Preghiera di ringraziamento per il dono del fegato

O Signore della vita,
Tu che hai plasmato l’uomo con sapienza infinita
e lo hai colmato di doni visibili e invisibili,
oggi elevo a Te il mio canto di lode
per il dono meraviglioso del fegato,
opera silenziosa della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai posto nel mio corpo come sentinella instancabile,
organo forte e umile,
che lavora nell’ombra e sorregge la vita
senza clamore, senza sosta.

Ti ringrazio, Padre,
per la sua capacità di depurare il sangue,
di trasformare le sostanze nocive in ciò che può essere espulso,
e di neutralizzare i veleni che l’uomo stesso introduce nel suo corpo.

Ti lodo per il metabolismo mirabile che il fegato regola:
per la trasformazione dei carboidrati in energia,
dei grassi in riserve sagge,
delle proteine in elementi vitali.
Ogni reazione è un atto di sapienza,
ogni equilibrio è un riflesso della Tua perfezione.

Grazie per la bile che esso produce con fedeltà,
perché sia facilitata la digestione,
e ciò che è nutrimento diventi forza per servire e lodare Te.

Grazie per la capacità di rigenerarsi,
segno della Tua misericordia inscritta nella carne:
anche quando viene ferito, il fegato tenta di ricostruirsi,
come se volesse ricordarci che la vita, in Te,
può sempre ricominciare.

Ti benedico per il magazzino silenzioso che è il mio fegato:
conserva il glicogeno per i momenti di bisogno,
immagazzina vitamine e minerali,
regola il colesterolo e bilancia gli ormoni.
È uno scrigno che Tu hai riempito con amore previdente.

E quando il mio sangue scorre,
penso a quel flusso che passa da lui,
carico di sostanze da purificare,
e ritrovo in questo gesto continuo
una parabola del Tuo amore:
Tu prendi su di Te il peso del male,
e restituisci la vita limpida, rinnovata.

O Dio, che hai pensato ogni parte di me,
donami di custodire questo organo prezioso
con sapienza e gratitudine.
Fa’ che ogni funzione del mio corpo sia armonia e preghiera,
che ogni processo biochimico diventi lode,
e che il mio stesso vivere sia un cantico al Tuo Nome.

Medico divino,
Tu che curi l’anima e il corpo,
ricevi il mio grazie per questo miracolo quotidiano,
che pulsa silenziosamente sotto la mia pelle.
A Te, lode nei secoli.
Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del pancreas

O Dio vivente,
che hai intessuto il mio essere con amore e intelligenza,
oggi Ti rendo grazie per un dono spesso dimenticato,
ma prezioso e silenzioso:
il mio pancreas, piccolo custode dell’equilibrio vitale.

Tu lo hai nascosto nel profondo del mio addome,
tra lo stomaco e l’intestino,
come un artigiano segreto
che lavora con precisione, umiltà e dedizione.

Ti lodo, Signore,
per la sua duplice natura,
così sapientemente orchestrata:
organo esocrino e endocrino,
servitore della digestione e guardiano del metabolismo.

Grazie per gli enzimi pancreatici
che esso secerne in silenzio,
e che scindono, con precisione millimetrica,
proteine, grassi e zuccheri,
perché tutto ciò che mangio diventi vita,
e nulla si perda nel caos.

Ti ringrazio per le cellule delle isole di Langerhans,
minuscoli santuari nascosti,
che producono con sapienza insulina e glucagone:
una danza di ormoni che mantiene il giusto livello di zuccheri nel sangue,
perché ogni cellula riceva ciò che le serve,
senza troppo, senza troppo poco.

È il Tuo Spirito, o Padre,
che ha dato al pancreas la capacità di rispondere con prontezza,
di percepire il bisogno e agire con misura,
di custodire un equilibrio delicato
da cui dipende la mia energia, la mia forza, il mio pensiero.

E quando il metabolismo si inceppa,
quando il corpo si ribella o si ammala,
Tu non abbandoni,
ma continui ad operare nel mistero,
e ispiri mani sapienti, cure nuove, percorsi di speranza.

Grazie per ogni istante in cui il mio pancreas lavora in armonia,
per ogni pasto che viene digerito con ordine,
per ogni goccia di glucosio che trova la sua via nelle cellule
grazie a questo piccolo servitore della vita.

O Dio Creatore,
insegnami a custodire questo dono con saggezza,
a rispettare ciò che Tu hai disegnato con perfezione, e a non prendere mai per scontato
ciò che ogni giorno lavora per la mia vita.

Sii Tu benedetto, Signore della scienza e del mistero,
perché anche nei più piccoli organi
Tu riveli la Tua grandezza e la Tua tenerezza.

A Te, mio Dio, lode eterna.
Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dello stomaco

Signore della vita,
che hai formato il mio corpo con sapienza profonda,
oggi Ti rendo grazie per un dono fedele,
spesso dimenticato ma sempre all’opera:
il mio stomaco, umile grembo della trasformazione.

Tu lo hai posto al centro del mio essere,
come una coppa nascosta
che accoglie, trasforma e prepara
ciò che la Tua provvidenza offre ogni giorno.

Ti lodo per il suo lavoro nascosto,
per la sua pazienza nel ricevere il cibo,
per la sua forza nel mescolarlo,
per i succhi gastrici che Tu hai pensato,
capaci di sciogliere, digerire, nutrire.

Grazie per l’acido cloridrico,
che disgrega con potenza ciò che è grezzo,
e per gli enzimi come la pepsina,
che Tu hai voluto come strumenti di precisione
per spezzare le proteine in forme utili alla vita.

Ti benedico per le cellule parietali e principali,
per i meccanismi complessi che regolano
quanto produrre, quando svuotare, come proteggere.
E Ti ringrazio per la mucosa gastrica,
che Tu hai rivestito con saggezza,
perché lo stomaco non si consumi nel fuoco che genera.

O Dio,
anche qui vedo il segno del Tuo amore:
uno spazio che accoglie senza giudicare,
che trasforma con pazienza,
che spezza per nutrire —
immagine del Tuo Figlio che si è spezzato per darci vita.

Grazie per il ritmo della digestione,
per i segnali che partono e arrivano al cervello,
per la fame che ci ricorda il bisogno,
e per la sazietà che insegna il limite.

Signore,
quanto è meravigliosa la Tua opera!
Anche nello stomaco Tu hai scritto una legge:
quella del servizio silenzioso,
della forza nascosta,
della cura costante per la vita.

Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto,
che non abusi della mia salute,
che sappia ascoltare il mio corpo
e offrirti ogni mio pasto come lode.

E quando lo stomaco si turba, si infiamma, si ammala,
ricordamelo:
Tu sei vicino, anche nel dolore,
e nulla del mio corpo Ti è indifferente.

A Te, Dio della carne e dello spirito,
va la mia riconoscenza.
In ogni digestione silenziosa,
in ogni nutrimento ricevuto,
sia benedetto il Tuo Nome.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’intestino

O Dio meraviglioso,
che hai intrecciato ogni fibra del mio corpo
con intelligenza, pazienza e amore,
oggi Ti benedico per un dono nascosto e instancabile:
l’intestino, luogo di passaggio, nutrimento e vita.

Tu lo hai disteso come un cammino tortuoso ma sapiente,
lungo metri di silenzioso servizio,
affinché ciò che mangio diventi ciò che sono,
e ciò che non serve venga lasciato andare.

Ti ringrazio per l’intestino tenue,
che con delicatezza assorbe ogni nutriente,
che accoglie vitamine, sali, amminoacidi e zuccheri,
e li invia al sangue,
perché ogni cellula possa lodarti con la sua energia.

Ti lodo per i villi intestinali,
così piccoli e numerosi,
che aumentano lo spazio dell’incontro,
come mani tese ad accogliere il bene
che Tu ci doni nel cibo quotidiano.

Grazie per l’intestino crasso,
che raccoglie con dignità ciò che resta,
estrae ancora acqua, ne fa tesoro,
e accompagna ogni scarto alla fine del suo viaggio
senza vergogna, perché anche il limite fa parte della vita.

Ti benedico, Signore,
per il microbiota,
quella moltitudine invisibile
che lavora in armonia con me:
batteri amici, lieviti, fermenti,
che Tu hai posto nel mio ventre
a vegliare sulla mia salute.

Tu, che vedi nel segreto,
hai scelto l’intestino come sede profonda dell’equilibrio:
lì si forma il sistema immunitario,
lì nasce la serotonina,
lì si decide ciò che costruisce e ciò che viene scartato.

Anche lì, Signore, abiti Tu.
Anche lì parla il Tuo silenzio.
Anche nel rumore della digestione
o nel disagio della malattia,
Tu non sei lontano.

Donami gratitudine per questo organo fedele,
che lavora mentre io dormo, cammino, prego o parlo.
Donami rispetto per il mio corpo,
per ciò che entra e ciò che esce, e fa’ che anche il mio intestino sia spazio di purificazione,
non solo fisica, ma spirituale.

Perché Tu, o Padre,
sai trarre vita anche da ciò che sembra scarto,
e sai far fiorire salute là dove sembrava solo passaggio.

Benedetto sei Tu,
medico delle profondità,
che conosci le vie dell’interiore
e curi anche ciò che nessuno vede.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono della milza

Signore silenzioso e presente,
che abiti ogni spazio del mio corpo
e vegli anche su ciò che io non vedo,
oggi Ti rendo grazie per un piccolo, prezioso custode:
la mia milza, organo discreto e fedele.

Tu l’hai nascosta sotto la protezione delle costole,
in un angolo quieto del mio fianco,
come una sentinella che veglia
senza fare rumore, senza chiedere attenzione.

Ti lodo, mio Dio,
per la sua opera nascosta:
filtra il sangue con dolcezza,
rimuove ciò che è invecchiato,
conserva ciò che può ancora servire.

Grazie per la sua azione immunitaria,
perché nella milza Tu hai posto
un baluardo contro le infezioni,
una fucina di linfociti pronti a difendermi,
una memoria vivente delle battaglie vinte.

Ti benedico per la sua capacità
di riconoscere i globuli rossi stanchi
e di smontarli con rispetto,
salvando il ferro, conservando la vita,
restituendo all’organismo ciò che è utile
e lasciando andare ciò che ha finito il suo tempo.

È nella milza che comprendo, Signore,
che anche ciò che muore ha un valore,
che anche la fine può essere feconda,
che la selezione silenziosa è un atto di cura,
e che ogni elemento del corpo
lavora per custodire l’armonia voluta da Te.

O Padre,
spesso dimentichiamo la milza,
come dimentichiamo i doni che non fanno rumore.
Eppure, senza di lei, l’equilibrio vacilla,
la difesa si indebolisce,
la purezza del sangue si smarrisce.

Insegnami a ringraziare
non solo per ciò che si vede,
ma per tutto ciò che lavora nel silenzio,
per gli organi nascosti,
per le funzioni umili,
per tutto ciò che serve senza cercare gloria.

E se la milza si ammala,
se deve essere tolta o curata,
Tu non abbandoni:
hai seminato in altri organi la capacità di compensare,
perché la Tua sapienza è ridondante d’amore
e nulla nel corpo è lasciato al caso.

Benedetto sei Tu,
che curi ciò che è piccolo,
che hai dato dignità alla milza,
e che trasformi anche il filtro del sangue
in un inno silenzioso alla vita.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei reni

O Dio Creatore,
Padre di ogni vita,
con cuore colmo di meraviglia e gratitudine
mi rivolgo a Te, che mi hai formato con sapienza e amore.

