Dormiglione, sveglia!



Erano le sette del mattino. Con un tono
simpatico, ma perentorio, Ménego il pescatore, mi sveglia: “Dormiglione,
sveglia! Io sono già di ritorno dalla pesca. Se tu sapessiquesta mattina uno
spettacolol’alba, l’aurora, il sorgere del sole!”


Non mi hanno svegliato tanto le sue parole, ma
la sua descrizione, o meglio l’incanto dipinto sul suo volto: mi raccontava
dello spettacolo di colori e riflessi tra il sole e il mare e il cielo. Il
giorno dopo, tutt’e due alle quattro eravamo già in mare, sulla sua barca da
pesca, a riempirci gli occhi e il cuore.


Riecheggiando l’amico Ménego, anche a te che mi
leggi, vorrei dire, se mi permetti: “Sveglia, dormiglione!”Non è un
rimprovero, ma un aiutarti a prendere coscienza d’una realtà che non può avere
spettatori sonnolenti, se non addormentati. E’ troppo grande la meraviglia che
Dio, ogni giorno, ogni momento e in mille modi, mette sotto i nostri occhi.


Pensa che lo spettacolo dell’ aurora  e del sorgere del sole in mare accade
ogni mattina; ma si ripete in continuazione per ogni uomo, a diverse longitudini
e latitudinied è in continuo svolgimentoPensa agli spettacoli non solo del
macrocosmo, ma anche a quelli del microcosmonon meno affascinanti; e tutti per
te, per me.


Ma allora non si può dormire? Si deve dormire,
perché anche il sonno è uno spettacolo offerto da Dio all’uomo; ma ora sei
conscio che il suo amore “veglia” su di te e per te con una spettacolarità
ineffabile; continua ad offrire il meglio di sé anche quando sei nel sonno.


Ora, per questa consapevolezza, anche nel
doveroso tuo sonno, avrai un “cuore che veglia” perchè ad ogni battito dirà:
“Grazie”.

Andrea Panont

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a cura di http://mondocrea.it