Il sistema di riscaldamento a infrarossi funziona in modo diverso rispetto ai sistemi tradizionali. Invece di riscaldare l’aria, emettono radiazioni infrarosse che riscaldano direttamente gli oggetti e le persone all’interno dello spazio. Questo principio è simile a come il sole riscalda la terra: l’energia radiante colpisce la superficie degli oggetti (pavimenti, pareti, persone), che poi emettono calore nell’ambiente circostante.
Vantaggi:
- Efficienza: Questo tipo di riscaldamento è molto efficiente, poiché non disperde energia nel riscaldamento dell’aria, ma agisce direttamente sugli elementi “solidi”, comprese le persone.
- Comfort: Può creare una sensazione di calore immediato, anche in ambienti molto grandi, come un duomo o una chiesa, dove riscaldare tutto l’ambiente con sistemi tradizionali richiederebbe più tempo e consumerebbe più energia.
- Minima dispersione: Non riscaldando l’aria, il calore non si disperde facilmente in grandi spazi, come quelli con soffitti alti.
Sicurezza e salute:
Per quanto riguarda la sicurezza e la salute, i riscaldatori a infrarossi utilizzano radiazioni non ionizzanti, simili a quelle che emette il sole, ma senza gli effetti dannosi dei raggi ultravioletti. L’infrarosso, in particolare quello lontano (come nel caso di queste installazioni), è generalmente considerato sicuro per l’uso quotidiano.
Non ci sono prove scientifiche che dimostrino che il riscaldamento a infrarossi sia nocivo per la salute umana, purché l’impianto sia progettato e installato correttamente. Alcune preoccupazioni potrebbero derivare da un’esposizione diretta prolungata a fonti di calore molto concentrate, ma con un sistema ben distribuito e conforme agli standard di sicurezza, come quello che probabilmente sta installando Herschel, tali rischi sono minimizzati.
Il riscaldamento a infrarossi è generalmente sicuro e offre molti vantaggi in spazi grandi come il Duomo della tua cittadina. Le strutture che vedrai installate non dovrebbero essere pericolose, soprattutto se l’impianto rispetta le normative di sicurezza vigenti.
Il riscaldamento a infrarossi, come sistema tecnologico, è relativamente recente nelle chiese. Questo tipo di impianto ha iniziato a diffondersi dagli anni ’90 in poi, ma l’adozione su larga scala in luoghi di culto è più recente, dagli anni 2000 in avanti.
Le chiese, soprattutto quelle storiche con soffitti molto alti e grandi spazi, sono ambienti complessi da riscaldare in modo efficiente con sistemi tradizionali. Prima dell’introduzione dei riscaldatori a infrarossi, molti edifici religiosi utilizzavano soluzioni come i radiatori, riscaldamento a pavimento, o riscaldatori a gas, tutti sistemi meno efficienti e costosi per riscaldare spazi di grandi dimensioni.
Il riscaldamento a infrarossi ha offerto una soluzione innovativa per queste sfide, poiché può riscaldare direttamente le persone senza dover riscaldare l’intero ambiente. Questo lo ha reso una scelta sempre più popolare per chiese e altri grandi edifici storici che richiedono una gestione attenta dell’energia e dell’umidità, oltre alla necessità di preservare l’integrità degli edifici stessi.
Dunque, sebbene il riscaldamento a infrarossi esista da diversi decenni, il suo utilizzo nelle chiese è diventato più comune solo negli ultimi 20-30 anni.
- Se 90 kW è il consumo totale dell’intero sistema: Considerando che il sistema potrebbe includere diversi anelli di riscaldamento, il consumo complessivo potrebbe effettivamente arrivare a circa 90 kW, distribuito su più unità.
Un impianto con un consumo di 90 kW totali può risultare costoso da mantenere in funzione se utilizzato per lunghi periodi, anche se i riscaldatori a infrarossi sono noti per essere più efficienti rispetto ai sistemi tradizionali poiché riscaldano direttamente le persone e gli oggetti invece dell’aria.
In generale, i riscaldatori a infrarossi, come quelli utilizzati per riscaldare spazi grandi come una chiesa, sono considerati sicuri per la salute della maggior parte delle persone. Questi dispositivi emettono onde di calore che imitano il modo in cui il sole riscalda la terra, riscaldando direttamente le persone e gli oggetti piuttosto che l’aria circostante.
Tuttavia, in alcuni rari casi, alcune persone potrebbero manifestare una sensibilità o disagio quando esposte ai riscaldatori a infrarossi, anche se non si tratta di un’intolleranza vera e propria. Alcune possibili reazioni includono:
- Secchezza della pelle: L’esposizione prolungata a calore diretto potrebbe causare disidratazione o secchezza della pelle, specialmente in ambienti molto secchi.
- Disagio fisico: Alcune persone potrebbero avvertire una sensazione di calore troppo intensa o fastidiosa, specialmente se sono direttamente sotto la fonte di calore o hanno già una sensibilità al calore.
- Condizioni preesistenti: Persone con problemi dermatologici o condizioni particolari legate alla circolazione o alla temperatura corporea potrebbero non sentirsi a proprio agio con l’esposizione prolungata agli infrarossi.
In ogni caso, le emissioni di infrarossi utilizzate per il riscaldamento, a differenza dei raggi ultravioletti, non sono nocive per la pelle o gli occhi. Se qualcuno manifesta disagio o sensibilità, si consiglia di regolare l’esposizione, la posizione rispetto al riscaldatore o consultare un medico per consigli specifici.
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