“ Il mondo canta Maria “

Mercoledì 30 Aprile 2003 ore 20,30 –

Teatro Astra di Schio (VI)

L’Associazione San Massimiliano Maria Kolbe di Schio dell’emittente radiofonica satellitare RADIO KOLBE, con il patrocinio del Comune di Schio, organizza la quarta edizione del concerto internazionale di musica cristiana “il Mondo Canta Maria” che si svolgerà mercoledì 30 aprile 2003 alle ore 20,30 presso il Teatro Astra di Schio (VI).
L’ avvenimento che si ripropone annualmente, è diventato un appuntamento fisso del panorama musicale cattolico mondiale, arricchito negli anni dalla presenza dei più apprezzati artisti provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo, oltre che dall’interesse che molte testate giornalistiche, radio e TV nazionali e locali hanno voluto attribuire al concerto.

Claudio Venturi apprezzato cantautore veronese già interprete di tre album.

Da Napoli presenzierà al concerto don Paolo Auricchio giovane sacerdote cappellano del carcere minorile di Nisida, che ha condiviso il suo ministero coinvolgendo i giovani attraverso la musica cristiana.

Novità di quest’anno è l’inserimento nel cast di una giovane proposta. A rappresentare questa categoria sarà il foggiano Frà Gianni, giovane francescano una delle nuove rivelazioni dell’anno 2002 della musica cristiana made in Italy, che ha da poco pubblicato il suo primo CD dal titolo “E gioia sarà”.

Grande attesa al concerto per il famosissimo artista ed ex pop-star degli anni ’80 l’ inglese Sal Solo (che oggi vive in USA) ex leader e voce solista dei famosi gruppi Rockets e Classix Nuoveau. Dal 1983 a seguito di una profonda conversione al cristianesimo, testimonia in tutto il mondo attraverso concerti multimediali.

Per la prima volta in Italia da Tampa in Florida U.S.A. la cantautrice Annie Karto apprezzata in tutto il continente americano per la sua musica melodiosa, meditativa e di preghiera.

Dall’Irlanda, Dana apprezzata e popolare cantautrice nota al pubblico europeo da più di 25 anni, con una carriera assai ricca autrice dell’ inno della GMG di Denver USA e deputato del Parlamento Europeo a Bruxelles.

Il concerto sarà presentato anche quest’ anno dal ligure Piergiorgio Bussani coadiuvato dallo speaker di Radio Kolbe Anna Maria Pozza di Schio e da Annalisa Cantando conduttrice Mediaset di Milano.

Radio Kolbe seguirà oltre che l’organizzazione del concerto anche le riprese televisive e radiofoniche dell’evento.

La serata ha un nuovo direttore artistico, Fabio Angiolin, incaricato anche dei rapporti con la stampa in collaborazione con Informazione Musica Cristiana di Milano.

L’ingresso in Teatro per il concerto è libero.

La nostra emittente RADIO KOLBE seguirà le fasi della manifestazione con il seguente programma:

– Martedì 29 aprile dalle ore 20,30 alle ore 22,30 in diretta “Speciale il Mondo Canta Maria” con le interviste ai protagonisti del concerto.

– Mercoledì 30 aprile dalle ore 17,00 alle ore 19,00 collegamenti diretti con il Teatro Astra con interviste ai protagonisti della serata.

– Mercoledì 30 aprile dalle ore 20,30 alle ore 23,00 diretta integrale del concerto.

L’emittente radiofonica RADIO KOLBE può essere ascoltata :

– Sul Satellite Hot Bird 13° Est Freq. 12,673 MHz – pol. Vert. – fec. in audio e in video.
– Sulle frequenze in FM per la provincia di Vicenza 94,100 – Verona 93,250 – Altopiano di Asiago 93,250.

http://www.radiokolbe.net

e-mail direttore artistico Fabio Angiolin : fabio@radiokolbe.net

Don Paolo Auricchio

E’ prete da 14 anni della Chiesa Cattolica. Ha 40 anni, vive a Napoli, fa parte e lavora nella diocesi di Pozzuoli. E’ da molti anni Assistente Diocesano di Azione Cattolica. Da 9 anni è Cappellano presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida, ed ha iniziato anche un’esperienza di volontariato, “La Cordata”, un gruppo di giovani che condivide la gioia e la fatica di farsi compagni di strada dei giovani detenuti in difficoltà. Infine, è un cantautore.

