DISTACCO

Tutto nella vita ci parla di distacco: il Big-Bang ci dice che durante questa grande esplosione ci stiamo allontanando dal nucleo che ha generato l’Universo…il sole stesso disperde la sua energia dopo la fusione nucleare, noi stessi al momento della nascita subiamo un vero distacco, un distacco doloroso…ed è per questo che ogni bimbo emette un vagito. Non sente più il tepore dell’utero materno e il suo pianto è come una protesta. La madre, con il suo calore, la sua attenzione e le sue carezze cerca di rendergli meno traumatico il suo involontario rapporto con l’ambiente ostile che lo circonda: lo protegge dal freddo, lo sazia con il caldo latte del suo seno, gli fa sentire il calore del suo corpo…Ma il bimbo deve crescere, maturare e diventare gradualmente più autonomo e autosufficiente.
Ecco cos’è la vita terrena: è continua evoluzione, cioè distacco dal proprio nucleo originale e risalita della propria spirale evolutiva…“Tutta la creazione geme e soffre…nelle doglie del parto”
Noi, uomini terrestri, siamo come un feto rispetto alla realtà che ci attende: le attuali percezioni ,se ben dirette dalla coscienza, vi preparano ad altre percezioni…
Ognuno deve rinascere uomo spirituale per diventare vero uomo ad immagine di Cristo. Solo in Lui c’è la vera vita.
Egli ci indica la croce perchè è il grande simbolo del distacco cosmico: l’asse trasversale suggerisce l’orizzontalità dell’uomo che deve essere elevata alla verticalità dello Spirito divino. L’uomo realmente evoluto viene elevato dallo Spirito alle cose del Cielo, sulle quali deve riporre il proprio cuore. Ma ciò richiede distacco, sofferenza, rinuncia ad ogni ripiegamento su se stesso.

Dio è atto di eclissarsi. La sua essenza è essere infinitamente distante da sè. Se Dio fosse meno distante da se stesso mi sarebbe meno intimo. (F.Varillon)

Il Padre, anche se lo si dice Principio, non è Padre se non attraverso il Figlio; il Figlio non è Figlio se non attraverso il Padre; lo Spirito non è Spirito se non attraverso il Padre e il Figlio. Ciascuna delle persone non sarebbe nulla, se le Altre non la facessero Tutto. L’accoglienza è dono. In nessuno c’è possesso. (F.Varillon)

La tranquillità interiore si allea sempre con la solitudine e con la libertà dello spirito.(Lavelle)

Qualsiasi paese straniero è la patria dei cristiani eogni patria è loro estranea. (Lettera a Diogneto-Giustino)

E’ povero l’uomo che nulla desidera, nulla sa e nulla ha.(M.Eckhart)

Non quello che ha molto è ricco, ma colui che dà molto (E.Fromm)

Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora alla sua vita?
Se dunque non avete potere neanche per la più picccola cosa, perché vi affannate per il resto?(Mt.12,25)

Il più grande onore che Dio possa fare ad un’anima non è quello di darle molto, ma di chiederle molto.(Un santo medioevale)

Dobbiamo essere pronti a lasciarci interrompere da Dio (Bonhoeffer)

Mi sono stati dati tutti i beni quando non li ho più cercati per amor proprio.(S.Giovanni della Croce)

Solo quando non prestiamo troppa attenzione alla nostra vita, alla nostra reputazione e alla nostra eccellenza, noi siamo completamente liberi di servire Dio in modo perfetto, unicamente per amore suo. (T.Merton)

Uno dei grandi paradossi della vita mistica è questo: un uomo non può entrare nel più profondo centro di se stesso e da questo centro passare in Dio se non sa uscire completamente da se stesso, vuotarsi, darsi agli altri nella purezza di un amore altruistico. (T.Merton)

Non ci ritiriamo nel deserto per fuggire gli altri, ma per imparare a trovarli; non lasciamo gli altri per non aver più nulla a che fare con loro, ma per trovare il modo di far loro un bene maggiore.(T.Merton)

La vera solitudine non è qualcosa al di fuori di noi, non è l’assenza di uomini o di suoni intorno a voi: è un abisso che si apre nel centro della vostra anima.(T.Merton)

Ci sono uomini consacrati a Dio la cui vita è piena di inquietudine, e che in realtà non hanno alcun desiderio di star soli. Ammettono, in teoria, che la solitudine esterna è cosa buona, ma insistono nel dire che è molto meglio custodire la solitudine interiore pur vivendo in mezzo alla gente. In pratica la loro vita è divorata dalla attività e soffocata dai loro molteplici attaccamenti. La solitudine interiore riesce loro imposibile. La temono, fanno tutti gli sforzi per sottrarvisi e, ciò che è peggio, cercano di attirare gli altri in una attività incessante e divorante come la loro. Sono grandi promotori di imprese inutili. Amano organizzare incontri, banchetti, conversazioni e conferenze. Stampano circolari, scrivono lettere, parlano per ore al telefono per raccogliere un centinaio di persone in una sala che poi riempiono di fumo, di chiasso, di grandi battimani e di ovazioni reciprohe, finché tornano a casa barcollando, dandosi a vicenda dei colpettini dulla spalla con la ferma convinzione di aver fatto cose grandi per la diffusione del regno di Dio.(T.Merton)

Ricordate che, se fuggite per fuggire, se vi allontanate dal mondo solo perché esso è (come deve essere) terribilmente spiacevole, non troverete pace, non troverete solitudine.Se cercate la solitudine solo perché è ciò che preferite, non fuggirete mai dal mondo e dal suo egoismo; non avrete mai quella libertà interiore che vi manterrà davvero soli.(T.Merton)

