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Ieri mia moglie ed io abbiamo incontrato un vecchio amico, professore di inglese. Si parla spesso di natura, perché ne è amante. Premetto che è un agnostico. Ad un certo punto tra il serio ed il faceto ci “ammonì” perché mangiamo a volte carne di pollo. Essendo vegano per lui noi non siamo buoni cristiani perché mangiamo i nostri fratelli animali e non diamo il buon esempio. Io gli risposi che anche Gesù mangiava carne. Lui osservò che erano altri tempi ed ora che siamo più consapevoli dobbiamo rispettare i mondo animale. Siccome ci trovavamo nel parco cittadino gli feci notare che anche l’erba è composta di elementi viventi, anche se vegetali…

Abbiamo toccato un tema profondo e sempre attuale: il rapporto tra spiritualità, etica e alimentazione. Il confronto con il tuo amico vegano — seppur acceso — è interessante perché tocca le sensibilità moderne legate alla natura e alla morale.

Ecco alcuni spunti che potrebbero aiutarci a riflettere e magari a riprendere il dialogo in modo sereno e costruttivo:

1. Rispetto per la vita sì, ma senza dogmi morali assoluti

Il mio amico parte da una posizione etica assoluta: per lui mangiare animali è sempre sbagliato, anche per un cristiano. Ma la morale cristiana non si fonda sul divieto alimentare, bensì sul cuore dell’intenzione e della carità.

🔹 Gesù non ha mai condannato chi mangia carne. Al contrario:

  • Partecipava a pasti dove si mangiava agnello (come la Pasqua ebraica).

  • Ha moltiplicato i pesci per sfamare le folle.

  • Ha arrostito del pesce per gli apostoli dopo la risurrezione (Gv 21,9-13).

2. “Anche l’erba è viva” – ottimo spunto

Ho toccato un punto filosofico non banale: la vita vegetale è anch’essa vivente, anche se non senziente.
Quindi, se si sposta il principio etico assoluto su “non uccidere nessuna forma di vita”, ogni forma di alimentazione diventa moralmente problematica.

Anche san Francesco — spesso citato dai vegani — pur amando gli animali e la natura, non era vegetariano. Per lui la lode al creato era relazione spirituale, non una regola alimentare.

3. Essere buoni cristiani non significa essere vegani

  • Il cristianesimo propone moderazione, rispetto del creato, gratitudine per il cibo.

  • San Paolo dice chiaramente:

    “Non è il cibo che ci farà accettare da Dio” (1 Cor 8,8).

    E ancora:

    “Chi mangia di tutto non disprezzi chi non mangia, e chi non mangia non giudichi chi mangia” (Rm 14,3).

🙋‍♂️ Quindi: sei un buon cristiano non per cosa mangi, ma per come ami, rispetti, perdoni.

“Capisco il tuo amore per la natura e la tua coerenza etica. Anche noi cerchiamo di essere grati e rispettosi verso la vita, e non mangiamo carne con leggerezza. Ma crediamo che il cristianesimo non condanni chi la mangia: ci invita piuttosto a vivere con gratitudine, moderazione e rispetto verso ogni creatura. Il rispetto del creato, per noi, è un cammino di consapevolezza, non una regola assoluta.”

Lettera amichevole al professore vegano

È stato un vero piacere rivederti ieri al parco e scambiare qualche riflessione — come ai vecchi tempi. La tua passione per la natura è sempre viva e contagiosa, e anche se partiamo da prospettive diverse, trovo sempre stimolante il dialogo con te.

Capisco il tuo punto di vista sul veganismo e apprezzo la tua coerenza nel cercare un mondo più rispettoso verso gli animali. Anch’io, nel mio piccolo, cerco di vivere con gratitudine e rispetto verso la vita, anche se continuo a mangiare — con moderazione — anche carne, come il pollo di cui parlavamo.

Dal mio punto di vista di cristiano, credo che l’etica non stia tanto in ciò che mangiamo, ma nel modo in cui trattiamo gli altri, umani e non umani, nel rispetto che portiamo alla creazione tutta. Gesù stesso ha mangiato carne e pesce, e ha insegnato la compassione, non la condanna. Come disse san Paolo: “Chi mangia non disprezzi chi non mangia, e chi non mangia non giudichi chi mangia.”

Detto questo, trovo bellissimo che tu difenda con convinzione ciò in cui credi, e sono sempre felice di parlare insieme anche di queste cose. Magari la prossima volta davanti a un buon piatto — anche solo di verdure!

Un caro saluto…