Da sempre, la musica ha accompagnato la sua vita. Sin da bambino, ha sentito l’attrazione per l’espressione musicale e, in particolare, per il rock. E’ cresciuto con i Beatles nelle orecchie e nel cuore (grazie anche ai suoi fratelli!) e ad un certo punto, dopo aver imparato a suonare la chitarra, ha sentito l’esigenza di esprimere con parole proprie e con melodie da lui inventate quello che provava. Negli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza ha ascoltato molta musica, specialmente cantautori italiani e rockers angloamericani. Oggi quelli che apprezza di più sono Fossati e De André mentre Peter Gabriel e Sting come artisti stranieri.

E’ un fan dei Manhattan Transfer, un quartetto vocale americano che, sviluppando la tecnica del vocalese, fanno “miracoli” con le loro voci (ascoltare per credere!). Ama molto anche la musica classica e il jazz. Da diversi anni ormai gira l’Italia, proponendo alcune canzoni che nascono proprio dalla sua esperienza di fede e di servizio apostolico. La maggior parte di queste canzoni sono nate tra i giovani e per i giovani; qualche anno fa, nel 1991, ha iniziato anche a pubblicare con le Paoline alcuni lavori discografici che contengono queste canzoni.

L’esperienza più bella naturalmente resta quella dell’incontro, del concerto, durante la quale si vive un momento di evangelizzazione attraverso questo mezzo così importante di comunicazione che è la musica. “Dio per amico” è il suo primo lavoro discografico, uscito nel 1991; è una raccolta di canti vocazionali che cercano di “raccontare” l’irrompere di Dio nella vita dei giovani. Alcune canzoni sottolineano la condizione giovanile, fatta spesso di difficoltà, di incertezze ma anche di grandi sogni e di speranze. Nel 1992 è uscito “Amici di Gesù” come mediazione al Catechismo CEI “Vi ho chiamato amici”, un tentativo di offrire uno strumento di catechesi attraverso la canzone; infatti, il lavoro comprende 6 canzoni collegate rispettivamente alle 6 unità del volume e contiene sul Lato B le basi musicali delle canzoni per poterle eseguire in gruppo. Canzoni, tra l’altro, molto significative poiché affrontano sia tematiche direttamente connesse alla professione della fede dei giovani (Abbiamo creduto all’amore) che riconoscono nella presenza dello Spirito di Dio (Vita nuova) la forza che fa guardare al futuro con gioia e speranza e a sé stessi come destinatari della chiamata all’amore da parte del Signore (Segui solo me), sia problematiche molto delicate quali quella delle “stragi del sabato sera” (Sabato sera) e, più in generale, sul senso della vita e della testimonianza (Quale vita spericolata, Chi potrà fermare il mio cammino?).

Anche in questo caso, si è cercato, come in “Dio per amico”, di esplorare sonorità vicine al gusto e alla sensibilità del mondo giovanile. “Solidarietà…è una parola” è del 1995 ed è uno dei lavori di cui va più fiero. Rappresenta il tentativo di dire in musica la passione per la solidarietà, una sfida che considera essenziale di fronte all’indifferenza che spesso aleggia nella nostra società. Si compone di 8 canzoni, molto ben arrangiate, ed è accompagnato da un testo teatrale che ho scritto per l’occasione. Le canzoni affrontano tematiche sociali molto scottanti. “Cammina con noi, Maria” è stato edito nel 1996. Contiene canzoni quasi tutte di ispirazione mariana: un omaggio alla Madre di Gesù che accompagna la vita di ogni credente.

