CRISTIANAMENTE MUSICA: UNA VALIDA ALTERNATIVA PER IL RINNOVAMENTO DEL CRISTIANO DEL TERZO MILLENNIO (primi Golden Graal. Ovvero: i “Premi Oscar” italiani per gli artisti di musica cristiana )

di Paola Maschio

Roma – Cristianamente Musica, la parata di Big della canzone cristiana contemporanea, che si è svolto al Christmas Village di Villa Borghese, a Roma, rappresenta una novità assoluta nel panorama della musica italiana anche al di là della fede. Questa è sicuramente la prima considerazione che è doveroso fare per focalizzare la valenza di un evento che nei prossimi anni assumerà sempre più una dimensione ed uno spessore a livello mondiale.

Non si è trattato, infatti solo di premiare con un Graal dorato quelli che sono indubbiamente i pionieri, le pietre miliari di quel grande fenomeno emergente che è la musica cristiana contemporanea, soprattutto made in Italy, ma di elevare di tono, di magnificare con più alta dignità, sapienza, maestria, competenza, pertinenza, quelle note, quelle parole che aspirano al trascendente, che esulano dalla mondanità, che donano pace e speranza per un mondo migliore, offrendo la possibilità di avere a disposizione un mezzo, un supporto, diciamo un aiuto per essere un po’ più cristiani. Si dice troppo nel dire questo? No.

Oggi siamo ad un punto in cui la Nuova Evangelizzazione ha bisogno di un forte e rinnovato impulso e come ha detto ad Haiti il Santo Padre, già nel lontano1983, nuove espressioni, nuovo ardore, nuovi mezzi. Cristianamente Musica, si inserisce come una cometa, proprio perché di sapor natalizio, nelle mirabili parole contenute nelle esortazioni e nei ripetuti appelli del Papa affinché i cristiani riscoprano la loro identità, la loro vera chiamata, l’essenza genuina della chiesta primitiva, con un ritorno orante e militante nella Parola di Dio, nella fede applicata, oltre che nella vita sacramentale. Perché i cristiani riscoprano la loro vera e primaria essenza soprattutto qui, nel vecchio continente in cerca di un’Europa che non può essere tale se dimentica le proprie radici. Anche se questo, assolutamente non basta. Come costruire una società senza Dio? Come delinearne contorni e contenuti?

Cristianamente Musica: gli obiettivi, i flash, le attenzioni di diversi organi di informazione della carta stampata e del web, Radio, Tv, italiani e internazionali, sta a significare che l’interesse per il fenomeno è davvero crescente. Un fenomeno che dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Inghilterra alla Spagna, dall’America Latina, all’Olanda (solo per citare alcuni Paesi, vede centinaia e centinaia di gruppi, cantanti, cantautori a tutti i livelli, dilettantistico, semiprofessionale e professionale cimentarsi nella dinamica della fede cantata oltre che vissuta, testimoniata, attraverso i generi musicali più diversi, oltre che annunciata.

Si va dalla lode e adorazione che ha ormai raggiunto livelli altissimi sia sotto il profilo della dinamica spirituale, che tecnica e strumentale e che vede impegnati artisti di grandissimo valore sia in campo cattolico che evangelico, fino a dinamiche di vera e propria guarigione interiore, alle ballate di genere country e pop, fino al più movimentato Rock (con un uso più adeguato alla spiritualità cristiana degli strumenti e delle voci), alla Dance, al sound più “metropolitano”. Cd, concerti, rassegna, festivals, negozi, stampa specializzata nel settore, rappresentano una produzione ormai altissima nel mondo della comunicazione.

Un mondo che sempre più sta vedendo tramontare le rockstar secolari non più in grado sotto il profilo artistico e più globalmente della sfera ispirazionale, di proporre qualcosa di veramente valido (semmai lo hanno fatto). La Musica cristiana contemporanea riesce a fondere la creatività alla fede, il divertimento alla preghiera, lo svago alla spiritualità, il ritmo all’uso non smodato del corpo.

