Perché dovrebbero consacrarsi anche le istituzioni?
P.
La Madonna rispetta le istituzioni perché possono salvare o portare alla rovina
intere popolazioni o nazioni. Ella ama tutti, anche coloro che detengono il
potere. Ella protegge le istituzioni basate sui valori della giustizia sociale
che si affidano anche a lei. Ti accenno a un fatto. Io ho insegnato per tanti
anni in una scuola professionale di Cividale, la quale era in crisi per diversi
motivi e molti colleghi temevano per il posto di lavoro. Ho appeso un ritratto
della Madonna di Medjugorje alla parete, proprio dietro alla mia scrivania. Pian
piano la crisi si appianò. Prima di andare in pensione, cinque anni fa, dissi
ai miei colleghi di conservare quell’immagine. È ancorà lì, dove l’avevo appesa
io. Ora la scuola ha tantissimi allievi e sta andando a gonfie vele.
Praticamente l’avevamo affidata a Maria. E nessun ex-collega osa toglierla
dall’aula insegnanti. Se una istituzione con scopi buoni si affida a Maria sono
sicuro che avrà la sua protezione.
M.
Cosa ti spinge ad esortare alla consacrazione persone ed istituzioni?
P.
La particolare situazione del mondo è pericolosissima. È sotto i nostri occhi e
non è difficile prevedere cosa potrebbe accadere tra crisi economiche,
attentati, disordini tra nazioni, confusione di valori, relativismo etico e
morale, corruzioni e scandali di ogni tipo che ha coinvolto persino la Chiesa.
M.
Perché questa iniziativa dovrebbe partire proprio dal Friuli?
P.
Da un po’ di tempo mi viene in mente un fatto che pone molti interrogativi. Il
virus Zika, proveniente dal Brasile, del quale non abbiamo ancora il vaccino.
Ciò che penso è un po’ strano, me ne rendo conto, ma anche l’episodio
dell’asino di Balaam descritto dalla Sacra Scrittura era un po’ strano.
Proviamo a pensarci: chi è stato il giocatore dell’Udinese più famoso al mondo?
M.
Zico.
P.
E da dove proveniva?
M.
Dal Brasile.
P.
C’è qualcosa di attinente, no? Ma ci sono altri possibili eventi in arrivo.
Chi ha fede e si consacra a Maria non deve temere. Mi piacerebbe che l’esempio
partisse da Cividale fino ad estendersi in tutto il Friuli che è sempre stato
molto mariano. È una piccola regione, ma ha un’ottantina di santuari dedicati
alla Madonna. Se il Friuli stesso si consacrasse al Cuore Immacolato di Maria,
altre regioni seguirebbero l’esempio… chissà!… nulla è impossibile a Dio. L’Italia
è stata una terra privilegiata dal punto di vista culturale e religioso ed è la
sede del Papa. Non deve dimenticare la sua missione nel mondo e non si deve
conformare ad altri stati che stanno abbandonando la religione cattolica. Stamane,
prima di rispondere a queste domande, avevo chiesto dei lumi al Cielo. Nel mio
Ipod conservo molte catechesi orali di p. Livio Fanzaga. Tra tante mi è
capitata subito proprio quella sull’affidamento a Maria che ho riascoltato
volentieri. Il Signore parla a tutti in molti modi, spetta a noi coglierne i
segni.
Per approfondimenti sulle premonizioni:
Cosa
significa consacrarsi a Maria?
1 – Innanzitutto accettarla come Madre:
Gesù l’ha affidata sotto la croce a Giovanni: “Giovanni,
ecco tua madre”. Lei ha assunto l’incarico molto seriamente, perché Giovanni
rappresentava tutta l’umanità. Come una madre terrena segue sempre suo figlio,
anche se dovesse sbandare, così Maria dal Cielo segue ognuno di noi, se
vogliamo accettarla e ci riempie di grazie.
2 – Imitarne le virtù:
Ella è stata umile ed obbediente, come testimonia il
“FIAT”, perché ha aperto il suo cuore allo Spirito Santo ed ha creduto alle
parole dell’Angelo. La sua vita terrena è stata una continua preghiera e
meditazione su tutto ciò che le accadeva. Ha svolto con gioia il suo dovere di
sposa, di madre e di casalinga. Poi ha seguito suo figlio Gesù fin sotto la
croce, non perdendo mai la speranza nella Resurrezione.
3 – L’atto di consacrazione si può concretizzare meglio nel
recarsi ad un santuario mariano ed alla presenza di un sacerdote zelante
celebrare l’Angelus, la professione di fede, alcune preghiere e la benedizione
finale.