Nel 1998 è uscito “La tua buona stella”, uno spettacolo musicale natalizio per giovani che riprende la storia dei Re Magi come simbolo del cammino di ogni credente. Nel 2001 è stato pubblicato “Liberi”; si tratta di una raccolta di canzoni d’autore in cui Paolo ritorna ad alcune tematiche a lui care, quelle sociali, ma con una nuova sensibilità musicale. “Liberi” è stato arrangiato da Cesare Chiodo, stretto collaboratore di Raf e suo bassista e registrato al Mulino, ad Acquapendente (VT), studio di cui Chiodo è titolare. Infine, per quanto riguarda la musica liturgica ha partecipato a due progetti discografici, sempre nel 2001, “Alleluia, è risorto” e “Gloria all’Emmanuele”, insieme ad altri autori. Tutti questi lavori sono stati editi da Edizioni Paoline. Inoltre, ha partecipato alle seguenti compilations: “Ti ha dato se stesso…gratuitamente”, “Sulle orme di Paolo”, “Ti ho chiamato per nome”, tutte edite da Audiovisivi San Paolo e a “Insieme per amore”, Edizioni Paoline, ed inoltre ha collaborato a “Cerco un Dio” di Roberto Belli (Paoline) per il quale ha scritto il copione teatrale.

DANA (Irlanda)

La cittadina di Derry (Irlanda del Nord) fu fondata nel VI° secolo, quando il grande Santo irlandese Colmcille/Columba (521-597) vi fece costruire un monastero cristiano. Con questo cominciò la tradizione di lodare Dio. La musica aveva un ruolo importante nella cultura di Derry. Giorno e notte l’aria si riempiva del suono di vecchi canti popolari irlandesi.

Dopo la sua nascita, Rosemary Brown (nome di nascita di Dana) era circondata dalla musica e dall’amore di Dio, sia in famiglia sia nella comunità di Derry. I membri della famiglia le insegnavano delle canzoni molto prima che lei potesse capire il vero significato delle parole. All’età di sei anni Dana vinse il suo primo concorso alla Sala S. Columb di Derry cantando una ninnananna irlandese che aveva imparato da sua nonna. I suoi genitori insegnavano a tutta la famiglia che Dio è una parte essenziale della vita e che la preghiera giornaliera è molto importante. Era per loro una cosa naturale pregare insieme il S. Rosario e partecipare alla S. Messa domenicale.

Dana ricorda fin dall’infanzia che Dio è una persona reale. “Mi ricordo quel momento quando mi sono accorta del significato della Crocifissione. Avevo circa sette o otto anni ed ero presente alla liturgia del Venerdì Santo. Dietro l’altare c’era una finestra vetrata a colori che rappresentava la Crocifissione, e mentre stavo lì in ginocchio a guardarla, mi sono reso conto che quell’Uomo morì una morte tremenda per me. Le lacrime scorrevano per le guance, ma per una ragione o per l’altra non mi importava che la gente mi vedeva piangere. Sentivo dal cuore infranta”.

Una delle amiche più care di Dana, che aveva un impatto enorme sulla sua vita, era Suor Imelda, la sua maestra di musica. Era lei che aiutava Dana a capire che “la fede è un dono di Dio e che la nostra vita è stata riscattata per noi per la morte di Suo Figlio. Da noi chiede solamente il nostro amore in cambio, e che offriamo per Lui la nostra vita affinché possa portare la Sua vita agli altri”.

Col tempo Dana è diventata più conosciuta in Europa per la sua voce e i suoi talenti di ballo, perciò sentiva che il nome Rosemary Brown fosse troppo lungo. Dopo aver ricevuto alcuni suggerimenti, si è deciso definitivamente per “Dana”. La parola “dana” è una vecchia parola gaelica che significa “audace” o “birichina”. Dopo hanno scoperto che c’era una certa Dana, regina di una tribù storica irlandese, che si era dedita alla musica, alla poesia e al ballo. Corrispondendo a queste caratteristiche, Dana è entrata nel mondo di spettacoli televisivi e di album di dischi.

Nel 1969 le fu chiesto di rappresentare l’Irlanda col canto “Look around” nel Concorso Eurovisione della Canzone. Vi guadagnò il secondo posto. Dana pensava che questo fosse la sua opportunità per divenire famosa. A Natale dello stesso anno, le fu proposto di partecipare nel concorso seguente, che doveva aver luogo nel marzo del 1970. Accettando questo invito, Dana non aveva ancora nessun’idea di che cosa stava per succedere.
Il Concorso Eurovisione della Canzone era previsto per il 21 marzo 1970. Insieme a sua mamma e sua nonna, la Dana, apprensiva, ricevette la benedizione del Vescovo di Derry prima di partire ad Amsterdam. Questo era un avvenimento maggiore, e in quei giorni, vincere il Concorso Eurovisione portava con sé un prestigio favoloso dentro l’industria della musica, per non parlare della possibilità di vendere milioni di dischi. In quell’anno Mary Hopkins cantava la canzone del Regno Unito, e si notava grande pubblicità del fatto che faceva delle registrazioni per APPLE, la ditta di dischi di cui erano proprietari i Beatles.

