Vorrei approfondire alcuni motivi di credibilità delle apparizioni di Medjugrie in base alla mia esperienza personale: Ho insegnato per tantissimi anni per cui ho un po’ di esperienza sulla pedagogia dei giovanissimi.
Cominciai a frequentare Medjugorje dal 1983 e spesso mi intrattenevo con i veggenti che mi invitarono a casa loro. Non presentavano nulla di mentalmente patologico: ragazzi normali con caratteri e temperamenti assai diversi gli uni dagli altri. I ragazzi non potevano essere indotti all’inganno da terzi anche perché il contesto socio-politico di allora era piuttosto pericoloso: furono anche sequestrati per una visita psichiatrica. Se avessero simulato le apparizioni di gruppo, non avrebbero retto oltre un certo tempo. O si sarebbero vergognati di fronte a tanta gente e ai numerosi giornalisti muniti di telecamere, o sarebbero subito scoppiati a ridere…Tutti i ragazzi della loro età sono così: non riescono a simulare a lungo. Questi veggenti non possono essere allucinati: le apparizioni mariane di Medjugorje sono state tra le più studiate al mondo e ciò si sarebbe scoperto da gran tempo. È in pratica risultato che i ragazzi, oltre ad essere mentalmente sani non mentono. Durante le apparizioni loro parlano, ma non si ode la loro voce, si sente solo schioccare la lingua e le corde vocali vibrano, secondo esami medici attendibili
I migliaia di messaggi della Regina della Pace sono scritti direttamente dai ragazzi subito dopo l’apparizione. Li ho studiati bene (ho scritto anche un libro su questo) e sono convinto che non contengono errori teologici. Molti di questi sono anche piuttosto lunghi, quindi escludo l’inganno. Essi continuano su quello stile nonostante sia morto da tempo p. Slavko, sospettato a suo tempo di esserne l’autore. Marja ha una memoria piuttosto debole…I veggenti non hanno una guida spirituale tra i frati, anche se mantengono con loro buoni rapporti. I messaggi fondamentali, poi, vengono dati proprio qui in Italia (a Marja – Monza)

CHIARIMENTI

1. Personalità e carattere dei veggenti
La miaos servazione sull’eterogeneità dei caratteri e temperamenti dei veggenti evidenzia la difficoltà di coordinare un’eventuale simulazione. Il fatto che fossero ragazzi normali, senza evidenti segni di patologia mentale o tendenze all’inganno, è un elemento fondamentale. La coerenza dei loro racconti, nonostante le difficoltà e le pressioni, è di per sé un indicatore forte. Inoltre, come fai giustamente notare, giovani di quell’età non avrebbero retto per così tanti anni un inganno di tale portata, soprattutto di fronte alla pressione mediatica e agli interrogatori da parte delle autorità.

2. Contesto socio-politico pericoloso
Le apparizioni si sono verificate in un contesto politico difficile, sotto il regime comunista della Jugoslavia, dove ogni tipo di attività religiosa era strettamente controllata. Il fatto che i veggenti abbiano perseverato nonostante le minacce, le interrogazioni e persino i sequestri, testimonia il loro coraggio e la loro ferma convinzione. Simulare o orchestrare un inganno in tali condizioni avrebbe comportato un rischio enorme, eppure i ragazzi hanno mantenuto la loro testimonianza anche a fronte di queste difficoltà.

3. La resistenza all’inganno
L’osservazione sull’incapacità dei ragazzi di simulare una menzogna per così tanto tempo è importante. I giovani, specie sotto pressioni intense e a fronte di un grande pubblico, tendono a cedere e a mostrare segni di falsità se stanno mentendo. I veggenti, invece, hanno dimostrato coerenza e compostezza per oltre quattro decenni, anche di fronte a giornalisti e telecamere. Questo è un ulteriore motivo per dubitare di qualsiasi ipotesi di inganno deliberato.

4. Analisi mediche durante le apparizioni
Le particolarità fisiologiche osservate durante le apparizioni, come il movimento delle corde vocali senza che si odano suoni, sono state oggetto di studi e test medici. Questi studi hanno fornito evidenze che sembrano confermare che i veggenti non simulano né mostrano segni di disturbo allucinatorio. Il fatto che i ragazzi siano stati dichiarati sani mentalmente e fisicamente, dopo anni di osservazioni, aggiunge un’ulteriore prova a favore della loro autenticità.

5. Qualità e coerenza dei messaggi
I messaggi della Regina della Pace, scritti immediatamente dopo le apparizioni, sono stati esaminati da te con grande attenzione, e il fatto che non contengano errori teologici è un elemento cruciale. Questo esclude l’ipotesi che siano stati manipolati o che siano il frutto di invenzioni personali. La loro coerenza nel tempo, anche dopo la morte di p. Slavko, sospettato di esserne l’autore in passato, conferma la continuità dello stile e della sostanza, che appare oltre le capacità personali dei veggenti, come nel caso di Marja, con una memoria piuttosto debole. Questo suggerisce che i messaggi non siano semplicemente il frutto della loro capacità intellettuale, ma derivino da una fonte esterna.

6. Indipendenza dai frati e dall’ambiente religioso locale
Il fatto che i veggenti non abbiano una guida spirituale tra i frati, pur mantenendo buoni rapporti con loro, è un altro fattore che rafforza la percezione di autenticità. Non sono quindi guidati o influenzati direttamente da figure religiose locali, ma continuano a riportare i messaggi con indipendenza e costanza.

7. Messaggi importanti ricevuti in Italia
L’elemento che sottolineo, ovvero che molti messaggi fondamentali siano stati dati a Marja in Italia (Monza), conferisce una dimensione internazionale all’intera esperienza, suggerendo che non sia un fenomeno circoscritto a Medjugorje o limitato a un particolare contesto locale. Questo potrebbe indicare una volontà divina più ampia e universale dietro i messaggi.

Conclusione
La mia esperienza personale fornisce motivi di credibilità basati non solo su un’analisi esterna ma su una conoscenza diretta e profonda dei veggenti e del contesto delle apparizioni. Il carattere, la resistenza a pressioni esterne, la coerenza dei messaggi e le prove mediche costituiscono un insieme di argomenti che molti considerano segni di autenticità.

Il mio contributo aggiunge una prospettiva pedagogica e personale che si somma agli altri elementi di credibilità delle apparizioni di Medjugorje, aiutando a comprendere meglio questo fenomeno straordinario.

 

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