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Tutto serve a conoscerci meglio. Anche le fragilità, anzi, soprattutto quelle. Esse devono porci un interrogativo sul nostro modo di vedere la vita e come dobbiamo operare per entrare nel Regno dei Cieli. Anche se non arriviamo ad estirpare subito un vizio, dobbiamo avere pazienza: se il Signore lo permette ancora, vuol farci capire molte cose del nostro “io” che forse non possiamo o non vogliamo capire.
Bisogna chiedere la virtù della pazienza anche con noi stessi proprio perché dobbiamo amarci secondo il suo comandamento: ama il prossimo tuo come “te stesso”.
Dobbiamo porre completa fiducia in Lui, consapevoli che ogni umiliazione ci aiuta a ridimensionare l’opinione distorta che abbiamo di noi stessi. Pensavamo di essere forti nel resistere a questa o a quell’altra “passione”.
Nonostante i buoni proprositi, c’è chi ritorna continuamente ad abusare dell’alcool, a far esplodere la sua collera, a sperperare il proprio denaro nel gioco od in cose futili, ad usare della propria sessualità in modo distorto, ecc. Ognuno ha, insomma un punto debole che lo affligge e gli ricorda continuamente la sua meschinità e la sua fragilità umana. Ma non ci si deve affliggere ed abbandonare i buoni propositi.
La pazienza è anche condita di speranza. Il Signore sa di che cosa abbiamo bisogno e davanti a Lui dobbiamo essere completamente sinceri, in modo che non ci sia da parte nostra alcuna pretesa: ci basta la sua grazia, la quale vale più della vita. Dio ascolta più una persona che lo supplica realmente consapevole della sua indegnità, piuttosto che un arrogante che crede di vantare dei diritti alla sua presenza perché pensa di aver fatto molte cose buone.
Se ci poniamo alla sua presenza con le mani vuote convinti del suo amore che va oltre ogni immaginazione, Egli si commuove, ci abbraccia e ci esaudisce donandoci ulteriori grazie. Nessuno può immaginare quanto grande sia il suo amore e quanta pazienza usa con noi.
Perché noi non dovremmo usare pazienza con noi stessi? Non disprezziamo il nostro “io”, dunque, anche se ne constatiamo quotidianamente le miserie. Chiediamogli che ci aiuti a superarle aggiungendo buoni propositi e cercando di rinunciare alle occasioni di peccato il più possibile, senza vantarci se qualche volta ce la facciamo.
E’ Lui che permette tutto ed è facile per noi cadere in certe tentazioni. La pazienza, prima o dopo, ci aiuterà a comprendere meglio il grande amore che Egli ha per ciascuno di noi.
Pier Angelo Piai