giorgioc picture

Giorgio Codarini, l’amico che stimola alla ricerca

Ho un amico che ha un’intelligenza integrale molto acuta ed  è supportata da una cultura vastissima.

Dappertutto ci si esprime con luoghi comuni, pettegolezzi. Si dà
importanza a cose meno importanti. D’accordo, anche l’importanza è
relativa, perchè ognuno di noi dà priorità a qualcosa in modo molto
soggettivo.

Questo caro amico scava, confronta, analizza, sa mettersi in crisi e
ricerca. Ogni indizio è buono per ricostruire il puzzle della verità.

Comunemente si ritiene “sveglio” chi raggiunge un determinato potere in
politica, nell’economia, nella moda, nei costumi, nei mass-media, nelle
varie professioni. Certo, chi esercita bene la sua professione è
lodevole.
Ma è molto più lodevole chi non cessa mai di interrogarsi sulla vita, sulla nostra mente, sull’Universo…
“Tutta la vita non è altro che domande divenute forma, che portano in
sé il nocciolo della risposta, e risposte gravide di domande. Chi ci
vede qualche altra cosa, è un pazzo” ( Gustav Meyrinck, GOLEM)

Molte volte, soprattutto alla domenica pomeriggio, ci ritroviamo ed
insieme camminiamo parlando e discorrendo su tantissime cose. Egli cita
con disinvoltura autori e testi di letteratura, filosofia, psicanalisi.

Nulla per lui è banale, tutto può essere interessante. Con lui mi trovo
molto a mio agio perchè possiamo spaziare in qualsiasi momento su ogni
argomento.

Al termine delle “peripatetiche” (così scherzosamente le denominiamo)
ci lasciamo sempre con un impegno da affrontare: un libero da leggere,
un articolo da scrivere, una conferenza da preparare.

Esercita la psicanalisi, ed ha come riferimento la “cifrematica”, la
scienza della parola. Sostiene che è sempre molto utile far riaffiorare
il significato originario delle parole che usiamo, ed è per questo che
è molto attento alle etimologie e conosce le diverse utilizzazioni che
ne fanno gli uomini di cultura più famosi.
Secondo lui non dovremmo eliminare i sintomi con gli psicofarmaci,
perchè essi rivelano un disagio interiore che deve riaffiorare
attraverso una paziente rielaborazione

L’interesse per la vita, per la mente, per tutto ciò che capita è una
forma di anticipo del paradiso, proprio perchè la beatitudine consiste
nella ricerca stessa che non si esaurirà mai, anche se sappiamo darci
delle risposte temporanee.

Come elaborare il disagio (di Giorgio Codarini)

La psicanalisi