Abbazia di Rosazzo,  31 marzo – 15 aprile 2007

L’Apocalisse di Giovanni

Disegni di Antonio Tomasella e Francesco Calviello

Per vederli cliccare:

Antonio Tomasella
Francesco Calviello

    L’iniziativa rientra in un percorso itinerante,
cominciato nel 2005 a Motta di Livenza (Tv) e che, proseguendo per
Udine presso la chiesa di San Cristoforo, viene a raggiungere ora la
suggestiva sede di questa abbazia.

    Sotto il profilo artistico, l’evento si fa
alternativa ai modi proposti dai consueti meccanismi di mercato. La
duplicità stessa degli autori (non è semplicemente una ‘mostra
personale’), svia dal concentrarsi su uno di essi in particolare e
intende, semmai, riportare a ciò che sta nel mezzo e che,
eventualmente, li può legare ed unire in profondità.

    In un tempo in cui l’arte subisce la radicale crisi
di valori, nell’epoca frenetica e macchinativa che obbliga sempre più a
dichiararsi ‘senza Dio e senza profeti’, si indicano necessari un
rallentamento e una sospensione, che facciano richiamare a ciò che
giace ancor vivo sotto il terreno dell’identità occidentale.

    In questo richiamo all’uomo di un mondo ‘antico’,
non solo semplicemente pre-tecnologico, c’è innanzitutto volontà di
capovolgimento e ricerca di un trascendimento nel senso stesso del
‘fare arte’. Ciò che i due artisti intendono oggi chiamare ‘opera’, ciò
che propongono al di là del singolo dipinto o disegno  – e al di
là anche di se stessi –  è il corpus dell’argomento accostabile
nella sua complessità storica, filosofica e simbolica.

Oltre a ciò, il tentativo di vivere e tradurre con personalità, nello
strumento dell’arte figurativa, la ‘visione rivelatoria’ giovannea, si
fa proposito utile solo nel rimando alla sensibilizzazione
all’argomento suscitabile nel pubblico dei visitatori. Tema in verità
controverso a cui, d’altronde e per antonomasia, verrebbe chiamata in
causa l’umanità intera.

    Del termine ‘apocalisse’ si è purtroppo
frequentemente rimosso il significato originario di ‘rivelazione’, che
in Giovanni, nella forma di una visione profetica, è anzitutto un
profondo messaggio di speranza, rimosso dalla nozione pseudo-culturale
espressa nella traduzione errata, o per lo meno non etimologica, di
‘catastrofica fine del mondo’.

    Il senso della mostra sarà perciò invito alla
meditazione, che è tentativo di scavo nel luogo preciso del testo
biblico.

Gli autori:

Antonio Tomasella:

disegnatore e decoratore professionista, ha inserito la sua
professionalità artistica nei lavori di recupero di importanti edifici
storici.

Francesco Calviello:

integra la sua molteplice attività artistica con il ruolo di insegnante
di pittura presso diverse realtà pubbliche e private. E’ autore, a
Campoformido, del rifacimento del dipinto votivo situato sull’edificio
storico del Trattato di Napoleone Bonaparte.

Disposizione delle opere nelle sale:

    Pensando al testo dell’Apocalisse suddivisibile in
due parti, ciascuno dei due autori ha rappresentato una di esse. I
disegni della prima sala (opere di Antonio Tomasella) in collegamento
con quelli della terza (opere di Francesco Calviello) seguono in
maniera sequenziale le visioni del testo biblico.

    La seconda sala, pensata per l’evenienza come ‘sala
del Cristo apocalittico’, raccoglie due opere (‘Il Figlio dell’uomo’ e
‘Il trono di Dio’ di Antonio Tomasella e due di Francesco Calviello
(‘L’ora della mietitura’ e ‘La Parola di Dio’).

Ogni tavola è contrassegnata, oltre che da un titolo, dal riferimento
biblico, rintracciabile nei testi biblici posti nei leggii.

  Si ringraziano tutti i visitatori, augurando loro una buona visione.

Serata di lettura della Bibbia all’Abbazia di Rosazzo

Nell’ambito della mostra L’Apocalisse di Giovanni, avrà luogo il 13
aprile alle ore 20.30 una serata di lettura, presso l’Abbazia di
Rosazzo (sala della Palma).
Alla presenza mediatrice del rettore dell’Abbazia di Rosazzo don Remo
Bigotto, la lettura, a cura di Cristina Benedetti, dei passi citati
dell’Apocalisse, fornirà le basi per un commento storico del prof.
Edmondo Lupieri, docente di Storia del Cristianesimo all’Università di
Udine.