15 Maggio 2016

ALFEO ROSSI, il buon papà

 

 

 

(poemetto in enedecasillabi a quartine alternate)

 

 

Coloro che vivon a Premariacco

ammirano il mite Alfeo Rossi:

per il suo amor e fedel attacco

rimangon teneramente commossi.

 

Silvia è il bel nome di sua figlia

che era vispa e assai leggiadra,

una gioia per tutta la famiglia,

ma un dì la sorte fu per lei ladra:

 

l’incidente la costrinse a letto

e da allor non si è più rialzata.

Papà Alfeo non fu mai inetto

e con amore l’ha sempre curata.

 

Per lei ha tentato davvero tutto,

sperando un qualsiasi progresso,

la sua costanza arrecò un frutto:

poter comunicare con successo

 

attraverso lo sguardo amoroso

tra il padre e la figlia diletta,

l’uno tenerissimo e pietoso,

l’altro di chi a ricambiar s’affretta.

 

Con un semplice cenno oculare

tanta gratitudine manifesta:

è il modo di Silvia per amare

non riuscendo a fare altre gesta.

 

Passati sono ormai molti anni,

per Alfeo è tutta la sua vita.

Ei la consola per i suoi malanni,

le racconta la storia più gradita.

 

Con molta attenzione l’accudisce,

spesso la conduce per il paese.

Chi lo incontra davver si stupisce

del suo fare gentile e cortese.

 

Ma per chi ama tutto è leggero,

papà Alfeo ha edificato

color che lo ammirano davvero

perché la sua vita ei ha donato.

 

Un padre che non si è mai arreso

innanzi ad ogni gran difficoltà,

ciche fa non è mai per lui un peso

e questo amor è già “premio bontà”.

 

 

 

 

(l’11 giugno 2016, il prof. Alfeo Rossi riceverà il  Premio Bontà dall’Avos di Cividale del Friuli)

 

 

 

Il prof. ALFEO ROSSI, di Premariacco (UD) per 20 anni assistette con grande amore e affetto la figlia Silvia di anni 34, rimasta completamente paralizzata a 16 anni.
Alfeo Rossi è nato nel 1932, è emigrato in Francia sin da bambino con i genitori. Si è laureato in storia moderna e contemporanea. Gli è stata negato l’insegnamento alla cattedra universitaria in quanto “straniero”. Per poter insegnare doveva assumere la cittadinanza francese.

Per amor di patria ha rinunciato. Successivamente un professore che conosceva le sue doti intellettuali e professionali è riuscito a farlo assumere come insegnante presso un liceo, ove è rimasto per circa 6 anni.

Rientrato in Italia nel 1965, non gli è stato possibile insegnare in quanto la laurea non aveva validità. Iscrittosi all’Università di Padova, si è laureato in letteratura straniera (francese).
Vinto il concorso per la cattedra, ha insegnato dal 1970 al 2006 presso l’Istituto Zanon di Udine.

Ha sempre seguito con amore la figlia Silvia.

Morì serenamente il 9 agosto 2020 alle 19,12 a casa sua (Premariacco)

 

 

Pier Angelo Piai