Brano tratto dalla lettera ai Romani (8,18) :
tutta la Creazione geme e soffre le doglie del parto aspettando
l’adozione a Figli..

ROMANI 8:18

Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente
non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in
noi.

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio;

essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo
volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa – e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della
corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.

Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;

essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le
primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a
figli, la redenzione del nostro corpo.

Poichè nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che
si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno gia vede,
come potrebbe ancora sperarlo?

 Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla
nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente
domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con
gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello
Spirito, poiche egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di
coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.

Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche
predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perche
egli sia il primogenito tra molti fratelli;

quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli
che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li
ha anche glorificati.