Ogni creatura è insostituibile ed è proprio per questo che l’uomo è invitato a rispettarla, onorarla ed esaltarla

Di Andrea Panont, O.C.D.

ROMA, 24 Dicembre 2014 (Zenit.org) –

Ogni cosa, ogni persona deve pensare di sé: sono importante. Ogni creatura può dire di sé: sono unica, insostituibile, irripetibile. Così è nell’ordine della creazione.
Dio, creando, ad ogni cosa, ad ogni sua creatura ha dato un nome diverso, uno scopo particolare, un orientamento specifico. Ed è proprio per questo che l’uomo è invitato a rispettare, onorare ed esaltare ogni creatura con la quale ha l’avventura di convivere.

Esempio classico di questo atteggiamento lo abbiamo in  S. Francesco. Non c’era per lui situazione della vita – morte compresa – non c’era creatura per quanto insignificante e sconosciuta, non c’era uomo, per quanto abbietto e reprobo, non c’era erba del prato, fiore o erbaccia, a cui lui non cantasse e per cui non lodasse il creatore. Ogni cosa è importante: prima di tutto perché l’ha creata Dio stesso e poi per la finalità e le capacità insostituibili che Lui le ha affidato.

L’aquila è importante peril volo. La mucca per il latte. Il frumento per il pane. La formica per la laboriosità. L’uomo per la sopravvivenza dell’umanità. E così tutte le altre creature…

E la gallina? – ha domandato Reno, il più piccolo della classe.
Anche la gallina che riteniamo stupida è importante, irripetibile e insostituibile per l’uovo. Neppure gli animali più “astuti” – il cavallo e il cane compresi – possono in questo competere con lei.

Neppure l’uomo, con tutta la sua genialità e intelligenza, può sostituirsi alla stupida gallina a cui Dio ha dato la sorprendente capacità di produrre un “frutto” così perfetto e ricco di vita.

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