Zigaina, vita e arte
Il videodocumentario dedicato al maestro


UDINE – Con la proiezione del videodocumentario dedicato a Giuseppe Zigaina, nel salone del consiglio di palazzo Belgrado, ha preso il via Incontri con gli artisti del Friuli, un’iniziativa realizzata dall’assessorato alla cultura della Provincia di Udine e ideata da Luigi Ercole, docente di arte della fotografia e della cinematografia all’istituto d’arte udinese Sello.

Si tratta di un ciclo di filmati su sei maestri friulani (gli altri sono Giorgio Celiberti, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Anzil e è in preparazione quello su Getulio Alviani): «Un viaggio all’interno dell’individualità e del valore artistico di questi personaggi», ha indicato il regista dei video, Ercole. Il progetto di mettere in cassetta le opere dei maestri dell’arte friulana nasce diversi anni fa e ora ha trovato la sua concretizzazione. «L’obiettivo – ha spiegato l’assessore provinciale alla cultura, Fabrizio Cigolot – è principalmente quello di far avvicinare i giovani e coinvolgerli nella conoscenza degli artisti della nostra terra: per questo motivo vorrei portare l’iniziativa nelle scuole. La trasposizione su pellicola di questi sei grandi dell’arte contemporanea forse è il metodo migliore per rapportarli agli studenti».

È stato dunque il percorso artistico di Zigaina ad avviare la serie di documentari e non a caso, vista la concomitanza con le due grandi mostre dedicate al maestro cervignanese, quella sulla pittura nel salone del Parlamento in castello e l’altra sulla grafica nella chiesa di San Francesco. Attraverso il video, Zigaina (assente alla presentazione poiché indisposto) si racconta al pubblico, intercalando la sua voce a quella del narratore e facendo riferimenti alla sua famiglia, al padre, all’ambiente e alla storia, tutti elementi che hanno alimentato e caratterizzato la sua pittura. »Il taglio del video – ha sottolineato il critico Licio Damiani –, in cui si privilegia il contatto fisico con l’autore, che si esprime nelle intenzione più profonde, offre un mezzo di conoscenza delle radici intime e segrete della sua ispirazione artistica».

È così, infatti, che Ercole ha impostato il suo lavoro, volto a indurre l’artista a rivelare il proprio itinerario esistenziale, instaurando una comunicazione più immediata, per un pubblico medio, diversa da quella tradizionale o specialistica per soli addetti ai lavori. La pittura diviene dunque cinema. «I fogli grafici e le tele – ha commentato Damiani –, diventando protagonisti cinematografici o televisivi, perdono la loro immobilità e acquistano ritmo e movimento».

Risultando più leggibili e percepibili anche grazie alla parola in presa diretta dell’artista. «Le risonanze della parola, nel filmato di Ercole – ha aggiunto Damiani – intensificano la loro pregnanza non soltanto attraverso i dipinti e le grafiche, ma anche nelle sequenze ambientali (per esempio gli interni della stamperia Albicocco, che descrivono il processo alchemico – come lo definisce Zigaina – dal quale si generano le sue incisioni; i particolari della casa-studio; i paesaggi di Cervignano, dell’Aussa, della laguna e di Aquileia)». Si ricompone così il percorso di quella storia personale e creativa volata via come un gabbiano e ricca di problematiche – come ricorda lo stesso Zigaina in apertura del film.

Un video, dunque, che si propone come testimonianza artistica e al contempo umana, un contributo a una più approfondita storicizzazione dell’arte friulana contemporanea.
Laura Pigani
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