22 Dicembre 2004

Toso 3

Dalle case alle chiese agli… ambiti curiali: un espandersi di realismo e accenti religiosi pronti a rincorrersi nelle immagini modulate dai cromatismi che la gestualità pittorica di Renato Toso copiosamente rilascia.

Un realismo, il suo, sul quale felicemente s’innestano la storicità biblica, l’incanto dell’osservazione e l’identità dell’uomo.
In cotanta diversità trova alimento il valore della bellezza e il crescendo della continua ricerca stilistica, in linea con la tradizione e l’identità onnipresente nel cammino delle idee di quest’autore.

Un percorso culturale anche nelle sue più recenti performance, rivelatrici del
suo essere artista completo e un protagonista degno di partecipare al gaudio del palcoscenico dell’arte.

Da autore cosciente e scrupoloso, infatti, Toso rinnova nei suoi dipinti i toni e l’ariosità di memorie filtrate dalla sensibilità, sostenute dalla scenografia e dall’uso modulato delle cromie di cui, ad esempio, sono testimonianza i “ritratti” dove lo sguardo romantico ed i profili dei soggetti, baciati dalla grazia e dalla sontuosità della luce, sono l’avallo del virtuosismo e il “valore aggiunto” ai suoi percorsi destinati ad approdare sul piano della preziosità.

Il pennello, però, non si arresta e, nell’intercedere con l’intimismo poetico dell’artista, si presta al canto di questi con la “cifra” dei suoi personaggi che, dall’alveo tradizionale, debordano verso quelli del racconto biblico presenti ora nel Libro dell’esodo ora nel Nuovo Testamento.

A loro, nel ricordo della tragedia nel Kosovo, egli ha accostato – di recente – alcuni “brani” in soccorso alla rilettura di quegli avvenimenti, di certo non meno drammatici di quelli abbattutisi sugli israeliti.

Opere spesso d’intenso valore spirituale, insomma, che richiamano alla mente i grandi Maestri del tempo e rivelano un’autore tanto abile quanto coraggioso nell’affrontare temi importanti e la fatica della tecnica espressa anche sulle grandi dimensioni della tela.

Ad accompagnarlo nel cammino è quel senso istintivo capace della migliore conservazione plastica delle creature, sempre più immerse nella luce dell’ineffabile…

Natale Zaccuri


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Per le altre opere di Renato Toso cliccare:

Toso 4