LE CATECHESI DI DON VINCENZO CARONE

Vi dirò tre parole: coraggio, avanti, gioiosamente.
Avanti: il cammino spirituale è sempre in salita, anche se ogni tanto il
Signore ti consola per darti ossigeno a riprendere il cammino. Non
dimenticare che avanti si va soltanto con la Parola di Dio che segna il
passo del cammino verso Cristo, e quindi verso il Cielo dove si trova il
Padre suo e Padre nostro. Non badare alle fragilità del momento, non
devi guardare il tuo passato, anche se adesso in questo momento ti può
affliggere: rialzati subito, fatti coraggio, specialmente se la
fragilità è ricorrente, ricorre continuamente.

Avanti, coraggio! «Ma io
sento il cuore che è debole!». Anche Gesù sentì la sua carne debole, ma
lo spirito era pronto. Gesù certo non doveva rialzarsi da nessuna
fragilità, però sentì la debolezza della carne, la debolezza
dell’umanità. Sentì la debolezza delle tentazioni, delle seduzioni, dei
ricordi della tua vita passata: fatti coraggio, rialzati, Gesù è con te!
Va avanti coraggiosamente e gioiosamente non dubitare perché il mondo
ti dà una gioia falsa e passeggera, mentre Gesù è la gioia vera e
duratura. La gioia è relativa al bene, perché la gioia è il gusto del
bene. Che gusto può darti la carne? È materia che passa che poi andrà
nel sepolcro e diventerà cenere.

Che gusto potrai avere nella tua mente
che discute, della volontà che si ribella, se poi potrà essere umiliata
dal giudizio e dalla sentenza del Signore. La gioia vera è quella che
viene da Gesù: Lui è un bene infinito, Lui è un bene eterno, duraturo.
Dunque, vai sempre avanti coraggiosamente, gioiosamente! Non badare a
quello che senti sia nella tua carne, sia nel tuo spirito, anche se ti
sembra di essere inchiodata nella solita fragilità.

Ascolta la voce di
Gesù che ti dice nel cuore: avanti, coraggio! Non dimenticare che queste
parole non te le dice un uomo, ma le dice Cristo, il Figlio di Dio. E
il Padre celeste ha stabilito che chiunque crede in Lui vivrà, e la vita
di Cristo è la vita del Risorto: chiunque crede in Cristo risorgerà
perché la nostra mente torni ad essere semplice, la volontà pronta e
docile e mite alla volontà di Dio, e il nostro cuore sgombero di ogni
affetto che non è degno di Gesù, preghiamo senza stancarci mai; perché
tutto quello che ci ha impedito il cammino spirituale noi lo evitiamo
più coraggiosamente, preghiamo senza stancarci mai; perché crediamo in
modo più forte a Gesù che è venuto dal Cielo a salvarci, a darci una
mano, a sollevarci da quelle fragilità nelle quali ci siamo imbrogliati
nel nostro cammino spirituale, preghiamo senza stancarci mai.

O Padre
celeste, tu hai mandato Gesù e hai stabilito che chiunque crede in Lui
vivrà, non morrà. Donami la fede in Gesù, nel Figlio tuo e mio fratello
che ha dato la vita sulla croce per me. Fa&rsqursquo; che io creda, o Signore,
perché io possa risorgere definitivamente a una vita nuova per andare
sempre avanti coraggiosamente e gioiosa¬men¬te. Vergine Santa, Padre
Pio, donami nel cuore una fede più forte, una speranza più viva e una
carità più concreta. Il più grande dono che Gesù può fare a noi è
questo: aver fiducia nella sua misericordia. Questo è il dono più
grande, perché la fiducia nella misericordia comporta questo: anzitutto
io credo che Lui mi toglie i peccati, e poi io credo che Lui mi vuole
tanto bene, che nonostante le mie fragilità, sempre nella sua umiltà e
mitezza di cuore, ogni volta che glielo chiedo è disposto a perdonarmi.

