Dio non è quello che comunemente pensiamo Quando pensiamo a Dio, tendiamo spesso a farlo attraverso il filtro delle nostre limitazioni umane. Lo immaginiamo come un sovrano distante, un giudice severo, oppure come una sorta di mago onnipotente pronto a intervenire nei momenti di difficoltà. Ma Dio, come ci rivela la fede cattolica, è ben oltre queste immagini semplificate e talvolta fuorvianti. Dio non è un “superuomo” Uno degli errori più comuni è considerare Dio come un essere umano amplificato: una figura potentissima ma comunque modellata sui nostri schemi. Eppure, Dio è l’Essere stesso, l’origine di tutto ciò che esiste. Non è un “superuomo” con poteri straordinari, ma colui che è al di là del tempo, dello spazio e delle categorie umane. Come afferma San Tommaso d’Aquino, Dio è “l’atto puro di essere” (ipsum esse subsistens), non un’entità paragonabile a nessun’altra.
Dio è relazione e amore Una delle più grandi rivelazioni del cristianesimo è che Dio è Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questo mistero ci insegna che Dio non è un’entità solitaria, ma relazione perfetta e amore infinito. Non è un giudice distante che osserva dall’alto, ma un Padre che ci ama di un amore personale e unico. Questo è il Dio che si è fatto carne in Gesù Cristo, che ha camminato tra noi, che ha sofferto e donato la vita per l’umanità.
Dio non è un “tappabuchi” Spesso ci rivolgiamo a Dio solo nei momenti di crisi, come se fosse un tappabuchi per i nostri problemi. Ma Dio è molto più di una soluzione temporanea.
Egli è il senso ultimo della nostra esistenza, il fine per cui siamo stati creati. Quando cerchiamo Dio solo per risolvere i nostri problemi, rischiamo di ridurre il nostro rapporto con Lui a una mera utilità, dimenticando che Dio è la fonte della gioia piena e della vita vera. Dio è libertà Molti pensano a Dio come a una presenza che limita la libertà umana, imponendo regole e comandamenti. In realtà, Dio è colui che ci rende veramente liberi. Come insegna Sant’Agostino: “Ama e fa’ ciò che vuoi”. Questo non significa anarchia, ma vivere nell’amore di Dio, che libera il cuore dai vincoli dell’egoismo e del peccato. La vera libertà non è fare tutto ciò che vogliamo, ma essere ciò che siamo chiamati a essere: figli amati di Dio. Dio è mistero Infine, dobbiamo riconoscere che Dio è mistero. Questo non significa che è incomprensibile, ma che è infinitamente più grande di quanto possiamo immaginare. Non possiamo pretendere di comprendere Dio completamente, ma possiamo entrare in relazione con Lui, lasciandoci trasformare dal suo amore. La fede non è comprendere tutto, ma fidarsi di Colui che è Verità e Vita.
Conclusione
Ripensare Dio alla luce della rivelazione cristiana è un invito a superare le immagini riduttive e a scoprire la profondità del Suo mistero e del Suo amore. Dio non è quello che comunemente pensiamo: è molto di più. Egli è il Padre che ci attende a braccia aperte, il Figlio che ci ha redenti, lo Spirito che ci dona la vita nuova. Lasciamoci sorprendere da Dio, apriamo il cuore alla Sua presenza e permettiamo che il Suo amore trasformi la nostra vita.
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