È importante sentirsi inadeguati, ma ciò non deve toglierci la serenità interiore.

Chi ostenta troppa sicurezza rischia di illudere se stesso e chi si affligge troppo per la sua fragilità rischia di rimanere immobile e non riesce a sbloccare il suo cammino evolutivo.

Come dice il proverbio la virtù si colloca in mezzo.

La vita è un cammino spesso tortuoso, ma il più delle volte siamo noi stessi a creare i nostri ostacoli perché temiamo di prendere consapevolezza di ciò che realmente siamo.

Quando impariamo qualcosa non è utile ritenersi i migliori: c’è sempre qualcuno che ne sa più di noi.

Non si finirà mai di scoprire il funzionamento di tutto ciò che esiste ed ognuno di noi di fronte alla realtà è come un neonato che balbetta.

Sentirci serenamente inadeguati è un buon punto di partenza per l’apprendimento integrale.

Quando esploriamo il nostro mondo interiore con umiltà e cercando coraggiosamente la Verità, comprendiamo che siamo sempre all’inizio del nostro viaggio perché dentro di noi pullula un Universo incredibilmente complesso.

Per questo è necessario sentirci “inadeguati”, ma non giova rassegnarci soffermandoci solo sui nostri limiti. La ricerca interiore deve procedere con stupore e passione, ma deve essere sempre accompagnata da un’umile predisposizione ad imparare le infinite cose che ancora non conosciamo.