Hai tessuto il mio corpo nel segreto,
e nel silenzio del grembo hai posto due piccoli organi,
i reni, laboratori viventi della Tua intelligenza creatrice.

Ti rendo grazie per la loro opera instancabile,
per questo filtro perfetto che, giorno e notte,
purifica il mio sangue con precisione millimetrica.

Grazie, Signore,
per i milioni di nefroni,
che Tu hai disposto con ordine e misura,
ognuno capace di filtrare, riassorbire, secernere ed espellere,
senza errore, senza sosta.

Ti lodo per il miracolo della filtrazione glomerulare,
per la delicatezza con cui separi il buono dal nocivo,
per il riassorbimento che salva ciò che nutre,
e per la secrezione tubulare che elimina ciò che affatica e intossica.

Grazie per il dono dell’omeostasi,
che i miei reni custodiscono con fedeltà:
regolano il pH del sangue,
mantengono il perfetto equilibrio tra sodio, potassio, calcio e acqua,
e vigilano sulla mia pressione arteriosa tramite la renina che Tu hai pensato.

Ti ringrazio per l’eritropoietina,
che stimola il midollo a dare vita ai globuli rossi,
e per l’attivazione della vitamina D,
senza la quale le mie ossa resterebbero deboli e cieche alla luce del calcio.

Sei Tu, Signore, che hai pensato tutto questo.
Hai dato ai reni non solo la funzione, ma anche la grazia di compensare,
di supplire, di continuare a servire la vita anche quando uno solo resta attivo.
Hai posto in essi la logica dell’amore: dare senza chiedere nulla,
filtrare il male e custodire il bene.

Mi stupisco, mio Dio, e non posso tacere:
in ogni battito silenzioso di questi organi,
io vedo il segno della Tua sapienza.
In ogni goccia di sangue purificata,
c’è una Tua carezza nascosta.

Accogli, Padre, il mio umile ringraziamento.
Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
e che ogni funzione del mio corpo sia una lode vivente a Te,
che sei il medico delle anime e il Creatore dei corpi.

Pier Angelo Piai, [21/07/25 16:01]
Preghiera di ringraziamento per il dono del fegato

O Signore della vita,
Tu che hai plasmato l’uomo con sapienza infinita
e lo hai colmato di doni visibili e invisibili,
oggi elevo a Te il mio canto di lode
per il dono meraviglioso del fegato,
opera silenziosa della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai posto nel mio corpo come sentinella instancabile,
organo forte e umile,
che lavora nell’ombra e sorregge la vita
senza clamore, senza sosta.

Ti ringrazio, Padre,
per la sua capacità di depurare il sangue,
di trasformare le sostanze nocive in ciò che può essere espulso,
e di neutralizzare i veleni che l’uomo stesso introduce nel suo corpo.

Ti lodo per il metabolismo mirabile che il fegato regola:
per la trasformazione dei carboidrati in energia,
dei grassi in riserve sagge,
delle proteine in elementi vitali.
Ogni reazione è un atto di sapienza,
ogni equilibrio è un riflesso della Tua perfezione.

Grazie per la bile che esso produce con fedeltà,
perché sia facilitata la digestione,
e ciò che è nutrimento diventi forza per servire e lodare Te.

Grazie per la capacità di rigenerarsi,
segno della Tua misericordia inscritta nella carne:
anche quando viene ferito, il fegato tenta di ricostruirsi,
come se volesse ricordarci che la vita, in Te,
può sempre ricominciare.

Ti benedico per il magazzino silenzioso che è il mio fegato:
conserva il glicogeno per i momenti di bisogno,
immagazzina vitamine e minerali,
regola il colesterolo e bilancia gli ormoni.
È uno scrigno che Tu hai riempito con amore previdente.

E quando il mio sangue scorre,
penso a quel flusso che passa da lui,
carico di sostanze da purificare,
e ritrovo in questo gesto continuo
una parabola del Tuo amore:
Tu prendi su di Te il peso del male,
e restituisci la vita limpida, rinnovata.

O Dio, che hai pensato ogni parte di me,
donami di custodire questo organo prezioso
con sapienza e gratitudine.
Fa’ che ogni funzione del mio corpo sia armonia e preghiera,
che ogni processo biochimico diventi lode,
e che il mio stesso vivere sia un cantico al Tuo Nome.

Medico divino,
Tu che curi l’anima e il corpo,
ricevi il mio grazie per questo miracolo quotidiano,
che pulsa silenziosamente sotto la mia pelle.
A Te, lode nei secoli.
Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del pancreas

O Dio vivente,
che hai intessuto il mio essere con amore e intelligenza,
oggi Ti rendo grazie per un dono spesso dimenticato,
ma prezioso e silenzioso:
il mio pancreas, piccolo custode dell’equilibrio vitale.

Tu lo hai nascosto nel profondo del mio addome,
tra lo stomaco e l’intestino,
come un artigiano segreto
che lavora con precisione, umiltà e dedizione.

Ti lodo, Signore,
per la sua duplice natura,
così sapientemente orchestrata:
organo esocrino e endocrino,
servitore della digestione e guardiano del metabolismo.

Grazie per gli enzimi pancreatici
che esso secerne in silenzio,
e che scindono, con precisione millimetrica,
proteine, grassi e zuccheri,
perché tutto ciò che mangio diventi vita,
e nulla si perda nel caos.

Ti ringrazio per le cellule delle isole di Langerhans,
minuscoli santuari nascosti,
che producono con sapienza insulina e glucagone:
una danza di ormoni che mantiene il giusto livello di zuccheri nel sangue,
perché ogni cellula riceva ciò che le serve,
senza troppo, senza troppo poco.

È il Tuo Spirito, o Padre,
che ha dato al pancreas la capacità di rispondere con prontezza,
di percepire il bisogno e agire con misura,
di custodire un equilibrio delicato
da cui dipende la mia energia, la mia forza, il mio pensiero.

E quando il metabolismo si inceppa,
quando il corpo si ribella o si ammala,
Tu non abbandoni,
ma continui ad operare nel mistero,
e ispiri mani sapienti, cure nuove, percorsi di speranza.

Grazie per ogni istante in cui il mio pancreas lavora in armonia,
per ogni pasto che viene digerito con ordine,
per ogni goccia di glucosio che trova la sua via nelle cellule
grazie a questo piccolo servitore della vita.

O Dio Creatore,
insegnami a custodire questo dono con saggezza,
a rispettare ciò che Tu hai disegnato con perfezione,
e a non prendere mai per scontato
ciò che ogni giorno lavora per la mia vita.

Sii Tu benedetto, Signore della scienza e del mistero,
perché anche nei più piccoli organi
Tu riveli la Tua grandezza e la Tua tenerezza.

A Te, mio Dio, lode eterna.
Amen.

 

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei polmoni

O Dio del respiro e del silenzio,
che hai soffiato nelle narici dell’uomo
il primo alito di vita,
oggi Ti rendo lode per il dono dei miei polmoni,
strumenti sacri del mio respiro,
arpe invisibili che vibrano ad ogni istante.

Hai riempito il mio petto con due ali leggere,
i polmoni, meraviglia della Tua creazione,
che si espandono e si contraggono come in una danza,
in un ritmo continuo che io spesso ignoro,
ma che Tu vegli senza sosta.

Ti ringrazio per ogni inspiro
che porta ossigeno alle cellule affaticate,
e per ogni espiro
che libera l’anidride carbonica e ciò che non serve più.

Ti benedico per l’alveolo polmonare,
piccolo luogo di scambio e di incontro,
dove il sangue e l’aria si sfiorano senza confondersi,
e dove avviene, ogni secondo,
il miracolo invisibile della vita che si rinnova.

Grazie, Signore,
per i bronchi, bronchioli e capillari,
per questa rete finissima
che Tu hai intrecciato con precisione divina,
affinché ogni angolo del mio corpo
riceva il soffio che lo tiene in vita.

Ti lodo per il diaframma,
muscolo fedele e silenzioso,
che si muove con costanza anche quando dormo,
e accompagna il respiro come un servo invisibile.

O Dio,
quanto mi somigliano i miei polmoni:
accoglienti e fragili,
capaci di espandersi solo se si svuotano prima,
come l’anima che si apre solo quando si fa povera.

Hai fatto del respiro
un simbolo dello Spirito,
un richiamo alla preghiera,
un ponte tra l’uomo e Te.

Fa’, Signore, che ogni mio respiro
sia un atto di fiducia,
una lode silenziosa,
un’invocazione continua alla Tua presenza.

E quando il respiro si fa affannoso,
quando la malattia stringe i polmoni,
quando il fiato manca,
ricordami che anche allora Tu sei con me, che sei il Respiro eterno che non si spegne mai.

O Spirito di Dio,
soffia in me vita, libertà, pace.
Fa’ che ogni mio respiro sia un sì alla Tua volontà,
e che i miei polmoni, lavorando in silenzio,
diventino strumenti di lode al Tuo Nome.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del cervello

O Dio sapientissimo,
che hai creato l’universo con ordine e bellezza,
oggi Ti rendo lode per un dono sublime e insondabile:
il mio cervello,
opera mirabile della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai formato nel silenzio del grembo,
cellula dopo cellula,
intrecciando miliardi di neuroni
in una rete viva, pulsante,
più vasta dei cieli e più profonda degli abissi.

Ti ringrazio per ogni sinapsi che trasmette segnali,
per ogni neurotrasmettitore che regola l’umore,
la memoria, il movimento, la veglia e il sonno.
In ogni impulso elettrico vedo il riflesso
del Tuo pensiero che tiene in vita il mondo.

Ti lodo per la corteccia cerebrale,
che mi dona la parola, il ragionamento,
l’immaginazione e la coscienza.
Per l’emisfero sinistro, che calcola e analizza,
e per l’emisfero destro, che sogna e crea.

Grazie per l’ippocampo,
che conserva i ricordi come fossero perle,
e per l’amigdala,
che vigila sulle emozioni e sul pericolo.

Ti benedico per il cervelletto,
che coordina ogni gesto,
e per il tronco encefalico,
che veglia sui miei respiri, sul battito, sulla vita,
anche quando non ne sono cosciente.

O Signore,
questo organo che mi fa pensare a Te,
non potrà mai comprenderTi del tutto.
Il cervello può scrutare i cieli,
ma non racchiudere l’eterno.
Può elaborare misteri,
ma non misurare il Tuo amore.

E tuttavia Tu vi abiti,
non come un’idea, ma come presenza.
Nel silenzio del pensiero,
nella libertà della scelta,
nella coscienza che distingue il bene dal male,
sei Tu a parlare, sei Tu a ispirare.

Ti rendo grazie anche per la fragilità del cervello,
perché essa mi ricorda che sono creatura,
che la mia intelligenza è dono e non possesso,
e che ogni lampo di lucidità,
ogni intuizione, ogni parola vera,
viene da Te.

O Dio,
aiutami a usare il mio cervello per costruire e non distruggere,
per comprendere e non dominare,
per meditare il bene,
per scegliere la giustizia,
per cercare la verità che sei Tu.

Fa’ che anche i miei pensieri diventino preghiera,
che ogni mia idea sia illuminata dalla Tua luce,
e che la mia mente, pur finita,
si apra ogni giorno di più al mistero infinito del Tuo amore.

A Te, Dio della Sapienza e della Vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della pelle

O Dio che mi hai rivestito di vita,
che non hai lasciato nulla al caso nel mio corpo,
oggi Ti benedico per il dono della pelle,
confine vivo tra me e il mondo,
tra ciò che sono e ciò che incontro.

