Ho realizzato un mp4 con diversi salmi cantati benissimo dai monaci di Camaldoli. La loro durata è di mezz’ora. I testi da loro cantati sono fedeli a quello biblici. Quando ascolto con devozione questa salmodia posso ottenere l’indulgenza plenaria con le altre disposizioni ecclesiastiche (preghiera secondo l’intenzione del Santo Padre – confessione ed eucaristia il prima possibile) .

Se sei in stato di grazia (cioè non hai commesso peccati mortali), non è strettamente necessario confessarsi di nuovo per ottenere l’indulgenza plenaria, a patto che abbia già fatto una confessione recente (entro circa 20 giorni) che ti ha lasciato in questo stato. Tuttavia, è sempre raccomandato accostarsi al sacramento della riconciliazione anche per i peccati veniali, poiché contribuisce alla purificazione dell’anima e rafforza la grazia.

Se non senti l’urgenza della confessione, puoi comunque usufruire di una confessione recente, fatta entro il periodo previsto, come parte delle condizioni richieste per l’indulgenza. In sintesi:

 1. Confessione recente (entro circa 20 giorni prima o dopo l’atto) è valida.

 2. Non è necessario confessarsi di nuovo se non si è in stato di peccato mortale.

Questo chiarimento ti permette di vivere il momento con serenità, mantenendo comunque il cuore aperto alla grazia del sacramento.

È possibile offrire l’indulgenza plenaria per un defunto, e ascoltare i salmi per mezz’ora con devozione. Può essere un’opera valida, a condizione di rispettare le disposizioni generali della Chiesa per ottenere l’indulgenza plenaria:

 1. Eseguire l’opera prescritta (in questo caso, ascoltare i salmi con devozione per almeno mezz’ora, dato che questa attività rientra nella meditazione della Parola di Dio).

 2. Essere in stato di grazia al momento dell’atto indulgente.

 3. Confessione sacramentale (entro circa 20 giorni prima o dopo l’atto).

 4. Comunione eucaristica, possibilmente lo stesso giorno.

 5. Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre (ad esempio, un Padre Nostro e un’Ave Maria).

 6. Esclusione di ogni attaccamento al peccato, anche veniale.

Se offri l’indulgenza plenaria per un defunto, l’effetto di quest’atto, secondo la fede della Chiesa, sarà applicato alla sua anima, abbreviando o eliminando la purificazione in Purgatorio. La Chiesa lascia però il giudizio sull’effettiva applicazione della grazia alla misericordia di Dio, che agisce secondo la Sua volontà.

Offrire indulgente plenaria per i defunti è un atto di grande carità spirituale e riflette l’unione della Chiesa trionfante (in cielo), militante (sulla terra) e sofferente (in purgatorio).

Non è possibile ottenere più indulgenze plenarie nello stesso giorno, nemmeno se le si vuole offrire per un defunto. La Chiesa stabilisce chiaramente che si può ottenere una sola indulgenza plenaria al giorno, sia per sé stessi che per un defunto, anche se si compiono più opere indulgenti nella stessa giornata.

Tuttavia, puoi offrire ogni giorno un’indulgenza plenaria per lo stesso defunto o per defunti diversi, purché soddisfi ogni volta le condizioni richieste: l’opera prescritta, confessione sacramentale (può valere per più giorni, come spiegato sopra), comunione, preghiera per il Santo Padre, e l’assenza di attaccamento al peccato.

In alternativa, puoi ottenere indulgenze parziali, che non hanno la stessa restrizione quotidiana e possono essere accumulate in numero maggiore per sé stessi o per i defunti.

Puoi partecipare al canto indulgenziale sia stando a letto che camminando in giardino, a condizione che lo ascolti con devozione e attenzione spirituale. La Chiesa non richiede una posizione fisica specifica per compiere l’opera indulgenziale, ma pone enfasi sull’atteggiamento interiore: deve esserci un’intenzione sincera e un atteggiamento di preghiera e raccoglimento.

Se sei a letto, puoi vivere il momento in spirito di contemplazione e preghiera, mentre, se cammini in giardino, assicurati che il tuo ascolto sia comunque devoto e non distratto da altre attività. In entrambi i casi, l’importante è che il tuo cuore sia rivolto a Dio e che soddisfi le altre condizioni per l’indulgenza plenaria.

