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Perché la peccatrice si accosta a Gesù senza neppure essere invitata da Simone e profuma i piedi di Gesù nel silenzio, senza nemmeno chiedergli perdono?

1. L’amore e il pentimento superano ogni barriera Nella famosa narrativa evangelica relativa alla donna che sparge piangendo il suo profumo sui piedi di Gesù, la peccatrice si accosta al Maestro senza essere invitata perché è spinta da un amore profondo e da un pentimento sincero. Non attende il permesso di Simone perché sa che la sua urgenza è di avvicinarsi a Gesù, l’unico che può comprendere il suo cuore e accoglierla senza giudizio. Il suo gesto mostra che l’amore e il desiderio di redenzione non possono essere frenati da convenzioni sociali o giudizi esterni.

2. Il silenzio come linguaggio dell’anima La donna non pronuncia parole perché il suo gesto è già un linguaggio eloquente. Le sue lacrime, il profumo prezioso, il chinarsi per lavare i piedi di Gesù e asciugarli con i capelli sono un modo silenzioso e profondamente simbolico di esprimere il suo pentimento, la sua adorazione e il suo amore. È come se sapesse che Gesù comprende il linguaggio del cuore più di qualsiasi parola.

3. Un gesto di totale fiducia nella misericordia di Gesù Non chiede perdono a parole perché ha già compreso chi è Gesù: il Figlio di Dio, fonte di misericordia e amore incondizionato. Il suo gesto è un atto di fiducia: sa che, pur senza parlare, il suo amore e il suo pentimento saranno accolti. Il perdono, infatti, le viene donato ancor prima che lei lo chieda apertamente, perché Gesù vede il cuore e non si ferma alle apparenze.

4. L’umiltà di chi si mette all’ultimo posto Il suo gesto di ungere i piedi di Gesù, la parte più umile del corpo, mostra la sua volontà di mettersi all’ultimo posto. La peccatrice non si presenta con pretese o richieste esplicite, ma con la consapevolezza della sua fragilità e del bisogno di essere amata e perdonata. Il profumo che versa è il simbolo del suo desiderio di offrire tutto ciò che ha di prezioso per onorare Gesù.

5. La libertà dell’amore autentico Infine, il gesto della peccatrice è un esempio di come l’amore autentico sia libero e non condizionato dalla paura o dal giudizio. Lei non si lascia intimorire dalla presenza dei farisei o dal rischio di essere disprezzata. Il suo amore per Gesù la rende libera di superare ogni barriera per arrivare a Lui. In sintesi, la peccatrice si accosta a Gesù perché ha capito che l’amore e il pentimento vero non hanno bisogno di parole né di intermediari. È il cuore che parla, e Gesù risponde al cuore con il perdono e l’accoglienza che solo Lui può offrire.

6. Un gesto profetico di riconoscimento Possiamo leggere il gesto della peccatrice come un’anticipazione del seppellimento di Gesù, quando il suo corpo sarà unto con profumi (Mc 16,1). È come se la donna, mossa dallo Spirito, riconoscesse in Gesù non solo il Maestro, ma anche il Salvatore che si offre per la salvezza di tutti, compresa lei.

 

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