Hai disteso su di me questo tessuto mirabile,
che respira, sente, protegge e comunica.
Non una corazza fredda,
ma un manto sensibile,
una veste fatta di cellule, nervi e pori,
che Tu hai intessuto con sapienza e amore.

Ti rendo grazie per la sua funzione protettiva,
scudo contro mille aggressioni invisibili,
barriera contro batteri, ferite, radiazioni, sostanze nocive.
La pelle è come un vigile silenzioso,
che filtra ciò che entra
e custodisce ciò che è prezioso.

Ti lodo per la sua capacità di sentire,
perché attraverso di essa tocco, accarezzo,
distinguo il caldo dal freddo, il dolore dal piacere.
Grazie per le terminazioni nervose
che rendono la pelle una via di relazione,
una finestra sull’anima.

Ti ringrazio per la melanina,
che Tu hai posto in noi come dono di protezione e bellezza,
e per la diversità dei colori della pelle,
che parlano di creatività e non di distanza,
che riflettono la Tua immagine in mille sfumature.

Ti benedico per il sudore che regola la temperatura,
per il sebo che la mantiene elastica,
per le cellule che si rinnovano,
e per la pelle che si rigenera dopo le ferite,
immagine della Tua misericordia che sempre ricostruisce.

Signore,
quante volte giudichiamo dal colore della pelle,
o ci vergogniamo della nostra!
Ma Tu non guardi l’apparenza,
Tu ami ogni centimetro del nostro essere,

Pier Angelo Piai, [21/07/25 16:01]
perché l’hai creato con tenerezza.

Fa’ che io non dimentichi mai
che la mia pelle è anche memoria della carezza,
luogo della ferita,
spazio dell’incontro.
Fa’ che attraverso di essa io sappia amare e lasciarmi amare,
con pudore, con dignità, con verità.

E quando essa invecchia, si ammala o si segna,
ricordami che Tu guardi più in profondità,
che ogni ruga è storia,
ogni cicatrice è passaggio,
ogni macchia è vissuto.

Grazie, Signore,
per questa veste vivente che mi hai donato.
Fa’ che la custodisca con rispetto,
che non la profani con superficialità,
e che attraverso di essa io possa testimoniare
la bellezza del corpo come Tuo tempio.

A Te, che hai rivestito l’umanità di carne,
e Ti sei fatto toccare nella pelle del Figlio,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono degli occhi

O Dio, luce senza tramonto,
che hai detto “sia la luce”
e hai creato gli occhi perché potessero accoglierla,
oggi Ti rendo grazie per questo dono meraviglioso:
i miei occhi, finestre aperte sulla Tua creazione.

Tu li hai formati con perfezione insondabile,
piccoli e fragili,
eppure capaci di contenere il cielo,
il volto di un fratello,
le lacrime di una madre,
la bellezza nascosta in ogni cosa.

Ti lodo per la cornea e il cristallino,
che piegano la luce con delicatezza,
per l’iride che regola l’ingresso del giorno,
e per la pupilla,
che si dilata o si restringe come un’umile porta
tra l’esterno e l’interno.

Grazie per la retina,
tela viva che raccoglie immagini e colori,
e per i coni e bastoncelli,
che distinguono la luce dal buio,
il giorno dalla notte,
il dettaglio dal contorno.

Grazie per il nervo ottico,
che trasmette ciò che vedo al cervello,
e per il cervello stesso,
che interpreta la realtà e la riconsegna al cuore.

Ma più ancora, Signore,
Ti ringrazio per ciò che gli occhi possono contemplare:
i volti amati,
il creato che canta la Tua gloria,
i segni del Tuo passaggio nel mondo.

Donami occhi puri,
che non giudichino con superficialità,
occhi misericordiosi,
che sanno vedere oltre l’apparenza,
occhi attenti,
che non ignorano il dolore di chi chiede aiuto.

Fa’ che i miei occhi si alzino spesso verso il cielo,
che si chiudano in preghiera
e si aprano alla meraviglia.

E quando gli occhi si riempiono di lacrime,
fa’ che io non me ne vergogni:
Tu stesso, o Gesù, hai pianto.
Le lacrime lavano l’anima,
rendono limpido lo sguardo,
e preparano il cuore alla luce.

Quando i miei occhi si indeboliranno,
o la vista si spegnerà,
donami la luce interiore,
quella che non si misura in diottrie,
ma in fiducia, in fede, in speranza.

Perché Tu, Signore,
vedi nel segreto
e guardi con occhi che salvano.

A Te, Luce vera che illumina ogni uomo,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del cuore

O Dio,
che mi hai creato con amore eterno
e hai posto in me un cuore che batte senza tregua,
oggi Ti rendo grazie per questo dono nascosto,
motore silenzioso della vita,
simbolo della Tua presenza viva in me.

Hai fatto del cuore il centro del corpo,
pompa instancabile che alimenta ogni cellula,
che spinge il sangue in ogni angolo del mio essere,
e lo richiama a sé con ritmo costante,
come un abbraccio che mai si interrompe.

Ti lodo per ogni battito
che si compie anche mentre dormo,
mentre soffro, mentre prego,
senza che io me ne accorga,
segno che la vita non dipende solo da me,
ma da Te, che la sostieni a ogni istante.

Grazie per le quattro camere del mio cuore,
per gli atri e i ventricoli,
che ricevono e donano, che raccolgono e distribuiscono:
mi ricordano che vivere è un continuo scambio d’amore,
che il cuore è fatto per accogliere e per dare.

Ti ringrazio per le valvole che regolano il flusso,
per le arterie e vene che portano ossigeno e speranza,
per la circolazione che unisce il corpo come una sola famiglia,
e per il ritmo cardiaco,
che racconta fedelmente le emozioni e le prove.

O Signore,
Tu che leggi nei cuori,
che scruti i pensieri e i desideri più profondi,
entra nel mio cuore e rendilo docile, forte e libero.

Liberami dal cuore indurito,
dal cuore diviso, dal cuore che batte solo per sé stesso.

Donami un cuore di carne,
capace di compassione,
di perdono,
di attenzione agli altri,
un cuore che batte al Tuo ritmo.

E quando il cuore si affatica,
quando palpita nel dolore,
quando si ammala o si spezza,
Tu, o Medico delle anime e dei corpi,
rimani accanto a me,
con la Tua pace che supera ogni agitazione.

Fa’ che ogni battito del mio cuore
sia una lode a Te,
un “sì” alla vita,
una preghiera nascosta.

Perché finché il cuore batte,
Tu non hai finito con me.

A Te, Signore del cuore e della vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono degli orecchi

O Dio,
che hai plasmato ogni suono dell’universo,
che hai creato l’aria perché potesse vibrare,
e l’orecchio perché potesse ascoltare,
oggi Ti ringrazio per il dono degli orecchi,
che mi permettono di sentire la Tua voce e quella del mondo.

Hai fatto dell’orecchio una meraviglia di precisione:
la pinna che raccoglie i suoni,
il canale uditivo che li guida,
il timpano che vibra come una piccola pelle,
e la catena di ossicini – martello, incudine e staffa –
che amplifica e trasmette la vibrazione.

Ti lodo per la delicata coclea,
dove le cellule ciliate trasformano i suoni in impulsi elettrici,
che il nervo acustico conduce al cervello,
dove diventa parola, musica, significato.

Grazie, Signore,
per la capacità di ascoltare,
non solo con le orecchie,
ma con il cuore e con la mente.
Ti ringrazio per ogni voce amica,
per ogni parola di conforto e di amore,
per ogni canto che eleva lo spirito.

Donami orecchi attenti e pronti,
per non perdere le tue ispirazioni,
per cogliere il grido di chi ha bisogno,
per saper accogliere e comprendere.

Fa’ che non chiuda le orecchie alla Tua Parola,
che non mi lasci distrarre dal rumore del mondo,
ma che io sappia ascoltare il silenzio dove Tu parli.

E quando l’orecchio si affievolisce,
quando il suono diventa lontano,
donami la pazienza e la grazia di continuare a sentire con l’anima,
con gli occhi del cuore.

A Te, che sei la Voce eterna,
lode e gloria nei secoli.

Preghiera di ringraziamento per il dono del gusto

O Dio, creatore di ogni dolcezza e sapore,
che hai intessuto nel mio corpo un senso prezioso e delicato,
oggi Ti ringrazio per il dono del gusto,
che rende la mia vita più ricca e più piena.

Hai posto sulla mia lingua migliaia di papille gustative,
piccoli sentinelle che riconoscono il dolce, l’amaro, il salato, il aspro e l’umami,
per guidarmi nel mangiare, nel nutrirmi,
e nel trovare gioia nelle cose semplici.

Ti lodo per la complessità di questo senso,
che collega la bocca al cervello,
che unisce il corpo e l’anima,
perché il cibo non è solo sostentamento,
ma festa, incontro, comunione.

Grazie per il gusto che mi ricorda il miele,
il frutto maturo, il pane fragrante,
e persino la sofferenza del sapore amaro,
che insegna pazienza e discernimento.

Ti chiedo, Signore, di donarmi sempre gratitudine
per ogni sapore che incontro,
per ogni pasto condiviso,
per ogni momento di convivialità che arricchisce il cuore.

Fa’ che non dimentichi mai il dono della tavola,
luogo di gioia e di relazione,
dove il gusto diventa espressione d’amore.

E quando il gusto si affievolisce o si perde,
donami la capacità di apprezzare gli altri sensi,
di nutrirmi di bellezza, di parola, di amicizia, di fede.

A Te, fonte di ogni dolcezza,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del sangue

O Dio, fonte di ogni vita,
che hai fatto scorrere nelle mie vene il dono del sangue,
oggi Ti ringrazio per questo miracolo nascosto,
che nutre, purifica, unisce il mio corpo in un solo battito.

Ti lodo per i milioni di globuli rossi,
che portano l’ossigeno a ogni cellula,
per i globuli bianchi che difendono e custodiscono,
per le piastrine che curano le ferite con delicatezza.

Grazie, Signore, per la meraviglia della circolazione,
che dal cuore si diffonde in ogni angolo del corpo,
per la fluidità che permette la vita e la guarigione,
per il sangue come segno profondo di unità e comunione.

Ti ringrazio perché nel Tuo grande mistero, il sangue è diventato segno di salvezza,
il prezzo dell’amore infinito di Cristo,
che ha versato il Suo sangue per me.

Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
che non lo profani con leggerezza,
ma lo offra come simbolo di vita donata,
di sacrificio e di amore per i fratelli.

E quando il sangue si ferma o si ammala,
quando la vita sembra vacillare,
Tu, Signore della vita, rinnova in me la speranza,
il coraggio di continuare,
la fede nel Tuo abbraccio che non manca mai.

Perché il sangue è vita,
e la vita è un dono Tuo,
da custodire con gioia e responsabilità.

A Te, Signore della vita e della salvezza,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema immunitario

O Signore,
Che hai creato il mio corpo con infinita sapienza,
Ti ringrazio per il dono del sistema immunitario,
la sentinella silenziosa e fedele che veglia su di me.

Hai disposto in me un esercito di cellule
pronte a difendere la vita,
a riconoscere il bene dal male,
a combattere con coraggio contro i nemici invisibili.

Ti lodo per i linfociti, i macrofagi, le cellule natural killer,
per ogni difensore che Tu hai messo a guardia del mio corpo,
per la memoria immunitaria che conserva il ricordo del pericolo
e prepara la risposta più efficace.

Grazie perché, anche senza che io me ne accorga,
Tu proteggi ogni mio respiro, ogni mio passo,
difendendo la mia vita dalla malattia,
custodendo il miracolo della salute.

