Sergio Nadalutti è un artista affermato e ritenuto tale da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di venire a conoscenza delle sue opere, ed è un gravissimo errore sottovalutarne l’importanza della sua complessa attività artistica da parte degli enti locali che invito caldamente  a prendere in esame una eventuale qualificazione anche nel proprio territorio per sopperire a tale inqualificabile mancanza che, detto sinceramente, non comprendo

Giovanni Campisi (poeta, editore e critico letterario)

Cividale del Friuli, 18 aprile 2024

SERGIO NADALUTTI, artista e poeta, cantore della vita (commento di Pier Angelo Piai)

Nell’aria densa di ricordi e di anni vissuti, c’è un’anima intessuta di legno e di fede. A 86 anni, Sergio è più di un semplice artista del legno; è un cantore silenzioso delle meraviglie della vita, un testimone dell’eterna bellezza che si cela dietro ogni ruga e segno del tempo.

Attraverso le sue mani sapienti, l’antico legno prende vita, trasformandosi in opere d’arte che parlano di speranza, di rinascita e di fede in qualcosa di più grande di noi stessi. Egli vede
Dio riflessi nella natura, negli occhi degli altri e nelle sue stesse creazioni, e questa consapevolezza si riverbera nelle sue poesie semplici ma profonde, che invitano allo stupore per la vita e per il mistero dell’esistenza.

La sua strada non è stata facile, segnata da sfide e da dolori, ma in ogni momento ha trovato la forza nella sua fede, nell’attesa fiduciosa della redenzione. Ogni increspatura del legno, ogni versetto delle sue poesie, è una testimonianza della sua ininterrotta ricerca di significato e di bellezza, una ricerca che continua a illuminare il cammino di chi ha la fortuna di incrociare il suo.

Nel silenzio del suo laboratorio, tra odori di resina e ricordi sbiaditi, Sergio intesse ancora il suo canto d’amore alla vita e alla fede. Possa il mondo prestare un orecchio attento a questa melodia preziosa, e possa finalmente riconoscere il valore straordinario di un’anima che ha donato tanto, senza chiedere nulla in cambio.

Pier Angelo Piai

(poesia di SERGIO NADALUTTI, artista)

I SIGNORI DEL SILENZIO

Curiamo i vivi: i morti non tremano di sentimenti, hanno deposto ogni peso tra le nostre mani.

A noi hanno lasciato l’amore, la famiglia, i figli, perché il fuoco possa ardere ancora.

Ma i vivi non odono più. Superbia li oscura, si perdono in sabbie di odio, malignità li corrode. Distruggono ciò che respira senza ascoltare il richiamo.

Lasciamo in pace i morti: essi sono signori del silenzio, non chiedono nulla a noi. Siamo noi ad aver bisogno di loro.

Solo la morte attende, vera e unica sentenza. È lei il tribunale, il giudizio eterno che nessuno sfuggirà.

https://www.youtube.com/watch?v=_NRY9KBsjbY

                                                                                                                                                         

 

Il nuovo libro di poesie del cividalese Sergio Nadalutti (maggio 2024)

 

 

 

PLAYLIST DI SUOI VIDEO IN YOUTUBE:

https://www.youtube.com/playlist?list=PL_I8V9Z5YmOZloQ4k1ju5sArqeCJd-plg

 

 

 

SERGIO NADALUTTI : Parla della sua vita e della sua dimensione spirituale

sergio nadalutti febbraio 24 b

 

 

 

ONORIFICENZE, RICONOSCIMENTI E PREMI

 

 

 

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Sergio Nadalutti nasce il 15 febbraio 1938 a Gagliano, piccolo paesino a pochi chilometri dall’antica cittadina di Cividale del Friuli in provincia di Udine.

