Testo basato su un incontro tenuto da p.Serafino Tognetti, riferendosi alle parole di Divo Barsotti, monaco.
Diceva il monaco Divo Barsotti: La dimensione dell’uomo è tutto il tempo: dal peccato di Adamo fino alla consumazione finale. Tutto deve essere presente (passato, presente e futuro). Se siamo in comunione con Cristo bisogna essere in comunione con gli uomini di tutte le latitudini, dal Paleolitico sino ad oggi. Contemporanei degli ultimi e compagni dei primi. Tutti possono essere salvati in me perché Cristo è in ognuno di noi e desidera la salvezza di tutti gli uomini.
La salvezza di tutti gli uomini del passato remoto dipende anche da me: quindi li assumo tutti nel mio cuore e li porto a Dio
Essere cattolici significa avere un rapporto con i patriarchi, con i santi dell’Oriente e dell’Occidente, con i mistici induisti,con la sapienza cinese, con il sufismo, con l’antica sapienza egizia, con la tradizione dei Maja, degli Atzechi e degli Incas, con l’antico popolo Etrusco, con il mondo primitivo dei popoli della Sardegna, con la cultura raffinata del Giappone feudale, con i Vichinghi, ecc..
Tutti si salvano in me e dobbiamo pregare per tutti gli uomini di tutti i tempi.Il teologo deve essere l’interprete della vita del mondo..La modernità esclude il cristianesimo, ma il cristianesimo non esclude il pensiero moderno. Ha il compito di salvarla, anche se siamo culturalmente emarginatiTutta la storia che precede il Cristo è preparazione all’avvento di Cristo. Si conosce più il Cristo se si conosce ogni uomo di tutta l’umanità..Tutto deve essere salvato in Cristo.
Assumere tutto non vuol dire essere parte di un tutto (ciò è orgoglio)..ma assumere tutto per portarlo a Dio.. ogni santo è unificato a Dio ed alle coseL’uomo autentico si fa uno con tutto proprio nella vita di povertà che affonda nel silenzio, cioè nel proprio intimo. Nel fondo dell’anima io divento il cuore del mondo. È Dio che ci chiama dolcemente nell’intimo per unificare ciò che è frazionato.
Nel mio intimo sono in faccia a Dio ed è Lui che unifica in me quello che è frazionato. “Se tutto non si fa intimo a te tu non sei salvo”. Solo con la preghiera possiamo essere unificati in Dio con tutti e tutto.
Salvando me, Gesù deve salvare tutti, anche coloro che non vogliono la salvezza.Tutto il mondo deve vivere in me, devo assumere tutta l’esperienza degli uomini di sempre..Se togliamo Gesù tutto ritorna un deserto.
Bisogna vivere nella divina presenza: la presenza di Cristo risorto nell’unico atto di morte e risurrezione.
Una sola messa è più grande di tutta la storia: Cristo estende il suo atto a tutta la Creazione, ma in me, per cui sono io che offro il Cristo al Padre. In ogni tuo atto devi vivere l’assoluta presenza: Tu sei il Sacramento di Dio. Se l’uomo non vive in questa presenza di Dio, semplicemente non è perché l’unica realtà è Dio, il Cristo risorto.
Con l’atto di fede affondiamo in questa sua presenza… non c’è né un al di là né un al di qua perché c’è Lui, il Verbo incarnato, la mia esistenza…
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