Signore, insegnami a collaborare con questa Tua opera,
a rispettare il dono della salute,
a vivere con saggezza e prudenza,
per non indebolire la protezione che Tu hai donato.

Quando la malattia mi sorprende o il sistema si indebolisce,
dona forza alle mie difese,
guarigione al mio corpo,
pace al mio spirito.

Fa’ che io non dimentichi mai che Tu sei il vero medico,
che guida ogni difesa, che rinnova ogni forza,
e che la salute vera è dono Tuo,
che supera ogni limite umano.

A Te, custode della vita e della salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema linfatico

O Dio, fonte di ogni armonia e vita,
Ti ringrazio per il dono del sistema linfatico,
quella rete preziosa che scorre nel mio corpo,
come un fiume silenzioso di purificazione e protezione.

Hai creato i vasi linfatici e i nodi linfatici,
le sentinelle discrete che raccolgono il liquido in eccesso,
depurano, filtrano e difendono con cura meticolosa.

Ti lodo per la linfa, che scorre leggera e forte,
portando via scorie e nemici invisibili,
donando vita e salute ad ogni cellula,
con un equilibrio perfetto che Tu solo conosci.

Grazie per i linfonodi, custodi della difesa,
che lavorano senza riposo per mantenere il corpo sano,
per le tonsille e la milza, compagne di questa opera silenziosa,
che sorvegliano la vita nascosta in ogni fibra.

Signore, aiutami a rispettare questo dono,
a non trascurare la cura del mio corpo,
a vivere con equilibrio e attenzione,
per sostenere la linfa e la sua missione di vita.

Quando la fatica o la malattia minacciano questo sistema,
Ti prego, rinnova in me la forza e la guarigione,
perché ogni parte del mio corpo possa svolgere il suo compito,
e io possa continuare a lodare Te, Creatore di ogni cosa.

A Te, fonte di vita e salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dello scheletro

O Signore, Architetto della vita,
che hai costruito il mio corpo con perfezione e bellezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dello scheletro,
questa meravigliosa impalcatura che mi sorregge e mi custodisce.

Tu hai posto in me ossa forti e flessibili,
non come gabbia, ma come struttura viva,
che sostiene ogni movimento,
che protegge organi delicati,
che cresce, si adatta e si rinnova nel tempo.

Ti lodo per le 206 ossa che compongono il mio scheletro,
per le articolazioni che rendono possibile il cammino,
per la colonna vertebrale che sostiene il mio sguardo verso l’alto,
e per il cranio, che custodisce con fedeltà il mio pensiero.

Grazie per il midollo osseo
che Tu hai nascosto nelle cavità delle ossa, fabbrica silenziosa di globuli rossi, bianchi e piastrine,
cuore pulsante del mio sistema immunitario.

O Dio,
in questo intreccio di forza e fragilità,
vedo il riflesso della mia condizione umana:
sono fatto per reggere, ma anche per piegarmi,
sono chiamato a stare in piedi, ma non da solo.

Donami, Signore, ossatura interiore,
non fatta di arroganza, ma di fede;
non di rigidità, ma di verità;
non di pietra, ma di carne aperta alla Tua Parola.

Fa’ che io possa camminare diritto davanti a Te,
sostenuto non solo dalle mie ossa,
ma dalla Tua grazia che mi mantiene saldo.

E quando il corpo si affatica,
quando le ossa dolgono o si spezzano,
Tu, che conosci ogni frammento del mio essere,
rimettimi insieme con la Tua forza,
e insegnami ad affidarmi a Te.

Perché Tu, Signore,
sei il vero Sostegno dell’uomo,
e chi costruisce la sua vita su di Te
non cadrà mai.

A Te, mio Fondamento e mia Roccia,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per i muscoli e i tendini

O Dio,
che hai plasmato il mio corpo con potenza e armonia,
oggi Ti rendo grazie per il dono dei muscoli e dei tendini,
che mi permettono di muovermi, di agire, di servire.

Hai steso su di me non solo ossa e pelle,
ma fibre vive, elastiche e forti,
che si contraggono e si rilassano,
che rispondono al pensiero e alla volontà,
che traducono il desiderio in azione.

Ti lodo per i muscoli scheletrici,
che mi fanno camminare, sollevare, abbracciare.
Ti lodo per i muscoli involontari,
che lavorano in silenzio – come il cuore, il diaframma, i visceri –
senza che io lo chieda o lo pensi.

Grazie per i tendini, forti come corde d’amore,
che uniscono muscolo e osso,
che trasmettono il movimento con fedeltà,
che sopportano tensioni e sforzi,
rendendo possibile ogni gesto della mia giornata.

Signore, insegnami a usare la mia forza non per dominare,
ma per sollevare chi è caduto,
per sostenere chi è debole,
per lavorare con umiltà,
per servire con gioia.

Donami equilibrio:
che io non sia schiavo dell’inerzia,
né idolatra della performance.
Che ogni mio movimento sia a gloria del Tuo nome.

E quando i muscoli si stancano,
quando il dolore o la malattia mi limitano,
donami pazienza e fiducia,
perché Tu conosci ogni fibra del mio essere,
e sai ridonare forza a chi spera in Te.

A Te, Signore della forza e della mitezza,
che hai preso carne per camminare con noi,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema nervoso

O Dio di ogni sapienza,
che hai tessuto il mio essere con meraviglioso ordine,
oggi Ti rendo grazie per il dono del sistema nervoso,
questa rete viva che dà coscienza, unità e direzione al mio corpo.

Hai scritto dentro di me un linguaggio fatto di impulsi,
che viaggiano veloci lungo neuroni e sinapsi,
trasmettendo pensiero, volontà, percezione e memoria,
con una precisione che solo Tu puoi comprendere pienamente.

Ti lodo per il cervello,
che guida ogni decisione, ogni emozione, ogni parola,
per il midollo spinale,
che collega ogni parte del corpo alla mente,
per i nervi, che raggiungono anche il più piccolo muscolo,
e portano istruzioni, dolore, calore e sensibilità.

Grazie, Signore, per l’autonomia di certi gesti,
che accadono anche senza che io pensi:
il battito del cuore, il respiro, la digestione,
segno che la Tua intelligenza continua a operare anche nel silenzio.

Donami, o Padre,
di non fare un uso distratto o superbo della mente,
ma di coltivare la lucidità, la memoria, la prudenza e la compassione,
perché ogni impulso interiore sia orientato alla verità e al bene.

E quando il sistema si affatica,
quando arriva la confusione, la malattia o la perdita del controllo,
Tu, che sei la Mente eterna,
sii luce nella nebbia, ordine nel caos, pace nell’agitazione.

Fa’ che io non dia per scontata
la meraviglia di pensare, scegliere, muovermi, parlare,
e che ogni mio gesto sia una preghiera silenziosa,
che sale a Te come offerta viva.

A Te, Dio di ogni intelligenza e armonia,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’apparato riproduttivo

O Dio,
autore della vita, che hai creato l’uomo e la donna a Tua immagine,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’apparato riproduttivo,
segno concreto del Tuo amore fecondo
e partecipazione al mistero della creazione.

Hai posto nel nostro corpo la capacità di generare,
di accogliere una vita nuova,
di trasmettere ciò che abbiamo ricevuto,
non come possesso, ma come dono da offrire.

Ti lodo per la profonda armonia tra corpo e spirito,
per i delicati processi dell’ovulazione, della fecondazione, della gestazione,
per la matrice del grembo, dove la vita inizia nascosta,
nutrita dal silenzio e dal calore.

Ti lodo per la forza generativa dell’uomo,
per il mistero della trasmissione della vita,
per la tenerezza inscritta nella nostra carne,
chiamata ad essere segno d’amore, e non strumento d’egoismo.

Grazie per gli ormoni, i cicli,
le cellule minuscole che portano in sé il potere della continuità,
e per tutto ciò che rende il corpo umano partecipe della Tua creazione.

Fa’ che io custodisca questo dono con purezza e rispetto,
che sappia accogliere la mia corporeità con gratitudine,
senza vergogna né superficialità,
ma con la consapevolezza che ogni parte di me
è chiamata alla vita piena, all’amore fedele, al dono sincero.

E quando questo apparato si ferma, si ammala o soffre,
quando la sterilità o la solitudine pesano,
Tu, Signore della vita, sii presenza che consola,
forza che trasforma anche il vuoto in fecondità spirituale.

A Te, Creatore che dà e accoglie la vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del tatto

O Signore,
che Ti sei fatto carne per toccare l’umanità ferita,
oggi Ti rendo grazie per il dono del tatto,
il senso umile e profondo che mi lega al mondo reale
e rende la mia pelle finestra di comunione.

Hai rivestito il mio corpo di terminazioni nervose,
capaci di cogliere il calore, il freddo, la pressione, il dolore,
di percepire il confine tra me e l’altro,
e nello stesso tempo di superarlo attraverso il contatto.

Ti lodo per la pelle, che sente e comunica,
per ogni carezza che consola,
per ogni stretta di mano che riconcilia,
per ogni gesto che parla senza parole.

Grazie per i recettori sparsi su tutto il corpo,
per i segnali che arrivano al cervello
e mi aiutano a proteggermi, a orientarmi, a conoscere.

Grazie per il linguaggio del tocco,
che sa guarire, accogliere, calmare, sostenere,
quando è guidato dall’amore, dalla prudenza e dal rispetto.

Signore, donami la grazia
di usare il mio tatto non per possedere, ma per servire,
non per ferire, ma per curare,
non per trattenere, ma per benedire.

Fa’ che il mio corpo,
attraverso il tatto,
sia segno visibile della Tua tenerezza invisibile,
capace di far sentire agli altri la Tua vicinanza.

E quando il dolore tocca la mia pelle,
quando sento il peso della malattia o della solitudine,
Tu, che hai toccato i lebbrosi e rialzato i feriti,
tocca anche me, e rendimi sano.

A Te, Dio che tocchi con amore,
e ci insegni a toccare con rispetto,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’olfatto

O Signore,
che hai creato ogni cosa con sapienza e delicatezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’olfatto,
questo senso silenzioso e nascosto
che apre alla memoria, all’attenzione, alla meraviglia.

Hai posto nelle mie narici
recettori capaci di distinguere mille sfumature:
il profumo del pane,
l’aroma della terra bagnata,
l’odore della pelle di chi amo,
il sentore di pericolo che mi avvisa e mi protegge.

Ti lodo per il nervo olfattivo,
per il bulbo olfattivo e il percorso misterioso
che collega il naso al cuore e al ricordo,
rendendo ogni profumo una porta sull’anima.

Grazie, Signore,
perché attraverso l’olfatto posso riconoscere ciò che è vivo,
gustare la bellezza del creato,
distinguere ciò che nutre da ciò che intossica,
e sentire la fragranza della Tua presenza nella vita quotidiana.

Hai scelto il profumo anche nella Tua rivelazione:
l’incenso che sale come preghiera,
l’unguento versato sui piedi del Figlio,
il buon odore di Cristo che i santi portano nel mondo.

Donami, Signore, un olfatto spirituale che riconosca la verità,
che distingua ciò che viene da Te da ciò che inganna,
che sappia cercare il profumo della santità
e rifuggire il fetore del peccato.

Fa’ che anche la mia vita
sia per gli altri un buon profumo,
una presenza discreta ma viva,
che parla di Te senza fare rumore.

