dal Messaggero Veneto del 07/01/03

La società premia i forti e ai disabili chi ci pensa?


Il 2003 è l’anno europeo dei disabili.
Leggo dal Messaggero Veneto dello scorso 3 dicembre che è stata istituita una Commissione provinciale per coordinare le iniziative connesse. Tra quelle di cui la Commissione diventerà centro di coordinamento si citano progetti su mobilità, sport, edilizia, comunicazione, formazione, arte, qualità della vita. Sono certamente aspetti importanti. Nell’articolo si leggono anche 5 parole su un altro tema essenziale: “integrazione nel mondo del lavoro”.

Questo argomento non merita meno attenzione degli altri visto che essere utili e produttivi è uno dei modi migliori per acquisire qualità, anzi, per certi versi, dignità di vita. E non è certo un caso che il lavoro sia citato nell’articolo 1 della nostra Costituzione.

Per questa ragione, fosse pure per mansioni e condizioni economiche modeste, ma nella protezione di un lavoro alle dipendenze di un ente pubblico, credo si debba cercare di venire il più possibile incontro a queste persone. E non solo nel loro interesse, ma anche in quello della collettività visto che le loro disabilità intaccano solo alcune capacità, ma certamente non altre nelle quali sono pienamente valide.

Ricordo che si sono agevolati con assunzioni pubbliche, per esempio, profughi (anche intere numerose famiglie) dagli Stati più diversi. Si è certamente fatto del bene aiutandoli, ma ora non si trascuri di proseguire l’opera per nostre persone svantaggiate.

Proprio recentemente si è approvata una legge che consente a 20.000 insegnanti di religione di divenire di ruolo senza concorso mentre, nello stesso tempo, la Finanziaria riduce gli insegnanti di sostegno proprio agli studenti portatori di handicap. È possibile che non si riesca ad aiutare invece proprio chi ha ricevuto meno dalla vita?

La nostra è una società che va sempre più premiando i forti e i “furbi” ed emarginando i deboli. E le formazioni di destra che i cittadini hanno scelto a livello nazionale, regionale e provinciale non fanno che rafforzare la tendenza.
P.B.
Udine