Questo grande fenomeno che nasce e cresce in ambito cristiano e di cui cantanti come Roberto Bignoli, Don Giosy Cento, Don Mimmo Iervolino, Alex Pareschi, Don Matteo Zambuto, Padre Ronald La Barrera, Suor Cristina Damonte, Aurelio Pitino, e musicisti dello spessore di Marco Frisina, o famosissimi monsignori, come Emmanuel Milingo, che tanto ha lavorato per “salvare” le radici culturali e musicali della sua terra, come anche diversi altri, rappresentano pietre miliari, coraggiosi avanguardie che con tanti sacrifici, rinunce, ma anche notevoli soddisfazioni, spesso non compresi, ma sempre protesi in avanti, incoraggiati dal consenso popolare e da qualche insperato e inaspettato “angelo custode” , rappresenta un supporto a quel Risveglio che lo Spirito Santo sta suscitando in tante parti del mondo in un periodo storico che a causa delle molte vicissitudini che traversa l’umanità sembrerebbe, in apparenza, non tanto “favorevole”. In verità il cristiano non dovrebbe fermarsi alle apparenze, ma credere che la Parola di Dio è vera. Al di là di tutte le altre parole. E la Parola dice che l’uomo è fatto per la gloria di Dio.

Col passare del tempo stanno avvenendo veri e propri miracoli. Qualcuno avrebbe mai pensato nel pieno “furore” dei Beatles e quanto il paganesimo ha prodotto nel campo della musica dagli anni cinquanta fino a qualche anno fa, ad un fenomeno di Musica cristiana? Impensabile. Insperabile. Eppure sta accadendo l’impossibile e ad ascoltare i vari generi musicali proposti dai Big della Christian music italiana e non, al Christmas Village di Villa Borghese, è certo che tra non molto tempo, quando anche il “mercato” dei Cd e della stampa del settore avrà l’exploit che merita, a considerare la competenza, l’entusiasmo, la grinta unita a contenuti che si ispirano o che fanno riferimento direttamente al re dei Re, al Santo dei Santi, al Signore dei Signori, a colui a cui tutto è stato sottomesso: angeli, troni, dominazioni, principati, potestà: Gesù Cristo. Il fenomeno della musica cristiana contemporanea riesce da una parte a offrire lode e adorazione al Signore e dall’altra a dare un tono e un colore alla vita del cristiano, a seconda dei generi e bisogna dire, senza nemmeno un pizzico di invidia, (che per il cristiano è un peccato e un’opera della carne, come dice San Paolo nella Lettera i Galati al capitolo 5 e nella Lettera ai Romani al capitolo 8), che oggi le nuove generazioni che vogliono seguire Gesù o che sono evangelizzate, hanno sicuramente aiuti e supporti per il proprio cammino di fede, assolutamente impensabili fino a qualche anno fa.

Ma il Golden Graal offre anche un’altra valenza di carattere spirituale e culturale. Contribuisce, nel premiare i maggiori artefici della rinascita del cristianesimo sotto nuove forme, nell’espressione, non nel contenuto, a dare una spallata a quel rovinoso fenomeno musicale, (con annessa tutta una articolata ritualità) che si chiama new age di “luciferina” invenzione, che falsamente si è proposto negli ultimi anni come rimedio ai vari problemi esistenziali e dell’anima.


CONSEGNATI I PRIMI OSCAR DELLA MUSICA CRISTIANA

Nello splendido scenario di Villa Borghese, a Roma, sono stati consegnati i primi Golden Graal. Ovvero: i “Premi Oscar” italiani per gli artisti di musica cristiana e per altre personalità (scrittori, giornalisti, operatori del sociale) che hanno particolarmente promosso e valorizzato il messaggio dell’evangelizzazione attraverso la musica.CONSEGNATI I PRIMI OSCAR DELLA MUSICA CRISTIANA