A Te, che rendi sensibili le nostre narici
alla bellezza e alla verità,
lode nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono della parola e del linguaggio

O Dio,
Verbo eterno fatto carne,
oggi Ti rendo grazie per il dono della parola
e del linguaggio, meravigliosi strumenti
che hai posto in me per comunicare, comprendere, amare.

Hai donato all’uomo non solo suoni,
ma significato, intenzione, dialogo.
Hai impresso nella nostra lingua
la capacità di dire il bene, di costruire ponti,
di esprimere la verità, di consolare, di benedire.

Ti lodo per il linguaggio articolato,
che nasce nel pensiero e prende forma nelle labbra,
per la complessa armonia tra cervello, corde vocali, lingua e respiro,
che rende possibile ogni parola detta, ogni canto, ogni silenzio carico di senso.

Ti rendo grazie per tutte le parole che mi hanno formato:
quelle dette con amore,
quelle ascoltate con fiducia,
quelle scritte per istruire,
quelle sussurrate nella preghiera.

Ma Ti chiedo perdono, Signore,
per ogni parola usata con superficialità,
per quelle che hanno ferito,
per i silenzi colpevoli e le parole vane.

Insegnami a custodire la mia lingua,
a parlare con verità e carità,
a tacere quando il silenzio è più giusto,
a usare le parole per edificare, non per distruggere.

Fa’ che la mia parola sia eco della Tua:
creativa, fedele, luminosa.
Che nel mio parlare non manchi mai la gratitudine,
la gentilezza, la speranza,
e che ogni mia voce serva il bene.

E quando le parole vengono meno,
quando la voce si spegne o il linguaggio si confonde,
Tu, che scruti i cuori e comprendi i sospiri,
ascolta anche ciò che non so dire,
e fa’ che il mio silenzio sia preghiera.

A Te, Parola che salva,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della memoria

O Signore,
Tu che sei il Dio del tempo e della storia,
oggi Ti rendo grazie per il dono della memoria,
questa meraviglia interiore che raccoglie
le orme del mio cammino e le custodisce con fedeltà.

Hai scritto dentro di me
la capacità di ricordare il bene ricevuto,
di custodire volti, voci, esperienze,
di apprendere e ritornare
sulle strade già percorse per trovarvi luce e senso.

Ti lodo per la memoria biologica,
frutto della Tua sapienza inscritta nel cervello,
per le sinapsi che creano connessioni,
per le tracce che si formano e si consolidano nel tempo,
e per ogni ricordo che forma la mia identità.

Ti rendo grazie per la memoria del cuore,
quella che non ha bisogno di immagini né parole,
ma riconosce l’amore, il dolore, il perdono,
e li trasforma in preghiera.

Grazie per ciò che ricordo con gioia,
per ciò che porto con fatica,
per ciò che è stato guarito dal Tuo passaggio,
e anche per ciò che, pur dimenticato, Tu non smetti di tenere nel Tuo cuore.

Donami, Signore,
di ricordare con gratitudine,
di non restare prigioniero del passato,
di trasmettere la memoria viva della Tua opera
a chi verrà dopo di me.

Fa’ che la mia memoria sia luogo di lode,
non solo archivio di dati,
ma spazio dove il Tuo Spirito può risvegliare la fiducia,
rafforzare la speranza, orientare il futuro.

E quando un giorno la memoria umana verrà meno,
quando confonderò nomi, volti e luoghi,
Tu ricordami, Signore.
Ricordami come hai ricordato il buon ladrone sulla croce.
Ricordami, perché in Te nulla è perduto.

A Te, Custode eterno di ogni memoria,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema endocrino

O Dio,
che con sapienza invisibile governi ogni equilibrio del mio corpo,
oggi Ti rendo grazie per il dono del sistema endocrino,
questa rete nascosta di ghiandole che,
senza rumore, custodisce la vita e la sua armonia.

Hai stabilito un linguaggio fatto di ormoni,
messaggeri fedeli che viaggiano nel sangue

Pier Angelo Piai, [21/07/25 16:01]
per portare ordine, sviluppo, energia, serenità.

Ti lodo per l’ipotalamo e l’ipofisi,
centri profondi che orchestrano ogni segnale,
per la tiroide, che regola il ritmo del mio metabolismo,
per le ghiandole surrenali, che rispondono al pericolo e allo stress,
per il pancreas, che con l’insulina tiene in equilibrio il mio zucchero vitale.

Grazie per le gonadi,
che operano con rispetto al tempo e alla vocazione di ciascuno,
per la pineale, custode silenziosa del giorno e della notte,
e per ogni sostanza che il mio corpo produce
per crescere, guarire, adattarsi, amare.

Signore,
quanto è grande la Tua sapienza,
che ha voluto dare a ogni parte del corpo
non solo funzione, ma comunicazione e cooperazione.

Quando il mio sistema si sbilancia,
quando gli ormoni si confondono o si alterano,
quando il mio corpo cambia e io faccio fatica a comprenderlo,
Tu sii pazienza e luce,
insegnami ad accogliere anche i passaggi fragili della vita
con fiducia e cura.

Donami uno sguardo che non giudica ciò che cambia,
ma che riconosce nella fragilità un invito alla fiducia.
Fa’ che io rispetti il mio corpo e quello degli altri,
consapevole che anche ciò che non si vede è opera Tua.

A Te, Architetto dell’equilibrio profondo,
che con un soffio regoli il tempo e la crescita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’equilibrio

O Signore,
che sostieni ogni creatura con mano sicura,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’equilibrio,
questa forza silenziosa che mi permette di stare dritto,
di camminare senza cadere,
di orientarmi nello spazio e nel tempo.

Hai nascosto nel profondo dell’orecchio
il sistema vestibolare,
queste piccole strutture così delicate e precise:
canali semicircolari, otoliti, recettori sensibili al minimo movimento.
Tutto lavora in armonia, senza che io lo veda,
per aiutarmi a mantenere stabilità, postura e direzione.

Ti lodo per la cooperazione tra orecchie, occhi e muscoli,
per la comunicazione istantanea tra cervelletto e nervi,
per ogni passo che faccio senza inciampo,
per ogni gesto che si compie con grazia,
per ogni equilibrio che si rinnova anche quando vacillo.

Grazie, Signore,
perché l’equilibrio non è solo una funzione fisica,
ma anche un dono spirituale:
equilibrio tra il fare e il riposare,
tra la parola e il silenzio,
tra il giudizio e la misericordia,
tra ciò che sono e ciò che sto diventando.

E quando l’equilibrio si spezza
nel corpo, nella mente, nelle emozioni
Tu, che sei la mia Roccia,
tienimi saldo.
Aiutami a ritrovare il centro in Te,
a non lasciarmi travolgere dalle vertigini del mondo,
a fidarmi anche quando tutto sembra girare.

Donami, o Padre,
un equilibrio che viene dall’alto,
stabile ma non rigido,
forte ma sempre umile,
come il Tuo Spirito che soffia dove vuole.

A Te, Signore del cielo e della terra,
che tutto mantieni in equilibrio con sapienza e amore,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

 

Perché siamo così complessi?

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei polmoni

O Dio del respiro e del silenzio,
che hai soffiato nelle narici dell’uomo
il primo alito di vita,
oggi Ti rendo lode per il dono dei miei polmoni,
strumenti sacri del mio respiro,
arpe invisibili che vibrano ad ogni istante.

Hai riempito il mio petto con due ali leggere,
i polmoni, meraviglia della Tua creazione,
che si espandono e si contraggono come in una danza,
in un ritmo continuo che io spesso ignoro,
ma che Tu vegli senza sosta.

Ti ringrazio per ogni inspiro
che porta ossigeno alle cellule affaticate,
e per ogni espiro
che libera l’anidride carbonica e ciò che non serve più.

Ti benedico per l’alveolo polmonare,
piccolo luogo di scambio e di incontro,
dove il sangue e l’aria si sfiorano senza confondersi,
e dove avviene, ogni secondo,
il miracolo invisibile della vita che si rinnova.

Grazie, Signore,
per i bronchi, bronchioli e capillari,
per questa rete finissima
che Tu hai intrecciato con precisione divina,
affinché ogni angolo del mio corpo
riceva il soffio che lo tiene in vita.

Ti lodo per il diaframma,
muscolo fedele e silenzioso,
che si muove con costanza anche quando dormo,
e accompagna il respiro come un servo invisibile.

O Dio,
quanto mi somigliano i miei polmoni:
accoglienti e fragili,
capaci di espandersi solo se si svuotano prima,
come l’anima che si apre solo quando si fa povera.

Hai fatto del respiro
un simbolo dello Spirito,
un richiamo alla preghiera,
un ponte tra l’uomo e Te.

Fa’, Signore, che ogni mio respiro
sia un atto di fiducia,
una lode silenziosa,
un’invocazione continua alla Tua presenza.

E quando il respiro si fa affannoso,
quando la malattia stringe i polmoni,
quando il fiato manca,
ricordami che anche allora Tu sei con me,che sei il Respiro eterno che non si spegne mai.

O Spirito di Dio,
soffia in me vita, libertà, pace.
Fa’ che ogni mio respiro sia un sì alla Tua volontà,
e che i miei polmoni, lavorando in silenzio,
diventino strumenti di lode al Tuo Nome.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del cervello

O Dio sapientissimo,
che hai creato l’universo con ordine e bellezza,
oggi Ti rendo lode per un dono sublime e insondabile:
il mio cervello,
opera mirabile della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai formato nel silenzio del grembo,
cellula dopo cellula,
intrecciando miliardi di neuroni
in una rete viva, pulsante,
più vasta dei cieli e più profonda degli abissi.

Ti ringrazio per ogni sinapsi che trasmette segnali,
per ogni neurotrasmettitore che regola l’umore,
la memoria, il movimento, la veglia e il sonno.
In ogni impulso elettrico vedo il riflesso
del Tuo pensiero che tiene in vita il mondo.

Ti lodo per la corteccia cerebrale,
che mi dona la parola, il ragionamento,
l’immaginazione e la coscienza.
Per l’emisfero sinistro, che calcola e analizza,
e per l’emisfero destro, che sogna e crea.

Grazie per l’ippocampo,
che conserva i ricordi come fossero perle,
e per l’amigdala,
che vigila sulle emozioni e sul pericolo.

Ti benedico per il cervelletto,
che coordina ogni gesto,
e per il tronco encefalico,
che veglia sui miei respiri, sul battito, sulla vita,
anche quando non ne sono cosciente.

O Signore,
questo organo che mi fa pensare a Te,
non potrà mai comprenderTi del tutto.
Il cervello può scrutare i cieli,
ma non racchiudere l’eterno.
Può elaborare misteri,
ma non misurare il Tuo amore.

E tuttavia Tu vi abiti,
non come un’idea, ma come presenza.
Nel silenzio del pensiero,
nella libertà della scelta,
nella coscienza che distingue il bene dal male,
sei Tu a parlare, sei Tu a ispirare.

Ti rendo grazie anche per la fragilità del cervello,
perché essa mi ricorda che sono creatura,
che la mia intelligenza è dono e non possesso,
e che ogni lampo di lucidità,
ogni intuizione, ogni parola vera,
viene da Te.

O Dio,
aiutami a usare il mio cervello per costruire e non distruggere,
per comprendere e non dominare,
per meditare il bene,
per scegliere la giustizia,
per cercare la verità che sei Tu.

Fa’ che anche i miei pensieri diventino preghiera,
che ogni mia idea sia illuminata dalla Tua luce,
e che la mia mente, pur finita,
si apra ogni giorno di più al mistero infinito del Tuo amore.

