“La creatura è sempre creatura, da non identificarsi col Creatore” (p.133 Diario di un pellegrino carnico)
Ci sono moderne visioni panteiste naturalistiche e materialistiche che pretenderebbero di identificare il Creatore col creato. Nulla di più erroneo.
Il pericolo di questa subdola e dilagante credenza consiste nel considerare Dio qualcosa di impersonale ed incosciente, per cui basta adorare la natura per adorare Lui.
Dio è Trascendente perché tutto proviene da Lui, ma il tutto non è Lui, ontologicamente parlando. Spesso si usano espressioni poetiche per dire che Egli è il torrente, l’albero, il paesaggio ecc.
Ogni uomo è a sua immagine e somiglianza ed è anche dimora dello Spirito Santo, se lo si accetta. Ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo rimangono un solo Dio in tre persone, uguali e distinte.
I due piani ontologici tra noi “creature” ed il Creatore sono qualitativamente diversi, anche se siamo chiamati alla progressiva divinizzazione in Lui.
Satana è caduto nel baratro infernale perché voleva essere Dio stesso, pur consapevole che era solo una creatura. Potente, ma sempre creatura.

 

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