Fà che usi tutte le cose per una sola ragione: per trovare la mia gioia nel darti grande gloria. (T.Merton)

Le cose esteriori vanno e vengono, ma perché dovrebbero commuovermi? Perché la gioia dovrebbe eccitarmi e il dolore abbattermi, il piacere allettarmi e la pena turbarmi, la vita attirarmi e la morte destare la mia repulsione, se io vivo solo della Vita che è in me per dono di Dio? (T.Merton)

Fa’ che usi tutte le cose per una ragione: per trovare la mia gioia nel darTi grande gloria.(T.Merton)

Se hai denaro, pensa che forse Dio te lo ha lasciato cadere nelle mani solo perché tu possa trovare gioia e perfezione nel prodigarlo. (T.Merton)


Poco importa che il nostro corpo e la terra e i cieli periscano, se l’anima nostra resta padrona di se stessa e fedele a se stessa fino alla fine. Succede invece che i doni più belli del corpo, della terra e dei cieli, se essa non li accoglie bene, divengano per essa i pericoli più grandi, corrompendola e obbligandola a tradirsi. (Lavelle)

Bisogna abolire ogni preoccupazione, e non per eludere la serietà della vita, ma per farla apparire. Infatti tutte le preoccupazioni particolari ci distraggono, e ciò significa che non ce n’è che una che meriti di trattenerci, ed è quella di rispondere in ogni istante alle esigenze dell’evento. (Lavelle)

Ho delle occupazioni, ma non delle preoccupazioni. (Lavelle)


Non potrai mai trovare la perfetta pace interiore e il raccoglimento se non ti staccherai anche dal desiderio di pace e di raccoglimento. Non potrai mai pregare perfettamente se non ti staccherai dai piaceri della preghiera. Se abbandonerai tutti questi desideri e cercherai una cosa sola, la volontà di Dio, Egli, in mezzo agli affanni, ai conflitti e alle prove, ti darà raccoglimento e pace.(T.Merton)

Il mio passato non mi preoccupa più: appartiene alla Misericordia divina. Il mio futuro non mi preoccupa ancora: appartiene alla Provvidenza divina.
Ciò che mi preoccupa é l’adesso, qui ed oggi: esso appartiene alla Grazia di Dio e all’impegno della mia buona volontà. (San Francesco di Sales)


Desidero che il tuo distacco dalle cose materiali serva a far comprendere che vi sono altri valori a cui si deve donare il proprio tempo, le proprie attenzioni, il proprio affetto. Fallo in ispirito di riparazione. (Gesù a Suor M.della Trinità)


L’uomo che non ha paura di abbandonare tutto il suo progresso spirituale nelle mani di Dio, di affidare preghiera, virtù, merito, grazia e tutti i doni alla custodia di Lui, dal Quale essi tutti debbono venire, sarà presto condotto alla pace in unione con Lui. (T.Merton)

Quando l’immaginazione, pur potendo ancora rimanere attiva, non procura più né piacere né frutto, ma vi stanca e vi disturba, anche quando si ferma sull’oggetto naturale più attraente o anche su cose spirituali, è segno che dovete rinunciare alla meditazione attiva. Se nello stesso tempo gustate positivamente un senso di pace e trovate fruttuoso tenervi in una semplice e fiduciosa attesa di aiuto da parte di Dio, è meglio che assecondiate questa inclinazione piuttosto che stillarvi il cervello e tendere la volontà ne vano sforzo di spremere alcuni pensieri ed affetti. (T.Merton)


Preparatevi.tenetevi pronti. Desidero che i miei apostoli e i miei discepoli siano staccati da tutto, fuorché da me. Che essi non abbiano ombra di ambizione personale, neppure incosciamente: ciò è importantissimo ed io so che ciò vi è difficile. Ma è solo là dove regna la purezza di intenzione che la mia luce può risplendere attraverso di voi e rischiarare il mondo. Tenetevi pronti.Non comprendete che ho bisogno di voi? (Gesù a Suor M.E. della Trinità)

Essere annullati. Il vuoto predomina. Nel vuoto si ritrovano ogni genere di impressioni, di sensazioni. per cui mettersi a pregare è grande fatica. Ma è l’azione, è l’atto indispensabile a dare un significato al vuoto. (Padre Albino Candido)


Quando hai la consolazione delle creature, io mi nascondo e taccio. E quando le creature ti fanno soffrire, hai la mia consolazione, il mio appoggio, la mia intimità. (Gesù a Suor Maria della Trinità)

Non siamo tutti a prestito in questa vita? Tutto ci vien dato a prestito. Prestito. E’ un vocabolo adattissimo alla provvisorietà della vita. prestito, un suono che molto riproduce il senso del presto. non vediamo, non ce n’ accorgiamo come è tutto prestato, affrettato, fugace, velocizzato? (Padre Albino Candido)

Non siamo tutti a prestito in questa vita? Tutto ci vien dato a prestito. Prestito. E’ un vocabolo adattissimo alla provvisorietà della vita. prestito, un suono che molto riproduce il senso del presto. non vediamo, non ce n’ accorgiamo come è tutto prestato, affrettato, fugace, velocizzato? (Padre Albino Candido)

Un cuore non tocco dalle cose del mondo.Un cuore che il dolore non scuote,un cuore senza passioni, sicuro. Ecco la più grande benedizione.(Buddha-Sutta Nipata)

Quando si è liberato da tutti i desideri che abitano nel cuore, il mortale diviene Immortale e raggiunge Brahaman.(Brih. Upanisciad)