A Te, Dio della Sapienza e della Vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della pelle

O Dio che mi hai rivestito di vita,
che non hai lasciato nulla al caso nel mio corpo,
oggi Ti benedico per il dono della pelle,
confine vivo tra me e il mondo,
tra ciò che sono e ciò che incontro.

Hai disteso su di me questo tessuto mirabile,
che respira, sente, protegge e comunica.
Non una corazza fredda,
ma un manto sensibile,
una veste fatta di cellule, nervi e pori,
che Tu hai intessuto con sapienza e amore.

Ti rendo grazie per la sua funzione protettiva,
scudo contro mille aggressioni invisibili,
barriera contro batteri, ferite, radiazioni, sostanze nocive.
La pelle è come un vigile silenzioso,
che filtra ciò che entra
e custodisce ciò che è prezioso.

Ti lodo per la sua capacità di sentire,
perché attraverso di essa tocco, accarezzo,
distinguo il caldo dal freddo, il dolore dal piacere.
Grazie per le terminazioni nervose
che rendono la pelle una via di relazione,
una finestra sull’anima.

Ti ringrazio per la melanina,
che Tu hai posto in noi come dono di protezione e bellezza,
e per la diversità dei colori della pelle,
che parlano di creatività e non di distanza,
che riflettono la Tua immagine in mille sfumature.

Ti benedico per il sudore che regola la temperatura,
per il sebo che la mantiene elastica,
per le cellule che si rinnovano,
e per la pelle che si rigenera dopo le ferite,
immagine della Tua misericordia che sempre ricostruisce.

Signore,
quante volte giudichiamo dal colore della pelle,
o ci vergogniamo della nostra!
Ma Tu non guardi l’apparenza,
Tu ami ogni centimetro del nostro essere, perché l’hai creato con tenerezza.

Fa’ che io non dimentichi mai
che la mia pelle è anche memoria della carezza,
luogo della ferita,
spazio dell’incontro.
Fa’ che attraverso di essa io sappia amare e lasciarmi amare,
con pudore, con dignità, con verità.

E quando essa invecchia, si ammala o si segna,
ricordami che Tu guardi più in profondità,
che ogni ruga è storia,
ogni cicatrice è passaggio,
ogni macchia è vissuto.

Grazie, Signore,
per questa veste vivente che mi hai donato.
Fa’ che la custodisca con rispetto,
che non la profani con superficialità,
e che attraverso di essa io possa testimoniare
la bellezza del corpo come Tuo tempio.

A Te, che hai rivestito l’umanità di carne,
e Ti sei fatto toccare nella pelle del Figlio,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono degli occhi

O Dio, luce senza tramonto,
che hai detto “sia la luce”
e hai creato gli occhi perché potessero accoglierla,
oggi Ti rendo grazie per questo dono meraviglioso:
i miei occhi, finestre aperte sulla Tua creazione.

Tu li hai formati con perfezione insondabile,
piccoli e fragili,
eppure capaci di contenere il cielo,
il volto di un fratello,
le lacrime di una madre,
la bellezza nascosta in ogni cosa.

Ti lodo per la cornea e il cristallino,
che piegano la luce con delicatezza,
per l’iride che regola l’ingresso del giorno,
e per la pupilla,
che si dilata o si restringe come un’umile porta
tra l’esterno e l’interno.

Grazie per la retina,
tela viva che raccoglie immagini e colori,
e per i coni e bastoncelli,
che distinguono la luce dal buio,
il giorno dalla notte,
il dettaglio dal contorno.

Grazie per il nervo ottico,
che trasmette ciò che vedo al cervello,
e per il cervello stesso,
che interpreta la realtà e la riconsegna al cuore.

Ma più ancora, Signore,
Ti ringrazio per ciò che gli occhi possono contemplare:
i volti amati,
il creato che canta la Tua gloria,
i segni del Tuo passaggio nel mondo.

Donami occhi puri,
che non giudichino con superficialità,
occhi misericordiosi,
che sanno vedere oltre l’apparenza,
occhi attenti,
che non ignorano il dolore di chi chiede aiuto.

Fa’ che i miei occhi si alzino spesso verso il cielo,
che si chiudano in preghiera
e si aprano alla meraviglia.

E quando gli occhi si riempiono di lacrime,
fa’ che io non me ne vergogni:
Tu stesso, o Gesù, hai pianto.
Le lacrime lavano l’anima,
rendono limpido lo sguardo,
e preparano il cuore alla luce.

Quando i miei occhi si indeboliranno,
o la vista si spegnerà,
donami la luce interiore,
quella che non si misura in diottrie,
ma in fiducia, in fede, in speranza.

Perché Tu, Signore,
vedi nel segreto
e guardi con occhi che salvano.

A Te, Luce vera che illumina ogni uomo,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del cuore

O Dio,
che mi hai creato con amore eterno
e hai posto in me un cuore che batte senza tregua,
oggi Ti rendo grazie per questo dono nascosto,
motore silenzioso della vita,
simbolo della Tua presenza viva in me.

Hai fatto del cuore il centro del corpo,
pompa instancabile che alimenta ogni cellula,
che spinge il sangue in ogni angolo del mio essere,
e lo richiama a sé con ritmo costante,
come un abbraccio che mai si interrompe.

Ti lodo per ogni battito
che si compie anche mentre dormo,
mentre soffro, mentre prego,
senza che io me ne accorga,
segno che la vita non dipende solo da me,
ma da Te, che la sostieni a ogni istante.

Grazie per le quattro camere del mio cuore,
per gli atri e i ventricoli,
che ricevono e donano, che raccolgono e distribuiscono:
mi ricordano che vivere è un continuo scambio d’amore,
che il cuore è fatto per accogliere e per dare.

Ti ringrazio per le valvole che regolano il flusso,
per le arterie e vene che portano ossigeno e speranza,
per la circolazione che unisce il corpo come una sola famiglia,
e per il ritmo cardiaco,
che racconta fedelmente le emozioni e le prove.

O Signore,
Tu che leggi nei cuori,
che scruti i pensieri e i desideri più profondi,
entra nel mio cuore e rendilo docile, forte e libero.

Liberami dal cuore indurito,
dal cuore diviso, dal cuore che batte solo per sé stesso.

Donami un cuore di carne,
capace di compassione,
di perdono,
di attenzione agli altri,
un cuore che batte al Tuo ritmo.

E quando il cuore si affatica,
quando palpita nel dolore,
quando si ammala o si spezza,
Tu, o Medico delle anime e dei corpi,
rimani accanto a me,
con la Tua pace che supera ogni agitazione.

Fa’ che ogni battito del mio cuore
sia una lode a Te,
un “sì” alla vita,
una preghiera nascosta.

Perché finché il cuore batte,
Tu non hai finito con me.

A Te, Signore del cuore e della vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono degli orecchi

O Dio,
che hai plasmato ogni suono dell’universo,
che hai creato l’aria perché potesse vibrare,
e l’orecchio perché potesse ascoltare,
oggi Ti ringrazio per il dono degli orecchi,
che mi permettono di sentire la Tua voce e quella del mondo.

Hai fatto dell’orecchio una meraviglia di precisione:
la pinna che raccoglie i suoni,
il canale uditivo che li guida,
il timpano che vibra come una piccola pelle,
e la catena di ossicini – martello, incudine e staffa –
che amplifica e trasmette la vibrazione.

Ti lodo per la delicata coclea,
dove le cellule ciliate trasformano i suoni in impulsi elettrici,
che il nervo acustico conduce al cervello,
dove diventa parola, musica, significato.

Grazie, Signore,
per la capacità di ascoltare,
non solo con le orecchie,
ma con il cuore e con la mente.
Ti ringrazio per ogni voce amica,
per ogni parola di conforto e di amore,
per ogni canto che eleva lo spirito.

Donami orecchi attenti e pronti,
per non perdere le tue ispirazioni,
per cogliere il grido di chi ha bisogno,
per saper accogliere e comprendere.

Fa’ che non chiuda le orecchie alla Tua Parola,
che non mi lasci distrarre dal rumore del mondo,
ma che io sappia ascoltare il silenzio dove Tu parli.

E quando l’orecchio si affievolisce,
quando il suono diventa lontano,
donami la pazienza e la grazia di continuare a sentire con l’anima,
con gli occhi del cuore.

A Te, che sei la Voce eterna,
lode e gloria nei secoli.

Preghiera di ringraziamento per il dono del gusto

O Dio, creatore di ogni dolcezza e sapore,
che hai intessuto nel mio corpo un senso prezioso e delicato,
oggi Ti ringrazio per il dono del gusto,
che rende la mia vita più ricca e più piena.

Hai posto sulla mia lingua migliaia di papille gustative,
piccoli sentinelle che riconoscono il dolce, l’amaro, il salato, il aspro e l’umami,
per guidarmi nel mangiare, nel nutrirmi,
e nel trovare gioia nelle cose semplici.

Ti lodo per la complessità di questo senso,
che collega la bocca al cervello,
che unisce il corpo e l’anima,
perché il cibo non è solo sostentamento,
ma festa, incontro, comunione.

Grazie per il gusto che mi ricorda il miele,
il frutto maturo, il pane fragrante,
e persino la sofferenza del sapore amaro,
che insegna pazienza e discernimento.

Ti chiedo, Signore, di donarmi sempre gratitudine
per ogni sapore che incontro,
per ogni pasto condiviso,
per ogni momento di convivialità che arricchisce il cuore.

Fa’ che non dimentichi mai il dono della tavola,
luogo di gioia e di relazione,
dove il gusto diventa espressione d’amore.

E quando il gusto si affievolisce o si perde,
donami la capacità di apprezzare gli altri sensi,
di nutrirmi di bellezza, di parola, di amicizia, di fede.

A Te, fonte di ogni dolcezza,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del sangue

O Dio, fonte di ogni vita,
che hai fatto scorrere nelle mie vene il dono del sangue,
oggi Ti ringrazio per questo miracolo nascosto,
che nutre, purifica, unisce il mio corpo in un solo battito.

Ti lodo per i milioni di globuli rossi,
che portano l’ossigeno a ogni cellula,
per i globuli bianchi che difendono e custodiscono,
per le piastrine che curano le ferite con delicatezza.

Grazie, Signore, per la meraviglia della circolazione,
che dal cuore si diffonde in ogni angolo del corpo,
per la fluidità che permette la vita e la guarigione,
per il sangue come segno profondo di unità e comunione.

Ti ringrazio perché nel Tuo grande mistero, il sangue è diventato segno di salvezza,
il prezzo dell’amore infinito di Cristo,
che ha versato il Suo sangue per me.

Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
che non lo profani con leggerezza,
ma lo offra come simbolo di vita donata,
di sacrificio e di amore per i fratelli.

E quando il sangue si ferma o si ammala,
quando la vita sembra vacillare,
Tu, Signore della vita, rinnova in me la speranza,
il coraggio di continuare,
la fede nel Tuo abbraccio che non manca mai.

Perché il sangue è vita,
e la vita è un dono Tuo,
da custodire con gioia e responsabilità.

A Te, Signore della vita e della salvezza,
lode nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema immunitario

O Signore,
Che hai creato il mio corpo con infinita sapienza,
Ti ringrazio per il dono del sistema immunitario,
la sentinella silenziosa e fedele che veglia su di me.

Hai disposto in me un esercito di cellule
pronte a difendere la vita,
a riconoscere il bene dal male,
a combattere con coraggio contro i nemici invisibili.

Ti lodo per i linfociti, i macrofagi, le cellule natural killer,
per ogni difensore che Tu hai messo a guardia del mio corpo,
per la memoria immunitaria che conserva il ricordo del pericolo
e prepara la risposta più efficace.