È valido anche se cammini in città, purché tu mantenga un atteggiamento di raccoglimento e non ti lasci distrarre dall’ambiente circostante. L’importante è che il tuo ascolto dei salmi sia un momento di autentica preghiera e unione con Dio. Se riesci a riportare tutto a Dio, vivendo quel tempo con devozione e concentrazione, la tua intenzione resta valida.

Ricorda che l’indulgenza plenaria dipende più dalla disposizione interiore e dalla fedeltà alle condizioni richieste (confessione, comunione, preghiera per il Papa, ecc.) che dall’ambiente fisico in cui ti trovi. Camminare in città può anche diventare un modo per meditare e vivere un atto di fede, offrendo il tuo movimento come parte della tua preghiera.

Riassumendo: Puoi ottenere una sola indulgenza plenaria al giorno, sia per te stesso sia per i defunti. Questa regola è chiaramente stabilita dalla Chiesa, che consente di applicare una plenaria al giorno per sé stessi o di offrirla per un’anima del Purgatorio.

Anche se compi più opere indulgenziali nella stessa giornata, solo una di esse potrà beneficiare della grazia dell’indulgenza plenaria, purché siano soddisfatte tutte le condizioni richieste:

 1. Opera prescritta (come ascoltare i salmi con devozione, adorazione eucaristica per almeno mezz’ora, recita del Rosario, ecc.).

 2. Confessione sacramentale (valida per più giorni, fino a circa 20 giorni prima o dopo l’atto).

 3. Comunione eucaristica (preferibilmente lo stesso giorno).

 4. Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

 5. Esclusione di ogni attaccamento al peccato, anche veniale.

Tuttavia, puoi ottenere indulgenze parziali più volte al giorno. Queste sono un’ulteriore forma di aiuto spirituale che puoi applicare a te stesso o ai defunti.

Se desideri offrire più indulgenze plenarie per i defunti, puoi farlo in giorni diversi, compiendo ogni giorno l’opera richiesta e seguendo le condizioni.

Non è possibile ottenere un’indulgenza plenaria per altre persone viventi in questa dimensione. Secondo l’insegnamento della Chiesa, le indulgenze plenarie possono essere applicate solo a:

 1. Se stessi.

 2. Anime dei defunti (per abbreviare il loro tempo di purificazione in Purgatorio).

Le persone viventi possono beneficiare delle grazie spirituali attraverso le proprie opere, ma non è consentito “trasferire” l’indulgenza plenaria ad altre persone che vivono ancora. Tuttavia, puoi pregare per loro, offrendo suppliche, sacrifici e atti di intercessione a Dio affinché ricevano la grazia necessaria per affrontare le loro difficoltà o vivere una vita più santa.

Se un amico o una persona malata è impossibilitata a compiere l’atto indulgenziale, puoi incoraggiarlo a unirsi spiritualmente alla tua preghiera o ai salmi, offrendo la propria sofferenza a Dio in modo redentivo. Anche solo il desiderio sincero di partecipare può attirare la misericordia divina, anche se non può soddisfare pienamente le condizioni per l’indulgenza.

 

 

da ChatGPT:

Mi riferisco all’indulgenza plenaria relativa alla lettura della Bibbia (AT e NT) per almeno mezz’ora
1) Si puó anche ascoltare la lettura fedele al testo della Sacra Scrittura?
2) É possibile leggere anche piú brani diversi per mezz’ora?
3) La lettura deve essere concentrata nella mezz’ora?
4) É possibile ripetere lo stesso brano piú volte nella mezz’ora? (es un salmo, il prologo di san giovanni…)
5) Due possono alternarsi la lettura orale…é valida? (Es. marito e moglie ecc)

L’indulgenza plenaria legata alla lettura della Sacra Scrittura è un’importante opportunità spirituale che la Chiesa offre. Le tue domande sono molto pertinenti, ed ecco le risposte basate sulle norme della Chiesa:

1. Si può anche ascoltare la lettura fedele al testo della Sacra Scrittura?

Sì. Ascoltare una lettura fedele della Sacra Scrittura può sostituire la lettura personale per ottenere l’indulgenza plenaria, purché l’ascolto sia concentrato e prolungato per almeno mezz’ora. Ad esempio, ascoltare una registrazione o una lettura pubblica della Bibbia è valido.