Un altro aspetto della rivalità forte a questa occasione era il fatto che Julio Iglesias cantava la canzone della Spagna. Dana invece frequentava ancora la scuola e pareva presentarsi come per un concorso locale di ballo, mentre gli concorrenti degli altri paesi prominenti erano meticolosamente preparati. Malgrado tutto, questo ragazza sconosciuta da Derry ha cantato la canzone “All kinds of everything” con fascino e stile, e era proprio lei a vincere il concorso! Dopo una notte intera passata nel rispondere alle domande dei rappresentanti della stampa, Dana potè finalmente fuggire per assistere alla S. Messa. Dopo il suo viaggio di ritorno in patria, lo shock della fama colpì Dana: circa 5000 persone aspettavano all’aeroporto per intravedere la nuova celebrità irlandese della canzone.

La canzone “All kinds of everything” divenne un successo internazionale massiccio, e per alcune settimane era il numero uno nella classifica della Gran Bretagna e molti altri paesi dell’Europa. Il Concorso Eurovisione della Canzone risultò ad essere un trampolino di lancio verso dei successi ancora più grandi per la cantante irlandese, aprendo molte nuove opportunità eccitanti per Dana dappertutto in Europa e poi nel mondo intero.

Fra poco tempo Dana emerse come una degli star più popolari del canto e guadagnò grande successo con una serie di dischi a 45 giri:“Who put the lights out”, “Please tell him that I said hello”, “It’s gonna be a cold cold Christmas”, “Never gonna fall in love again”, “Something’s cooking in the kitchen”, “Fairytale” e di album come “All kinds of everything”, “The world of Dana”, “The girl is back”, “Have a nice day”, Love songs and fairytales” and “Everything is beautiful”. Era a questo periodo che un periodico principale inglese sulla televisione la votò “La ragazza più popolare in TV”.

Andando contro corrente nei confronti dell’industria di musica secolare, Dana si esibiva in diverse trasmissioni cristiane per la radio e la TV, anche se non era allora “di moda”. Suo fidanzato, Damien Scallon, l’aiutava a superare la paura di parlare in pubblico della sua fede. Damien era stato “battezzato nello Spirito Santo” e era coinvolto nel Movimento Carismatico del Rinnovamento stabilitosi dentro la Chiesa. Mentre egli raccontava a Dana di questo rinnovamento di fede, Dana non era ancora sicura del piano di Dio verso di lei. Ci volle uno allarme per la possibilità che avesse cancro delle corde vocali per far sapere a Dana che doveva cambiare vita e prendere posizione per la sua fede.

Il 5 ottobre 1978 Dana e Damien si sposarono. Durante la luna di miele scrivevano insieme la loro prima canzone, “Praise the Lord”. Alla fine degli anni ’70 Dana partecipava a degli convegni carismatici. Dana e Damien scoprivano che il loro rapporto di coppia si maturava mentre componevano canzoni per Gesù Cristo. Nel 1979, traendo ispirazione della visita del Santo Padre in Irlanda, composero la canzone “Totus Tuus totally yours”, basata sul motto di Papa Giovanni Paolo II. A dicembre di quell’anno la canzone colpì la classifica in Irlanda e divenne il numero uno.

Nelle prime settimane di gennaio 1980 la canzone di Dana, “Totus Tuus”, occupava ancora la prima posizione nella classifica in Irlanda e guadagnò un disco d’argento per 25.000 dischi venduti. In estate di quell’anno si è saputo che Dana era incinta con il suo primo bambino. Ogni giorno la coppia pregava perché il Signore proteggesse la piccola creatura e la riempisse di Suo Santo Spirito.

Seguivano altri successi con i dischi “Dream lover”, “I feel love coming on”, “You never gave me your love”, “Little things mean a lot”, e album quali “If I give my heart to you”, “Let there be light”, e “Dana’s Ireland”. In questo tempo diverse canzoni di Dana facevano parte di molti album di compilazione.
A novembre del 1985 Dana aprì nuova strada con il suo primo libro, “Dana – an Autobiography”, pubblicato dalla casa editrice Hodder & Stoughton.