Grazie perché, anche senza che io me ne accorga,
Tu proteggi ogni mio respiro, ogni mio passo,
difendendo la mia vita dalla malattia,
custodendo il miracolo della salute.

Signore, insegnami a collaborare con questa Tua opera,
a rispettare il dono della salute,
a vivere con saggezza e prudenza,
per non indebolire la protezione che Tu hai donato.

Quando la malattia mi sorprende o il sistema si indebolisce,
dona forza alle mie difese,
guarigione al mio corpo,
pace al mio spirito.

Fa’ che io non dimentichi mai che Tu sei il vero medico,
che guida ogni difesa, che rinnova ogni forza,
e che la salute vera è dono Tuo,
che supera ogni limite umano.

A Te, custode della vita e della salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema linfatico

O Dio, fonte di ogni armonia e vita,
Ti ringrazio per il dono del sistema linfatico,
quella rete preziosa che scorre nel mio corpo,
come un fiume silenzioso di purificazione e protezione.

Hai creato i vasi linfatici e i nodi linfatici,
le sentinelle discrete che raccolgono il liquido in eccesso,
depurano, filtrano e difendono con cura meticolosa.

Ti lodo per la linfa, che scorre leggera e forte,
portando via scorie e nemici invisibili,
donando vita e salute ad ogni cellula,
con un equilibrio perfetto che Tu solo conosci.

Grazie per i linfonodi, custodi della difesa,
che lavorano senza riposo per mantenere il corpo sano,
per le tonsille e la milza, compagne di questa opera silenziosa,
che sorvegliano la vita nascosta in ogni fibra.

Signore, aiutami a rispettare questo dono,
a non trascurare la cura del mio corpo,
a vivere con equilibrio e attenzione,
per sostenere la linfa e la sua missione di vita.

Quando la fatica o la malattia minacciano questo sistema,
Ti prego, rinnova in me la forza e la guarigione,
perché ogni parte del mio corpo possa svolgere il suo compito,
e io possa continuare a lodare Te, Creatore di ogni cosa.

A Te, fonte di vita e salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dello scheletro

O Signore, Architetto della vita,
che hai costruito il mio corpo con perfezione e bellezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dello scheletro,
questa meravigliosa impalcatura che mi sorregge e mi custodisce.

Tu hai posto in me ossa forti e flessibili,
non come gabbia, ma come struttura viva,
che sostiene ogni movimento,
che protegge organi delicati,
che cresce, si adatta e si rinnova nel tempo.

Ti lodo per le 206 ossa che compongono il mio scheletro,
per le articolazioni che rendono possibile il cammino,
per la colonna vertebrale che sostiene il mio sguardo verso l’alto,
e per il cranio, che custodisce con fedeltà il mio pensiero.

Grazie per il midollo osseo
che Tu hai nascosto nelle cavità delle ossa, fabbrica silenziosa di globuli rossi, bianchi e piastrine,
cuore pulsante del mio sistema immunitario.

O Dio,
in questo intreccio di forza e fragilità,
vedo il riflesso della mia condizione umana:
sono fatto per reggere, ma anche per piegarmi,
sono chiamato a stare in piedi, ma non da solo.

Donami, Signore, ossatura interiore,
non fatta di arroganza, ma di fede;
non di rigidità, ma di verità;
non di pietra, ma di carne aperta alla Tua Parola.

Fa’ che io possa camminare diritto davanti a Te,
sostenuto non solo dalle mie ossa,
ma dalla Tua grazia che mi mantiene saldo.

E quando il corpo si affatica,
quando le ossa dolgono o si spezzano,
Tu, che conosci ogni frammento del mio essere,
rimettimi insieme con la Tua forza,
e insegnami ad affidarmi a Te.

Perché Tu, Signore,
sei il vero Sostegno dell’uomo,
e chi costruisce la sua vita su di Te
non cadrà mai.

A Te, mio Fondamento e mia Roccia,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per i muscoli e i tendini

O Dio,
che hai plasmato il mio corpo con potenza e armonia,
oggi Ti rendo grazie per il dono dei muscoli e dei tendini,
che mi permettono di muovermi, di agire, di servire.

Hai steso su di me non solo ossa e pelle,
ma fibre vive, elastiche e forti,
che si contraggono e si rilassano,
che rispondono al pensiero e alla volontà,
che traducono il desiderio in azione.

Ti lodo per i muscoli scheletrici,
che mi fanno camminare, sollevare, abbracciare.
Ti lodo per i muscoli involontari,
che lavorano in silenzio – come il cuore, il diaframma, i visceri –
senza che io lo chieda o lo pensi.

Grazie per i tendini, forti come corde d’amore,
che uniscono muscolo e osso,
che trasmettono il movimento con fedeltà,
che sopportano tensioni e sforzi,
rendendo possibile ogni gesto della mia giornata.

Signore, insegnami a usare la mia forza non per dominare,
ma per sollevare chi è caduto,
per sostenere chi è debole,
per lavorare con umiltà,
per servire con gioia.

Donami equilibrio:
che io non sia schiavo dell’inerzia,
né idolatra della performance.
Che ogni mio movimento sia a gloria del Tuo nome.

E quando i muscoli si stancano,
quando il dolore o la malattia mi limitano,
donami pazienza e fiducia,
perché Tu conosci ogni fibra del mio essere,
e sai ridonare forza a chi spera in Te.

A Te, Signore della forza e della mitezza,
che hai preso carne per camminare con noi,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema nervoso

O Dio di ogni sapienza,
che hai tessuto il mio essere con meraviglioso ordine,
oggi Ti rendo grazie per il dono del sistema nervoso,
questa rete viva che dà coscienza, unità e direzione al mio corpo.

Hai scritto dentro di me un linguaggio fatto di impulsi,
che viaggiano veloci lungo neuroni e sinapsi,
trasmettendo pensiero, volontà, percezione e memoria,
con una precisione che solo Tu puoi comprendere pienamente.

Ti lodo per il cervello,
che guida ogni decisione, ogni emozione, ogni parola,
per il midollo spinale,
che collega ogni parte del corpo alla mente,
per i nervi, che raggiungono anche il più piccolo muscolo,
e portano istruzioni, dolore, calore e sensibilità.

Grazie, Signore, per l’autonomia di certi gesti,
che accadono anche senza che io pensi:
il battito del cuore, il respiro, la digestione,
segno che la Tua intelligenza continua a operare anche nel silenzio.

Donami, o Padre,
di non fare un uso distratto o superbo della mente,
ma di coltivare la lucidità, la memoria, la prudenza e la compassione,
perché ogni impulso interiore sia orientato alla verità e al bene.

E quando il sistema si affatica,
quando arriva la confusione, la malattia o la perdita del controllo,
Tu, che sei la Mente eterna,
sii luce nella nebbia, ordine nel caos, pace nell’agitazione.

Fa’ che io non dia per scontata
la meraviglia di pensare, scegliere, muovermi, parlare,
e che ogni mio gesto sia una preghiera silenziosa,
che sale a Te come offerta viva.

A Te, Dio di ogni intelligenza e armonia,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’apparato riproduttivo

O Dio,
autore della vita, che hai creato l’uomo e la donna a Tua immagine,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’apparato riproduttivo,
segno concreto del Tuo amore fecondo
e partecipazione al mistero della creazione.

Hai posto nel nostro corpo la capacità di generare,
di accogliere una vita nuova,
di trasmettere ciò che abbiamo ricevuto,
non come possesso, ma come dono da offrire.

Ti lodo per la profonda armonia tra corpo e spirito,
per i delicati processi dell’ovulazione, della fecondazione, della gestazione,
per la matrice del grembo, dove la vita inizia nascosta,
nutrita dal silenzio e dal calore.

Ti lodo per la forza generativa dell’uomo,
per il mistero della trasmissione della vita,
per la tenerezza inscritta nella nostra carne,
chiamata ad essere segno d’amore, e non strumento d’egoismo.

Grazie per gli ormoni, i cicli,
le cellule minuscole che portano in sé il potere della continuità,
e per tutto ciò che rende il corpo umano partecipe della Tua creazione.

Fa’ che io custodisca questo dono con purezza e rispetto,
che sappia accogliere la mia corporeità con gratitudine,
senza vergogna né superficialità,
ma con la consapevolezza che ogni parte di me
è chiamata alla vita piena, all’amore fedele, al dono sincero.

E quando questo apparato si ferma, si ammala o soffre,
quando la sterilità o la solitudine pesano,
Tu, Signore della vita, sii presenza che consola,
forza che trasforma anche il vuoto in fecondità spirituale.

A Te, Creatore che dà e accoglie la vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del tatto

O Signore,
che Ti sei fatto carne per toccare l’umanità ferita,
oggi Ti rendo grazie per il dono del tatto,
il senso umile e profondo che mi lega al mondo reale
e rende la mia pelle finestra di comunione.

Hai rivestito il mio corpo di terminazioni nervose,
capaci di cogliere il calore, il freddo, la pressione, il dolore,
di percepire il confine tra me e l’altro,
e nello stesso tempo di superarlo attraverso il contatto.

Ti lodo per la pelle, che sente e comunica,
per ogni carezza che consola,
per ogni stretta di mano che riconcilia,
per ogni gesto che parla senza parole.

Grazie per i recettori sparsi su tutto il corpo,
per i segnali che arrivano al cervello
e mi aiutano a proteggermi, a orientarmi, a conoscere.

Grazie per il linguaggio del tocco,
che sa guarire, accogliere, calmare, sostenere,
quando è guidato dall’amore, dalla prudenza e dal rispetto.

Signore, donami la grazia
di usare il mio tatto non per possedere, ma per servire,
non per ferire, ma per curare,
non per trattenere, ma per benedire.

Fa’ che il mio corpo,
attraverso il tatto,
sia segno visibile della Tua tenerezza invisibile,
capace di far sentire agli altri la Tua vicinanza.

E quando il dolore tocca la mia pelle,
quando sento il peso della malattia o della solitudine,
Tu, che hai toccato i lebbrosi e rialzato i feriti,
tocca anche me, e rendimi sano.

A Te, Dio che tocchi con amore,
e ci insegni a toccare con rispetto,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’olfatto

O Signore,
che hai creato ogni cosa con sapienza e delicatezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’olfatto,
questo senso silenzioso e nascosto
che apre alla memoria, all’attenzione, alla meraviglia.

Hai posto nelle mie narici
recettori capaci di distinguere mille sfumature:
il profumo del pane,
l’aroma della terra bagnata,
l’odore della pelle di chi amo,
il sentore di pericolo che mi avvisa e mi protegge.

Ti lodo per il nervo olfattivo,
per il bulbo olfattivo e il percorso misterioso
che collega il naso al cuore e al ricordo,
rendendo ogni profumo una porta sull’anima.

Grazie, Signore,
perché attraverso l’olfatto posso riconoscere ciò che è vivo,
gustare la bellezza del creato,
distinguere ciò che nutre da ciò che intossica,
e sentire la fragranza della Tua presenza nella vita quotidiana.

Hai scelto il profumo anche nella Tua rivelazione:
l’incenso che sale come preghiera,
l’unguento versato sui piedi del Figlio,
il buon odore di Cristo che i santi portano nel mondo.

Donami, Signore, un olfatto spirituale che riconosca la verità,
che distingua ciò che viene da Te da ciò che inganna,
che sappia cercare il profumo della santità
e rifuggire il fetore del peccato.

Fa’ che anche la mia vita
sia per gli altri un buon profumo,
una presenza discreta ma viva,
che parla di Te senza fare rumore.

