Ti dico, ripeto il mio GRAZIE

come
il passero ripete

in
ogni attimo

il
suo battito d’ali.


Questo battito ripetuto

è
la mia fedeltà,

risposta
alla tua fedeltà;

fedeltà
della tua aria, del tuo cielo.


Battito tanto più frequente e vigoroso

quanto
è più alta la vetta,

e
più veloce la corsa.

Io batto l’ala e tu mi dai l’aria;

batto
la tua  aria,

e
tu mi dai il cielo e le vette.


Tu mi chiedi solo

di
battere l’ali

nel
tuo cielo.


Dico e ridico il mio “GRAZIE”,

e
il mio volo si compie.


Alla fine del volo vedrò

che
non solo l’aria,

non
solo il cielo e le vette

m’hai
dato;

ma
le ali

e
la forza di batterle

e
il ritmo

e
la gioia di stringerti in croce

m’hai
pure donato.


Ora immerso nel tuo Paradiso,

sono
un GRAZIE.

Di
Te mi hai colmato:

sei
tu che mi vuoi possedere

come
luce che invade la notte,

come
il mare che inonda l’abisso,

come
immagine invadi il mio schermo,

sei
il mio tutto che riempie il mio niente.


Sono “GRAZIE”!

p.Andrea Panont