p.Andrea Panont, carmelitano scrittore, ha intitolato una trasmissione a Radiopace “Lo stupore di un bambino” perché, afferma, solo chi è bambino sa stupirsi.
Per p. Andrea lo stupore è rimanere incantati, affascinati di una meraviglia come un tramonto, l’onda del mare, il passo d’un elefante, l’operosità d’una formica mille cose piccole e grandi che ogni giorno vede o gli accadono.
Nei suoi numerosi libretti egli pone attenzione su quelle cose che, pur piccole, meglio delle altre gli parlano di Dio, come un bambino in braccio al papà o nel suo rapporto con la mamma che, se poi dorme, è un monumento della fiducia in Dio.
Padre Andrea ha sempre in mente una parola del Vangelo che illumina tutti i suoi libretti: “se non diventerete come bambini, non vi ‘stupirete’ mai”.
I suoi libretti “vanno a ruba”, sono molto richiesti con il plauso di tanti e hanno anche il commento lusinghiero di personaggi e noti teologi.
Queste persone lo stupiscono perché si lasciano sorprendere.
I suoi racconti che ormai sono migliaia sono frutti d’uno stupore
È proprio lo stupore del cuore che glieli detta.
C’è un momento della vita di p.Andrea in cui può datare l’inizio
d’un simile sguardo che ha espresso nel primo libro “Il mare nella goccia:
Il tuo stupore nasce appena sai di essere tu lo stupore d’un Dio-Innamorato-pazzo che non può non amarti: “Ti adora e s’annulla per te”.
(Voi valete molto di più, p.38)
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a cura di http://mondocrea.it