Aver fiducia nella misericordia di Dio vuol dire credere in Dio che
toglie il peccato, che mi ama nonostante i peccati che io commetto, e
poi a ogni richiesta sempre è disposto a dare il perdono. Come è bello
aver fiducia nella misericordia di Dio! E Gesù a suor Faustina diceva:
«come sono triste, sapere che tanta gente non ha più speranza perché non
crede alla mia misericordia!». Cioè non soltanto Gesù è morto, ha
ottenuto il perdono, ma c’è gente che non crede che Gesù possa perdonare
in qualsiasi condizione l’anima si trovi. Fate la prova ad aprire il
cuore alla misericordia del Signore, avrete il frutto principale della
misericordia: è la speranza, è la gioia di riprendere il cammino, di
andare avanti; la misericordia di Dio dà coraggio.

Come si purifica la
mente dal dubbio e dalla incredulità? La mente ha tre elementi: la
mentalità, i pensieri e le immagini; le immagini sono la materia prima
dei pensieri i quali formano la mentalità. Molti cercano di purificare
la mentalità, ma non eliminano i pensieri e le immagini. Le immagini non
si riferiscono soltanto alla pornografia ma anche a te stessa: vederti
belli i capelli, il volto, aggiustarti il vestito, metterlo più
aderente, ecc. Avere poi una modestia, una semplicità artificiosa. Cos’è
che corregge tutto l’organismo fisiologico, psicologico e spirituale?
Chi purifica sempre è Cristo che è la Parola di Dio. La Parola di Dio
contiene lo Spirito di Dio che entrando dentro di te lotta contro i
pensieri non buoni. Tu devi andare alla Parola di Dio, all’amore di Dio;
devi meditare ciò che maggiormente contiene l’amore: la passione di
Cristo.

Devi avere una libertà semplice, senza malizia, ci vuole
costanza e sforzo; la Parola di Dio purifica tutto. Qualsiasi malizia
inquina subito la tua mentalità, quando la malizia entra, va subito alla
parte più debole. Quando ti lasci purificare dal Signore in questa
purificazione dell’amore tu non ti devi angosciare se vedi fragilità
continue. Però qual è la sintesi di tutto? Per purificare la mente, per
rendere il cuore puro, è necessaria l’ubbidienza alla fede. La via
spirituale è molto semplice e le anime semplici ricevono il consiglio
giusto, e subito camminano. Perché il demonio possa portare un’anima ai
pensieri cattivi, è necessario che l’anima disobbedisca.

Come il maligno
radicalizza i pensieri cattivi? Facendo saltare la meditazione. La via
spirituale è semplice, chi la rende complicata è satana. Lascio alla
Madonna che apra il vostro cuore. Tutti quanti nella vita, anche i Santi
nella vita, hanno avuto questa esperienza della pace falsa del mondo e
di quella vera di Cristo. Quella del mondo è facile, ma ruba tutto,
quella di Cristo è difficile, ma non gravosa; come dice Gesù, però via
via che tu cammini nella vita spirituale, nell’ascetica e poi nella
mistica, certamente giorno dopo giorno sentirai nel cuore una gioia
grande; e la gioia viene da questi beni che Gesù ti dona, giorno dopo
giorno, per cui tu gusti sempre di più, giorno dopo giorno, la presenza
di Gesù attraverso i beni che

Egli ti dona, attraverso la pace che ti fa
sentire nel cuore, per cui sei sempre sereno con Dio, con te, con il
prossimo. “La mia pace” (Gv 14,27). Qual è il difetto particolare di
sacerdoti e anime consacrate? Vogliono stare in pace senza i doni
divini, perché stanno distanti da Gesù, non mettono in pratica la sua
Parola, non frequentano bene i Sacramenti, non ubbidiscono ai superiori.
Stanno così come distratti, dissipati; e pretendono di avere la pace,
pretendono di avere quei beni spirituali, pretendono che Gesù dia i beni
quando tu invece con i tuoi comportamenti questa pace, questi beni, non
li desideri, non li chiedi, in modo tale da indurre Gesù a darti tutto
quello che è necessario perché tu sia nella pace, perché la pace di Gesù
è fonte di gioia, quella del mondo invece, apparentemente è gioia, e
poi tristezza sino al suicidio della propria anima con la decisione di
rifiutare per sempre Dio.
Don Pierino