2. È possibile leggere anche più brani diversi per mezz’ora?

Sì. Puoi leggere diversi brani biblici, anche non consecutivi, purché il totale sia di almeno mezz’ora. La Chiesa non richiede che i brani siano legati tematicamente.

3. La lettura deve essere concentrata nella mezz’ora?

Sì. La mezz’ora deve essere continuativa, senza suddividere il tempo in più momenti della giornata. Questo requisito serve a favorire una meditazione prolungata sulla Parola di Dio.

4. È possibile ripetere lo stesso brano più volte nella mezz’ora?

Sì. Ripetere più volte un brano della Sacra Scrittura, come un Salmo o il Prologo di San Giovanni, è valido, purché sia fatto con devozione e meditazione. La ripetizione può aiutare ad approfondire il significato del testo.

5. Due possono alternarsi nella lettura orale… è valida? (Es. marito e moglie, ecc.)

Sì. La lettura alternata è valida, purché chi non legge in quel momento segua con attenzione e meditazione. Questa modalità può essere un bellissimo gesto comunitario o familiare di approfondimento della Parola di Dio.

Condizioni generali per l’indulgenza plenaria

Ricorda che, oltre alla lettura della Sacra Scrittura, devi soddisfare le seguenti condizioni:
1. Essere in stato di grazia.
2. Confessione sacramentale (può essere fatta nei giorni vicini).
3. Comunione eucaristica.
4. Preghiera per le intenzioni del Papa (ad esempio, un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria).
5. Distacco da ogni peccato, anche veniale.

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o approfondimenti, non esitare a chiedere!

Sì, tra una pericope e l’altra o tra un pezzo di brano e l’altro, è pienamente possibile fare una pausa di riflessione, ed è anzi incoraggiato. L’indulgenza plenaria legata alla lettura della Sacra Scrittura non richiede che il tempo sia dedicato esclusivamente alla lettura senza interruzioni di meditazione. L’importante è che l’intero periodo sia dedicato alla preghiera e alla riflessione sulla Parola di Dio, per un totale di almeno mezz’ora.

Quindi:
• Puoi leggere un brano, fermarti per riflettere sul suo significato, e poi proseguire con un altro brano.
• Queste pause di riflessione non interrompono il valore dell’adorazione meditativa, purché tutto avvenga nello spirito di ascolto e meditazione della Sacra Scrittura.

Suggerimento pratico

Se ti piace fare pause di riflessione, potresti anche:
• Annotare brevemente i tuoi pensieri o preghiere legati ai brani letti.
• Usare una guida o un commentario per approfondire il significato del testo.
• Raccoglierti in un momento di preghiera personale tra una lettura e l’altra.

Tutto ciò può arricchire spiritualmente la tua esperienza e renderla più profonda.

Le pause di riflessione tra un brano e l’altro devono essere brevi e funzionali alla meditazione sulla Parola di Dio, ma non devono interrompere il flusso complessivo della mezz’ora di lettura o ascolto continuativo richiesto per ottenere l’indulgenza plenaria.

Linee guida per la durata delle pause:
1.Brevi riflessioni: Le pause possono durare pochi minuti (1-2 minuti) per assimilare il significato di un brano o per pregare silenziosamente su di esso.
2. Continuità complessiva: L’intero tempo, inclusi lettura e riflessione, deve complessivamente essere di almeno 30 minuti dedicati alla Sacra Scrittura.
• Se le pause diventano troppo lunghe o spezzano eccessivamente l’attenzione, potrebbe non soddisfare il requisito della continuità.

Suggerimento pratico:

Se prevedi pause più lunghe per riflettere, puoi estendere il tempo complessivo della tua meditazione, assicurandoti che almeno 30 minuti siano effettivamente dedicati al contatto diretto con la Parola (lettura o ascolto meditato).

In ogni caso, è importante mantenere un atteggiamento di devozione e continuità spirituale durante l’intero esercizio.