La premiazione è avvenuta nel corso della serata “Kristianamente Musika”, organizzata dalla Prime Time Promotions in collaborazione con il sito Internet dei Papaboys (www.papaboys.it), con l’agenzia di musica cristiana Informusic (www.informusic.it) e con l’associazione nazionale Il Mio Dio Canta giovane (www.ilmiodiocantagiovane.it). Conduttori dell’incontro, che si è tenuto il 22 dicembre 2003 all’interno del “Christmas Village”, sono stati Daniele Venturi e Mariarita Viaggi.
Il Golden Graal, in questa sua prima edizione, è stato assegnato a persone che si sono particolarmente contraddistinte nei seguenti campi: Musica, Saggistica, Informazione e Televisione.
Per la sezione “Musica”, sono stati premiati alcuni tra i più autorevoli rappresentanti della “Christian Music” contemporanea.

Suor Cristina Damonte, cantautrice paolina, ha dedicato una canzone a Don Alberione, recentemente beatificato da Giovanni Paolo II, mentre Don Giosy Cento, ha cantato il suo pezzo più famoso: “Viaggio nella vita”. Il “rocker cristiano” Roberto Bignoli ha proposto un suo “classico”: “Concerto a Sarajevo”, inno alla pace e alla fratellanza dei popoli.
Anche il Gruppo Albatros di Civitacastellana (VT), Don Matteo Zambuto, presidente dell’associazione Il Mio Dio canta Giovane, con il complesso Laetitia Domini, e “il prete-dance” Don Mimmo Iervolino, hanno conquistato il pubblico i loro brani spumeggianti. Molto apprezzata è stata l’esecuzione di “Un Uomo Venuto da Lontano”, di Marcello Marrocchi, canzone dedicata a Giovanni Paolo II.

Per la Saggistica, ha ricevuto il Golden Graal lo scrittore Carlo Climati, autore dei libri I giovani e l’esoterismo e “Il popolo della notte” (edizioni Paoline), tradotti in più lingue in varie parti del mondo. Ricevendo il premio, Climati ha proposto un messaggio di speranza, ricordando che il mondo non è irrimediabilmente cattivo, ma aspetta di essere migliorato attraverso l’impegno quotidiano di tutti.

Per l’Informazione, sono stati premiati i giornalisti Giuseppe De Carli, vaticanista del Tg1, che ha ricordato i suoi viaggi a seguito del Papa, e Paolo Picone, Direttore dell’Agenzia Agenews, che produce “on line” Age Chiesa ( www.agechiesa.it).
Sempre per l’Informazione, il premio è stato assegnato alla rivista “30 Giorni nella Chiesa e nel Mondo” e all’Agenzia Fides della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
Infine, per la Televisione, due trasmissioni sono state insignite del Golden Graal: “A Sua immagine” di Rai Uno, condotta da Lorena Bianchetti, e “Cristianità”, condotta da Suor Miryam Castelli, su Rai International.

Nel corso della serata, due graditissime sorprese sono state particolarmente applaudite. La prima è stata l’esecuzione al pianoforte della colonna sonora del film televisivo “Papa Giovanni”, da parte di Don Marco Frisina, Direttore dell’Ufficio Liturgico del Vicariato. E poi, il ritorno sul palcoscenico del Vescovo Milingo, che ha eseguito un brano dedicato alla Madonna.

Tra le altre esecuzioni ricordiamo la Comunità di Nostra Signora di Czestochowa, che ha presentato due scene dal musical “Forza Venite Gente”, Alex The King, Don Mario Costanzi, Padre Rodald La Barrera (Perù), e la proiezione di un videoclip di Angelina (USA).
L’incontro si è conclusa con una travolgente versione di “Oh happy day” di Aurelio Pitino, con tutti i cantautori riuniti sul palco. Gli artisti hanno voluto dedicare questa serata ad un grande collega recentemente scomparso: Marcello Giombini.
L’appuntamento, ora, è per l’anno prossimo, con la seconda edizione del Golden Graal, che vuole rappresentare un riconoscimento per tutte quelle persone che hanno fatto della loro arte uno strumento in favore della solidarietà e del Vangelo.

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Paola Maschio
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