Grazie a un convegno del Rinnovamento Carismatico a New Orleans, Dana venne a conoscere Suor Briege McKenna, una relatrice di fama internazionale sul tema “guarigione”, e questa a turno la presentò a Padre Harold Cohen. Padre Cohen stava producendo una nuova serie religiosa e ha chiesto a Dana di registrare della musica cristiana per lui. Dana cantò la canzone tema per “A closer walk” e si esibì nella serie, cantando due delle sue canzoni. L’audienza americana si innamorava di Dana. Lo spettacolo fu trasmessa per Eternal Word Television Network (EWTN), una rete televisiva cattolica che aveva appena iniziato ad emettere 24 ore al giorno.

Durante la visita di Papa Giovanni Paolo II negli Stati Uniti nel 1987, hanno invitato Dana a cantare la canzone “Totus tuus” ad un raduno di giovani, tenutosi nel New Orleans Superdome. “Circa 80.000 vi erano radunati per incontrarlo, e avevano messo alla mia disposizione 30 minuti interi con loro per insegnare loro la mia canzone e condividere la mia fede Nello stadio i giovani stavano in piedi, applaudendo e cantando, e c’era un senso enorme di unità e di amore. Finalmente il Papa si alzò per dare la benedizione, e nella sua parola conclusiva ripetè la sfida di dire ‘sì’ a Dio. Solo offrendo la nostra vita a Dio – promise il Papa – potremo trovare la vera libertà. Poi mi sono accorta subito che egli scendeva dal palco e veniva a prendere la mia mano. Era un gesto di tanto garbo, di tanta umiltà, mi sono profondamente commossa”.

A quell’epoca Dana e Damien decisero che era arrivato l’ora di spostarsi negli Stati Uniti. La sorella di Dana, Susan, si era già traslocata negli USA dopo aver sposato un militare americano, e da anni supplicava la coppia di venire. Poi a Damien fu offerto un posto con EWTN che accettò. Tutti e due divennero membri della Society for the Protection of the Unborn Child (SPUC) [Associazione per la Protezione del Bimbo non Nato]. “Questa è una causa molto vicina al nostro cuore. Siamo convinti che i bambini sono un dono di Dio, com’è la vita stessa. Pensiamo che la società ha il dovere di difendere i suoi membri più indifesi, i non nati, e si deve ricordare che sono due le vittime di un aborto.

Il mio lavoro mi dà una piattaforma dalla quale posso fare una protesta contro queste inumanità. Benchè io non sia una persona politica, non ho paura di usare la mia posizione per opporrmi alle violazioni morali e spirituali della legge di Dio”.
Negli anni 1988, 1989 e 1991 Dana partecipava nel “Roal Variety Show” dei Bambini, divenendo celebrità più prominente di concerti, cabaret e pantomima, che culminavano nella presentazione natalizia di successo della pantomima “Biancaneve e i Sette Nani”. Nella carriera di Dana aveva anche un ruolo importante la stagione estiva di spettacoli nel Regno Unito, portando successo alle stazioni balneari maggiori del paese.

Gli anni ’90 hanno cominciato per Dana con la registrazione della sua musica e l’esibizione a molti convegni.
Nel 1992 Dana ha registrato una serie televisiva, “Say Yes”, che era trasmessa da EWTN. Ogni programma conteneva un tema specificato di discussione, quali la vita familiare, il matrimonio, la vocazione, con ospiti del mondo della musica. Tra gli artisti che si sono esibiti nella serie ci sono il pianista Kurt Kaiser, il chitarrista Phil Keagy, il cantante/chitarrista Tony Menendez, il tenore irlandese Mark Forrest, il pluripremiato Bruce Carroll e molti altri. La serie è riuscita così bene che Madre Angelica, fondatrice di EWTN, ha chiesto a Dana di continuare la serie.
Per Dana, la gioia più grande della sua carriera era alla Giornata Mondiale della Gioventù del 1993 a Denver (Colorado). Dana era responsabile per condurre 120.000 giovani nel cantare la canzone tema “We are one body”, scritta dalla stessa Dana, davanti al Papa Giovanni Paolo II. L’esibizione fu trasmessa per satellite a dei mili9oni di telespettatori negli USA e in tutto il mondo.

