Dio, per convertirmi, “approfitta” anche della mia miseria per “scandalizzarmi”, stupirmi con la sua misericordia
Di Andrea Panont, O.C.D.
ROMA, 15 Luglio 2014 (Zenit.org)
– Dico spesso che “Dio non può non amare e non può non perdonare”.
-“E’ pericoloso dirlo – osserva qualcuno -perché chi ascolta è subito tentato di approfittare della bontà di Dio”.
Come risposta, aggiungo: anche questo nostro approfittarne sfacciatamente è una miseria aggiunta e come tale cade anch’essa nella misericordia.
Del resto ogni tipo di miseria, di peccato, di debolezza, di tradimento, è sempre e comunque un “approfittare” non solo della sua misericordia, ma anche dei suoi doni innumerevoli: aria, energia, luce, sensi, mente e cuore, doni incalcolabili che mi circondano e mi riempiono la vita e senza dei quali neppure respirerei.
Il prendere coscienza di questi tradimenti, se da un lato mi seppellisce sotto la montagna della mia miseria senza limiti, dall’altro mi esalta in un misericordia fatta di un Amore che “sovrabbonda”.
Allora, ogni volta che mi sorprende il mio limite, non posso che trasalire di gioia e cantare il mio “grazie”!
Mi pare di poter dire – un’altra assurdità dell’Amore – E’ Dio che per convertirmi “approfitta” anche della mia miseria per “scandalizzarmi”, stupirmi con la sua misericordia.
Benvenga questo misterioso “scandalo” dell’Amore; “sconvolga la mia mente – travolga il mio cuore – coinvolga la mia vita”.
Da pagina 62 del libretto “Voi valete molto di più” di p.Andrea Panont