Ha superato le vicissitudini della vita grazie alla fede che l’ha sorretto nelle tante sofferenze patite. Fin da bambino, infatti, è stato testimone della sofferenza umana e dell’odio con cui l’uomo spesso compie delle azioni scellerate. Visse in prima persona, con la famiglia, la carestia; vide gli infiniti orrori causati dalla guerra, il sangue scorrere e la morte insinuarsi ovunque.

Già all’età di sette anni dovette lasciare i suoi più cari affetti per andare a vivere e lavorare lontano, presso un contadino che gli permise di mantenersi e garantirsi gli studi delle classi elementari. Lavorava la terra. “Lo facevo così tanto e duramente che spesso la baciavo, pensando in quel momento di fatica e sconforto all’affetto della famiglia e dei miei fratellini.” Sergio è sempre stato legato alla propria terra ed ai suoi frutti, alla genuinità delle tradizioni e della gente del suo “Friûl” che, nonostante avesse abbandonato in gioventù per motivi di lavoro, ha sempre mantenuto vivi nei suoi ricordi e nel suo cuore.

Ritornato nella sua regione dopo anni trascorsi all’estero oggi è capace di trasmettere quelle sensazioni ed emozioni che permeano tutta la sua arte poetica, elaborata non su testi dei classici, ma sulla fiera spontaneità d’animo. Poeta autodidatta tardivo, Sergio ha trovato nella bellezza e nella pace della terra il giusto contatto con la natura; che è il suo mezzo ideale per comunicare con le persone e l’ambiente che lo circondano; trova, inoltre, nello stesso un luogo di riflessione, una pausa di tranquillità dallo stress cittadino. Sergio oggi è felicemente sposato con Maria, di origine sarda, conosciuta in Svizzera dove si trasferì per motivi di lavoro, ed è padre di tre figli, due gemelli maschi ed una femmina, ormai trentenni.

Ha svolto come ultimo impiego il ruolo di operatore tecnico presso l’Ospedale Civile di Cividale del Friuli e dal giugno del 1996 è in pensione.

Ha partecipato a numerose iniziative e concorsi di poesia, riuscendo col tempo ad uscire dall’ambito locale per imporsi all’attenzione nazionale grazie ad alcune sue composizioni di indubbio valore. Le sue poesie sono opere che parlano di cose “che vengono dal cuore”; è una poetica semplice che si può definire “emozionale”; fiumi di colori, di emozioni e sensazioni si mescolano per formare il tessuto su cui si fondano le sue creazioni, rivolte con partecipazione ad un passato di sofferenze, dal quale sovente fugge per proiettare nel futuro quella speranza di pace e solidarietà che l’odio e la ferocia della guerra gli hanno negato.

Negli ultimi anni Sergio ha scoperto altresì la passione per la scultura trasferendo così nel legno e nelle radici che ama raccogliere, quelle emozioni che prima manifestava solo con la scrittura.

Tra i riconoscimenti dell’Accademia dei Micenei, vanno ricordati i premi speciali: “Premio della Cultura 2003”, “L’Anima 2003”, “Natale 2003, 2005, 2006 e 2007”, “Pasqua 2007”, “I Custodi del Tempo 2008”.

 

http://www.micenei.it/NadaluttiProcuratore2010.htm


VIDEO SULLA POESIA DI SERGIO NADALUTTI: SANTA PASQUA! CHE LUNGA ATTESA:

a cura di http://mondocrea.it

VIDEO SULLA POESIA DI SERGIO NADALUTTI: SANTA PASQUA: AMORE DI VERITÀ

 

PERCHÈ SERGIO NADALUTTI SCRIVE POESIE

POESIA : IL CONTADINO, CANTORE DELLA TERRA (poesia in onore dello scomparso cav. RENZO ZANUTTINI – Gagliano)

POESIA : LA MADONNA DI CASTELMONTE

POESIA : NON TRADIRE IL CUORE

POESIA : ERI SOTTO IL PONTE DEL DIAVOLO

POESIA : LA COSTA SMERALDA