Il mistero della vita e della morte è una realtà che ci accompagna ogni giorno, e riflettere su di esso può portarci a profondità inaspettate. La nostra esperienza ci insegna che la morte non risparmia nessuno, indipendentemente dall’età, dal contesto o dalle circostanze. Quante volte siamo stati colti di sorpresa dalla morte di persone giovani, o di persone che, dal nostro punto di vista umano, avevano ancora tanto da vivere? Ci troviamo spesso senza risposte di fronte a questi eventi, lasciandoci con un senso di vuoto, di ingiustizia e di impotenza.
Tuttavia, come hai giustamente osservato, non conosciamo i piani del Signore. In questo mistero insondabile, Dio si rivela come l’Onnipotente e l’Onnisciente, colui che tutto sa e tutto governa. La nostra limitata prospettiva umana spesso ci impedisce di vedere il quadro completo della sua provvidenza. Possiamo solo intravedere frammenti della sua volontà, e quando ci scontriamo con la morte, soprattutto di chi amiamo, quei frammenti ci sembrano incomprensibili e, talvolta, crudeli. Ma possiamo davvero giudicare i piani di Dio? La Scrittura ci dice: “Le mie vie non sono le vostre vie, e i miei pensieri non sono i vostri pensieri” (Isaia 55:8). Questo ci ricorda che c’è una distanza tra la nostra comprensione limitata e la sapienza infinita di Dio. Non possiamo pretendere di capire tutto ciò che accade nella nostra vita, né tantomeno le ragioni della morte.
Eppure, anche se ci è difficile accettare il mistero, la fede ci invita a fidarci di Dio. Gesù stesso, nel momento più doloroso della sua vita terrena, nell’agonia del Getsemani, si è affidato alla volontà del Padre, dicendo: “Non la mia, ma la tua volontà sia fatta” (Luca 22:42). Anche se dal nostro punto di vista la morte può sembrare crudele, e il dolore insopportabile, possiamo trovare conforto nel sapere che Dio vede oltre ciò che noi possiamo vedere. La morte non è un caso, né una punizione, ma parte di un piano più grande. Noi crediamo che la vita non finisca con la morte, ma che essa continui nella vita eterna.
Questo è il cuore della nostra fede cristiana: la morte non ha l’ultima parola. Cristo ha vinto la morte, e in Lui troviamo la speranza di una vita nuova. Quando ci troviamo di fronte alla morte, possiamo ricordare che Dio è buono, anche quando non comprendiamo il motivo delle nostre sofferenze. Se crediamo che Dio ci ama, possiamo credere che anche la morte ha un significato nel suo piano. Questa consapevolezza ci invita a vivere ogni momento con gratitudine e a prepararci, giorno dopo giorno, all’incontro con Lui.
In definitiva, il mistero della morte non può essere risolto, ma può essere vissuto con fiducia. Anche se spesso ci appare crudele, il piano di Dio è fondato sull’amore. Viviamo nel mistero, ma viviamo anche nella speranza: la morte è solo un passaggio verso la pienezza della vita in Dio.
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