Naturalmente, una volta consacrati, è necessario cercare di mantenere i
propositi cristiani pregando sempre, leggendo spesso la Sacra Scrittura in famiglia, celebrando
il rosario quotidiano, aprendosi agli altri ed ai poveri, frequentando i
sacramenti, specialmente la Riconciliazione e l’Eucaristia.
PREGHIERA PER
L’AFFIDAMENTO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Vergine Madre, desidero consacrarmi al tuo Cuore Immacolato impegnandomi a
vivere con Te ogni giorno della mia vita.
Guidami sui retti sentieri che conducono a Gesù.
Aiutami a lasciarmi trasformare interiormente da te rinnovando spesso gli
impegni battesimali.
Insegnami ad entrare con te in una comunione di cuori in modo che ami tuo
figlio Gesù come lo ami tu per compiere quotidianamente il suo volere.
Affido a te l’intera mia vita in modo da dirigere i miei passi verso la
luce, sù, sempre più sù.
Voglio essere figlio del tuo Cuore Immacolato perché la famiglia umana
abbia in me un rogo in più dell’Amore di Gesù.
ALTRA PREMONIZIONE CHE IN QUALCHE PUNTO SI STA AVVERANDO (TESTIMONIATA DAL BOLLETTINO DI CASTELMONTE):
PAPA CELESTINO 6°
http://mondocrea.it/itriflessioni/story$data=riflessioni&num=1409&sec=8
8 settembre 2017
L’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha affidato Maria il nuovo progetto pastorale dell’arcidiocesi di Udine.
L’ultima lettera pastorale si intitola:
«Perseveranti e concordi nella preghiera con Maria»
Consegnata ai fedeli giunti a Castelmonte in occasione del 42° pellegrinaggio diocesano, la Lettera disegna il nuovo Anno pastorale caratterizzato dall’affidamento a Maria della Chiesa udinese che sta per avviare il progetto delle Collaborazioni pastorali. Obiettivi: rinnovato slancio missionario e comunione.
perseveranti e concordi nella preghiera con Maria
La lettera termina con una preghiera scritta dall’Arcivescovo di Udine:
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13 novembre 2017
IL PRESENTIMENTO ORA SI STA CHIARENDO
La situazione in oriente non è per niente tranquilla: Corea del Nord, Stati Uniti, Cina e Russia sono ad un passo dall’olocausto nucleare
Quasi due anni fa, avvertii in me un insolito presentimento, simile a quello che ebbi prima del terremoto del Friuli del 1976 ed in altre occasioni che si sono poi avverate.
Questa volta, però, a differenza degli altri, il presentimento era indefinito.
Proprio in quel periodo conobbi a Trieste l’artista coreana Perla Paik e decidemmo di collaborare per la realizzazione del libro: “Il respiro dell’anima innamorata” con l’Editore il Segno.
Poi decidetti di andare dal nostro vescovo di Udine per esporgli i fatti e per proporgli la consacrazione dl Friuli alla Madonna (con la speranza che altre diocesi lo imitassero).
Un po’ di tempo dopo iniziarono le minacce di Kim Jong-un, famoso dittatore coreano.
Il presentimento si stava gradualmente stagliando nei suoi contorni più tragici: c’è davvero il gravissimo pericolo di una guerra nucleare perché, a differenza del 2013, quando Kim cominciò a minacciare gli Stati Uniti, ora possiede una bomba nucleare più potente e missili a lunga gittata.
Dissi in un video del 2016 (L’affidamento del Friuli a Maria?):
“Ci sono validi motivi per consacrare la diocesi di Udine e l’intero Friuli a Maria.
Ricordiamo che ad Aviano è nato p. Marco d’Aviano e c’è la Base Americana…
Maria Santissima proteggerà da molti mali che oscurano l’orizzonte dell’umanità coloro che hanno fiducia in lei! Se l’intera diocesi di Udine si affida e si consacra a Maria, potrebbero farlo anche le altre diocesi.”
Il vescovo, allora, nel settembre del 2017 ha affidato la Diocesi di Udine a Maria ed ha indetto l’anno pastorale mariano (con relativa pubblicazione di una lettera pastorale dedicata a Maria), ma si dovrà procedere per una vera e propria consacrazione, sperando che non venga osteggiato anche dall’interno.
Mi auguro che tutte le diocesi del mondo, data l’eccezionalità della situazione mondiale, si consacrino al cuore di Maria…