L’anno 1995 iniziò con una tournée di concerti attraverso il Regno Unito e Irlanda. Siccome Dana possiede una delle faccie più conosciute in questi paesi, ciò comporta tantissime esibizioni promozionali di radio e TV. Ci sono in più numerose interviste per i giornali e periodici. Ad ogni evento Dana appare con compostezza e eleganza. In quell’anno Dana ha festeggiato l’anniversario d’argento della sua vincita nel Concorso Eurovisione della Canzone. Nel 1985 il paese ospite ne era l’Irlanda, e Dana, che ha sempre riconosciuto la sua gratitudine a questo Concorso per lanciare la sua carriera, fece un programma documentario per la TV ribadendo i suoi 25 anni nell’industria della musica.

Quando il Santo Padre visitò il nord est degli Stati Uniti nell’ottobre del ’95, Dana cantava davanti a lui assieme con Placido Domingo nel Central Park. C’era anche una richiesta di cantare alla S. Messa durante la visita. In quella stessa settimana Dana ha avuto un appuntamento di cantare per il Presidente degli Stati Uniti e poi in Inghilterra per la Regina.
L’anno 1997 era un anno pieno di avvenimenti per Dana. Ha cominciato registrare una nuova serie intitolata “Siamo un corpo solo”. Durante questo lavoro sentiva la chiamata candidarsi per la Presidenza di Irlanda.

E così fece, da candidata apartitica, come rappresentante dei valori e morali cristiani. Diceva allora: “Alcuni intellettuali dei mass media prendono in giro la mia candidatura per la Presidenza, ma, in tutta umiltà, spero che la gente comune di Irlanda, quella che hanno il timore di Dio, siano di altro parere. La mia candidatura è sincera.” Nei dibattiti con gli altri candidati Dana si è mostrata chiaramente la vincitrice. Nella elezione del 31 ottobre ottenne il terzo posto con un numero significativo dei voti.
Attualmente Dana è rappresentante irlandese presso il Parlamento Europeo

SAL SOLO (USA)

Sal Solo era il leader dei CLASSIX NOUVEAUX, gruppo degli anni 80 che ha venduto dischi in tutto il mondo e che ha fatto tour in 30 paesi diversi e successivamente era entrato a far parte come vocalist del gruppo dei ROCKETS. Da cinque anni Sal si dedica esclusivamente a far conoscere il Vangelo, tramite la musica, le parole, le immagini, e la preghiera. Canta in 4 lingue e porta il messaggio alla gente: ai carcerati, agli studenti nelle scuole in Europa e in America. A volte, anche alla gente in piazza.

I suoi concerti negli anni passati attiravano fino a 25,000 persone, ma oggi raramente partecipa a spettacoli di spicco. Il noto leader di House Church, Gerald Coates, ha detto di Sal: “Sono contento che Sal porti il messaggio a quelli al di fuori della mia sfera di influenza.” Infatti, cresciuto in famiglia cattolica, Sal si é creato un posto speciale nelle scuole cattoliche e agli eventi internazionali per la gioventù. Spesso é chiamato per visitare tutte le scuole di una zona dove in una settimana raggiunge fino a 3,000 giovani! Sal Solo raggiunge gente anche di altre chiese. Il noto predicatore della chiesa Battista, Steve Chalke, ha scritto quanto segue nella introduzione del libro di Sal: Cos’é che fa, allora, per attrarre tanta gente?

Le sue canzoni si basano solamente su passaggi biblici, e anche se, ascoltando la musica, ti sembra di ascoltare un numero del “Top Ten”, le canzoni contengono molto di più. Ai concerti live uno schermo gigante porta in vita i suoi racconti, spesso con i quadri dipinti da Sal stesso, e lui spiega il significato in maniera che raggiunge tutti, in modo che la gente é aiutata a cominciare un rapporto personale con Dio. E’ piuttosto come una settimana di missione condensata in due ore!

