Mentre all’asilo nido si svolgeva la festicciola dei nonni del 2 ottobre, improvvisamente il nipotino Gioele si alzó in piedi, mi diede la sua manina come per invitarmi ad accompagnarlo da qualche parte del cortile.
Si fermó davanti ad una siepe per alcuni minuti mentre con il suo ditino mi mostró una ad una alcune foglie verdi con la superficie lucida. Sembrava volesse invitarmi ad osservare con uno sguardo nuovo la natura che si presentava cosí semplicemente davanti ai nostri occhi.

Piú tardi compresi il simbolismo profondo di questo evento. Il 2 ottobre è anche la festa dell’angelo custode ed il mio nome è Pier Angelo. Siccome io ammiro spesso le piante con le loro foglie e ringrazio di frequente il Creatore complimentandomi per la sua fantasia divina, Gioele in quel momento rappresentava un angioletto.

Dedussi che l’angioletto, rappresentato dall’innocente Gioele, mi stava incoraggiando ad osservare il creato con occhi sempre nuovi per lodare il suo Artefice e stupirmi per la sua magnanimità…