La Bibbia insegna che il confronto con gli altri, se basato su invidia, gelosia o desiderio di superiorità, conduce all’infelicità, alla perdita della pace interiore e alla rovina dei rapporti umani. Invece, promuove l’umiltà, l’accettazione di sé stessi e il rispetto verso gli altri come antidoti a questi mali.
Vecchio Testamento (VT)
- Esodo 20:17 (Decimo Comandamento)
“Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo né la sua serva, né il suo bue né il suo asino, né cosa alcuna che appartenga al tuo prossimo.”- Questo comandamento avverte contro il desiderio di ciò che appartiene agli altri, il quale è spesso il risultato di un confronto diretto. Tale desiderio porta all’insoddisfazione e all’infelicità.
- Salmi 37:1-2
“Non irritarti a causa dei malvagi, non essere invidioso di quelli che operano l’iniquità; poiché saranno falciati subito come il fieno e appassiranno come l’erba verde.”- Qui il Salmista esorta a non confrontarsi con coloro che sembrano prosperare con metodi ingiusti, ricordando che il confronto genera solo inquietudine.
- Proverbi 14:30
“Un cuore tranquillo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie delle ossa.”- L’invidia, spesso frutto del confronto con gli altri, è presentata come corrosiva per l’anima e il corpo, contrapponendola alla serenità di un cuore tranquillo.
- Ecclesiaste 4:4
“Ho visto che ogni fatica e ogni successo nell’opera sono il frutto della competizione tra l’uno e l’altro uomo. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento.”- Qui si parla direttamente della vanità del confronto e della competizione, che portano a fatica e insoddisfazione senza significato reale.
Nuovo Testamento (NT)
- Galati 5:26
“Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.”- Paolo mette in guardia contro la vanagloria e l’invidia, che sorgono dal confronto tra le persone e generano divisione e infelicità.
- 2 Corinzi 10:12
“Noi, infatti, non osiamo classificarci o paragonarci a certuni che si raccomandano da sé; ma, misurandosi con il proprio metro e paragonandosi a sé stessi, dimostrano di non avere intelligenza.”- Paolo critica coloro che si mettono a confronto con altri per cercare approvazione e riconoscimento. Il paragonarsi ad altri è segno di mancanza di saggezza.
- Giacomo 3:14-16
“Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. Questa non è la sapienza che scende dall’alto, ma è terrena, animale e diabolica. Infatti, dove c’è gelosia e spirito di contesa, lì c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni.”- Qui viene descritto come la gelosia e il confronto causano disordine e il male, distruggendo la pace interiore.
- Filippesi 2:3
“Non fate nulla per rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.”- Paolo invita all’umiltà e alla cessazione del confronto competitivo che nasce dal desiderio di superiorità e dall’ego.
Nei 4 Vangeli
Ci sono diverse frasi di Gesù nei Vangeli che riflettono il concetto che il confronto con gli altri può portare a insoddisfazione, orgoglio o invidia, e promuovono invece l’umiltà, l’amore e l’accettazione. Ecco alcuni esempi:
1. Matteo 20:1-16 (Parabola degli operai nella vigna)
“Gli ultimi saranno primi e i primi ultimi” (Matteo 20:16)
- In questa parabola, Gesù racconta di un padrone che assume operai a diverse ore della giornata e alla fine dà a tutti la stessa paga. Gli operai che hanno lavorato di più si lamentano di ricevere lo stesso salario di chi ha lavorato meno, ma il padrone risponde che è giusto così, perché è stata una sua decisione. La parabola mostra come il confronto con gli altri possa generare scontento, mentre accettare la generosità e la giustizia di Dio porta alla pace interiore.
2. Matteo 6:1-4 (L’elemosina in segreto)
“Guardatevi dal praticare le vostre opere giuste davanti agli uomini per essere ammirati da loro; altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 6:1).
- Gesù avverte contro il fare il bene solo per essere lodati e confrontarsi con gli altri per cercare approvazione e ammirazione. Il vero valore delle opere è nel rapporto con Dio, non nel confronto con gli altri.
3. Luca 18:9-14 (Parabola del fariseo e del pubblicano)
“Chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato” (Luca 18:14).
- In questa parabola, un fariseo e un pubblicano vanno al tempio a pregare. Il fariseo si vanta davanti a Dio di non essere come gli altri uomini, specialmente come il pubblicano. Il pubblicano, invece, si umilia e chiede misericordia. Gesù conclude la parabola dicendo che il pubblicano è stato giustificato, mentre il fariseo no. Il confronto con gli altri qui porta a un falso senso di superiorità e all’arroganza, che viene condannata.
4. Matteo 7:1-5 (Non giudicare gli altri)
“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?” (Matteo 7:3).
- In questo insegnamento, Gesù condanna il giudizio verso gli altri e il confronto che porta a mettere in evidenza i difetti altrui, ignorando i propri. Il confronto conduce all’ipocrisia, e Gesù invita a guardare prima dentro di sé per migliorare la propria vita.
5. Marco 9:33-35 (Chi è il più grande?)
“Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti” (Marco 9:35).
- Quando i discepoli discutono su chi sia il più grande tra loro, Gesù capovolge il loro concetto di grandezza, insegnando che la vera grandezza non sta nel confrontarsi con gli altri per primeggiare, ma nell’umiltà e nel servizio agli altri.
6. Giovanni 21:20-22 (Gesù parla con Pietro)
“Pietro allora, veduto quel discepolo, disse a Gesù: ‘Signore, e lui?’ Gesù gli rispose: ‘Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi.'”
- Dopo la risurrezione, quando Pietro vede Giovanni e chiede cosa accadrà a lui, Gesù risponde che non è affar suo confrontarsi con il destino degli altri. L’invito di Gesù è a concentrarsi sul proprio cammino e sulla propria relazione con Lui, non a fare confronti.
7. Matteo 6:25-27 (Non preoccupatevi per la vostra vita)
“Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?” (Matteo 6:27).
- Anche se questo passo non parla direttamente del confronto, Gesù invita a non preoccuparsi per cose come il successo o la ricchezza, che spesso sono fonte di confronto con gli altri. La preoccupazione e l’ansia spesso nascono dal desiderio di avere quello che gli altri hanno, ma Gesù ci esorta a fidarci della provvidenza di Dio.
Conclusione
Gesù, attraverso le sue parabole e insegnamenti, invita spesso a evitare il confronto con gli altri come fonte di orgoglio, invidia o vanagloria. Piuttosto, ci chiama a umiltà, accettazione di sé e servizio, ricordandoci che il valore della vita sta nella relazione con Dio, non nella competizione o nel confronto con gli altri.