Un pò di lui…

“La musica è il linguaggio nativo dei giovani Sal Solo con la sua band cerca di sperimentare ed insegnare un nuovo metodo di comunicazione, la comunicazione della fede e della preghiera” (Sua Ecc. Mons. Emil A. Wcela -Vescovo di Rockville Centre – New York) Dai tempi dei Beatles, i gruppi inglesi hanno aperto nuove frontiere nella musica POP e ROCK. Negli anni ’70 i GENESIS, LED ZEPPELIN e DEEP PURPLE, negli anni ’80 gruppi come DURAN DURAN DEPECHE MODE e CLASSIX NOUVEAUX. SAL Solo è stato cantante e produttore di molte HITS dei CLASSIX NOUVEAUX, un gruppo che è stato in tour in trenta nazioni del mondo e ha tenuto concerti con presenze di oltre 250.000 persone. SAL Solo è stato anche Leader e cantante del gruppo ROCKETS che in Italia ebbe uno strepitoso successo vendendo oltre 500.000 copie di LP. Oggi SAL SOLO canta un genere diverso di canzoni. Dopo una profonda conversione alla fede Cattolica nel 1983 , si dedica completamente ad evangelizzare attraverso la musica parole e immagini –

Dopo una carriera piena di successo che molti ancora oggi sognano, Sal ha preferito lasciare questo successo e fare di Gesù il centro della sua esistenza. “Mi stupisce vedere una generazione di MTV (Music Television), frastornati da suoni ed immagini spesso ambigue, ma come la chiesa può usare questi mezzi? Il Vangelo dice che nel giorno di Pentecoste gli apostoli hanno avuto il dono di poter parlare con tutti (in diverse lingue ed espressioni) anche oggi la Chiesa ha il compito di proclamare la Sua parola attraverso i mezzi che permettono la comunicazione con il mondo” (Sal Solo). Sal utilizzando i mezzi di comunicazione moderni è riuscito a creare una sua performance infatti sul palco si alternano immagini m un grande schermo, versetti del Vangelo, musica e momenti di preghiera che coinvolgono attivamente anche il pubblico, l’immagine che predomina non è comunque quella di Sal Solo e la sua band che restano quasi tutto il concerto in secondo piano ma predomina Gesù Cristo stesso.

Mons. John lleìdt descrive questa performance come: “Un programma di musica e immagini che introduce e valorizza i concetti fondamentali della fede cristiana.” Una donna dei Michigan scrisse a Sal Solo cd alla Band queste parole “La Vostra performance ha portato una nuova luce nella mia famiglia che era afflitta da gravi problemi. Negli ultimi due anni Sal Solo e la sua Band hanno tenuto parecchie tourné in Francia, Olanda, Belgio, Irlanda Stati Uniti, Germania e in Italia, dove ha tenuto dei concerti insieme ai cantautori Roberto Bignoli e Don Mario Migliarese noti esponenti della Musica Cristiana Italiana.

Sal Solo oltre che a frequentare i classici ambienti dello spettacolo si esibisce in scuole, istituti, chiese, parrocchie e prigioni; un cappellano di una prigione degli Stati Uniti dice “Ho visto lo Spirito Santo usare voi per arrivare al detenuto e togliere le imperfezioni, per poi guarire il suo spirito e cucire le ferite”. Il gruppo e’ ecumenico Sal Solo è l’ unico cattolico gli altri sono Pentecostali e Battisti e questa loro unità testimonia quanto la grazia dello Spirito Santo può intervenire .

Il giornalista protestante Americano Gerald Coates afferma “sono felice che Sal e la sua Band possa raggiungere e toccare le folle che sono al di fuori del mio campo” ; un pastore battista Andrew Waugh scrisse “Siamo felici di notare come i testi siano fedeli alle Sacre Scritture, è ovvio che il gruppo mette al primo posto Dio e si unisce nella preghiera” il Nunzio Apostolico Inglese ha detto: “Le iniziative di coinvolgere i giovani attraverso la musica sono straordinarie e sono felice di promettervi sempre il mio aiuto”. Il Cardinale Hume, portavoce della Chiesa Cattolica in Inghilterra e Galles ha detto : Ho conosciuto Sal Solo personalmente per anni. Ho sempre incoraggiato il suo lavoro perché toccare il cuore dei giovani con la fede è sempre stato il mio grande desiderio, e quindi prego perché anche voi possiate portare avanti questa iniziativa “.

I M C

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