A Te, che rendi sensibili le nostre narici
alla bellezza e alla verità,
lode nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono della parola e del linguaggio

O Dio,
Verbo eterno fatto carne,
oggi Ti rendo grazie per il dono della parola
e del linguaggio, meravigliosi strumenti
che hai posto in me per comunicare, comprendere, amare.

Hai donato all’uomo non solo suoni,
ma significato, intenzione, dialogo.
Hai impresso nella nostra lingua
la capacità di dire il bene, di costruire ponti,
di esprimere la verità, di consolare, di benedire.

Ti lodo per il linguaggio articolato,
che nasce nel pensiero e prende forma nelle labbra,
per la complessa armonia tra cervello, corde vocali, lingua e respiro,
che rende possibile ogni parola detta, ogni canto, ogni silenzio carico di senso.

Ti rendo grazie per tutte le parole che mi hanno formato:
quelle dette con amore,
quelle ascoltate con fiducia,
quelle scritte per istruire,
quelle sussurrate nella preghiera.

Ma Ti chiedo perdono, Signore,
per ogni parola usata con superficialità,
per quelle che hanno ferito,
per i silenzi colpevoli e le parole vane.

Insegnami a custodire la mia lingua,
a parlare con verità e carità,
a tacere quando il silenzio è più giusto,
a usare le parole per edificare, non per distruggere.

Fa’ che la mia parola sia eco della Tua:
creativa, fedele, luminosa.
Che nel mio parlare non manchi mai la gratitudine,
la gentilezza, la speranza,
e che ogni mia voce serva il bene.

E quando le parole vengono meno,
quando la voce si spegne o il linguaggio si confonde,
Tu, che scruti i cuori e comprendi i sospiri,
ascolta anche ciò che non so dire,
e fa’ che il mio silenzio sia preghiera.

A Te, Parola che salva,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della memoria

O Signore,
Tu che sei il Dio del tempo e della storia,
oggi Ti rendo grazie per il dono della memoria,
questa meraviglia interiore che raccoglie
le orme del mio cammino e le custodisce con fedeltà.

Hai scritto dentro di me
la capacità di ricordare il bene ricevuto,
di custodire volti, voci, esperienze,
di apprendere e ritornare
sulle strade già percorse per trovarvi luce e senso.

Ti lodo per la memoria biologica,
frutto della Tua sapienza inscritta nel cervello,
per le sinapsi che creano connessioni,
per le tracce che si formano e si consolidano nel tempo,
e per ogni ricordo che forma la mia identità.

Ti rendo grazie per la memoria del cuore,
quella che non ha bisogno di immagini né parole,
ma riconosce l’amore, il dolore, il perdono,
e li trasforma in preghiera.

Grazie per ciò che ricordo con gioia,
per ciò che porto con fatica,
per ciò che è stato guarito dal Tuo passaggio,
e anche per ciò che, pur dimenticato, Tu non smetti di tenere nel Tuo cuore.

Donami, Signore,
di ricordare con gratitudine,
di non restare prigioniero del passato,
di trasmettere la memoria viva della Tua opera
a chi verrà dopo di me.

Fa’ che la mia memoria sia luogo di lode,
non solo archivio di dati,
ma spazio dove il Tuo Spirito può risvegliare la fiducia,
rafforzare la speranza, orientare il futuro.

E quando un giorno la memoria umana verrà meno,
quando confonderò nomi, volti e luoghi,
Tu ricordami, Signore.
Ricordami come hai ricordato il buon ladrone sulla croce.
Ricordami, perché in Te nulla è perduto.

A Te, Custode eterno di ogni memoria,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei reni

O Dio Creatore,
Padre di ogni vita,
con cuore colmo di meraviglia e gratitudine
mi rivolgo a Te, che mi hai formato con sapienza e amore.

Hai tessuto il mio corpo nel segreto,
e nel silenzio del grembo hai posto due piccoli organi,
i reni, laboratori viventi della Tua intelligenza creatrice.

Ti rendo grazie per la loro opera instancabile,
per questo filtro perfetto che, giorno e notte,
purifica il mio sangue con precisione millimetrica.

Grazie, Signore,
per i milioni di nefroni,
che Tu hai disposto con ordine e misura,
ognuno capace di filtrare, riassorbire, secernere ed espellere,
senza errore, senza sosta.

Ti lodo per il miracolo della filtrazione glomerulare,
per la delicatezza con cui separi il buono dal nocivo,
per il riassorbimento che salva ciò che nutre,
e per la secrezione tubulare che elimina ciò che affatica e intossica.

Grazie per il dono dell’omeostasi,
che i miei reni custodiscono con fedeltà:
regolano il pH del sangue,
mantengono il perfetto equilibrio tra sodio, potassio, calcio e acqua,
e vigilano sulla mia pressione arteriosa tramite la renina che Tu hai pensato.

Ti ringrazio per l’eritropoietina,
che stimola il midollo a dare vita ai globuli rossi,
e per l’attivazione della vitamina D,
senza la quale le mie ossa resterebbero deboli e cieche alla luce del calcio.

Sei Tu, Signore, che hai pensato tutto questo.
Hai dato ai reni non solo la funzione, ma anche la grazia di compensare,
di supplire, di continuare a servire la vita anche quando uno solo resta attivo.
Hai posto in essi la logica dell’amore: dare senza chiedere nulla,
filtrare il male e custodire il bene.

Mi stupisco, mio Dio, e non posso tacere:
in ogni battito silenzioso di questi organi,
io vedo il segno della Tua sapienza.
In ogni goccia di sangue purificata,
c’è una Tua carezza nascosta.

Accogli, Padre, il mio umile ringraziamento.
Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
e che ogni funzione del mio corpo sia una lode vivente a Te,
che sei il medico delle anime e il Creatore dei corpi.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del fegato

O Signore della vita,
Tu che hai plasmato l’uomo con sapienza infinita
e lo hai colmato di doni visibili e invisibili,
oggi elevo a Te il mio canto di lode
per il dono meraviglioso del fegato,
opera silenziosa della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai posto nel mio corpo come sentinella instancabile,
organo forte e umile,
che lavora nell’ombra e sorregge la vita
senza clamore, senza sosta.

Ti ringrazio, Padre,
per la sua capacità di depurare il sangue,
di trasformare le sostanze nocive in ciò che può essere espulso,
e di neutralizzare i veleni che l’uomo stesso introduce nel suo corpo.

Ti lodo per il metabolismo mirabile che il fegato regola:
per la trasformazione dei carboidrati in energia,
dei grassi in riserve sagge,
delle proteine in elementi vitali.
Ogni reazione è un atto di sapienza,
ogni equilibrio è un riflesso della Tua perfezione.

Grazie per la bile che esso produce con fedeltà,
perché sia facilitata la digestione,
e ciò che è nutrimento diventi forza per servire e lodare Te.

Grazie per la capacità di rigenerarsi,
segno della Tua misericordia inscritta nella carne:
anche quando viene ferito, il fegato tenta di ricostruirsi,
come se volesse ricordarci che la vita, in Te,
può sempre ricominciare.

Ti benedico per il magazzino silenzioso che è il mio fegato:
conserva il glicogeno per i momenti di bisogno,
immagazzina vitamine e minerali,
regola il colesterolo e bilancia gli ormoni.
È uno scrigno che Tu hai riempito con amore previdente.

E quando il mio sangue scorre,
penso a quel flusso che passa da lui,
carico di sostanze da purificare,
e ritrovo in questo gesto continuo
una parabola del Tuo amore:
Tu prendi su di Te il peso del male,
e restituisci la vita limpida, rinnovata.

O Dio, che hai pensato ogni parte di me,
donami di custodire questo organo prezioso
con sapienza e gratitudine.
Fa’ che ogni funzione del mio corpo sia armonia e preghiera,
che ogni processo biochimico diventi lode,
e che il mio stesso vivere sia un cantico al Tuo Nome.

Medico divino,
Tu che curi l’anima e il corpo,
ricevi il mio grazie per questo miracolo quotidiano,
che pulsa silenziosamente sotto la mia pelle.
A Te, lode nei secoli.
Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del pancreas

O Dio vivente,
che hai intessuto il mio essere con amore e intelligenza,
oggi Ti rendo grazie per un dono spesso dimenticato,
ma prezioso e silenzioso:
il mio pancreas, piccolo custode dell’equilibrio vitale.

Tu lo hai nascosto nel profondo del mio addome,
tra lo stomaco e l’intestino,
come un artigiano segreto
che lavora con precisione, umiltà e dedizione.

Ti lodo, Signore,
per la sua duplice natura,
così sapientemente orchestrata:
organo esocrino e endocrino,
servitore della digestione e guardiano del metabolismo.

Grazie per gli enzimi pancreatici
che esso secerne in silenzio,
e che scindono, con precisione millimetrica,
proteine, grassi e zuccheri,
perché tutto ciò che mangio diventi vita,
e nulla si perda nel caos.

Ti ringrazio per le cellule delle isole di Langerhans,
minuscoli santuari nascosti,
che producono con sapienza insulina e glucagone:
una danza di ormoni che mantiene il giusto livello di zuccheri nel sangue,
perché ogni cellula riceva ciò che le serve,
senza troppo, senza troppo poco.

È il Tuo Spirito, o Padre,
che ha dato al pancreas la capacità di rispondere con prontezza,
di percepire il bisogno e agire con misura,
di custodire un equilibrio delicato
da cui dipende la mia energia, la mia forza, il mio pensiero.

E quando il metabolismo si inceppa,
quando il corpo si ribella o si ammala,
Tu non abbandoni,
ma continui ad operare nel mistero,
e ispiri mani sapienti, cure nuove, percorsi di speranza.

Grazie per ogni istante in cui il mio pancreas lavora in armonia,
per ogni pasto che viene digerito con ordine,
per ogni goccia di glucosio che trova la sua via nelle cellule
grazie a questo piccolo servitore della vita.

O Dio Creatore,
insegnami a custodire questo dono con saggezza,
a rispettare ciò che Tu hai disegnato con perfezione, e a non prendere mai per scontato
ciò che ogni giorno lavora per la mia vita.

Sii Tu benedetto, Signore della scienza e del mistero,
perché anche nei più piccoli organi
Tu riveli la Tua grandezza e la Tua tenerezza.

A Te, mio Dio, lode eterna.
Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dello stomaco

Signore della vita,
che hai formato il mio corpo con sapienza profonda,
oggi Ti rendo grazie per un dono fedele,
spesso dimenticato ma sempre all’opera:
il mio stomaco, umile grembo della trasformazione.

Tu lo hai posto al centro del mio essere,
come una coppa nascosta
che accoglie, trasforma e prepara
ciò che la Tua provvidenza offre ogni giorno.

Ti lodo per il suo lavoro nascosto,
per la sua pazienza nel ricevere il cibo,
per la sua forza nel mescolarlo,
per i succhi gastrici che Tu hai pensato,
capaci di sciogliere, digerire, nutrire.

Grazie per l’acido cloridrico,
che disgrega con potenza ciò che è grezzo,
e per gli enzimi come la pepsina,
che Tu hai voluto come strumenti di precisione
per spezzare le proteine in forme utili alla vita.

Ti benedico per le cellule parietali e principali,
per i meccanismi complessi che regolano
quanto produrre, quando svuotare, come proteggere.
E Ti ringrazio per la mucosa gastrica,
che Tu hai rivestito con saggezza,
perché lo stomaco non si consumi nel fuoco che genera.

O Dio,
anche qui vedo il segno del Tuo amore:
uno spazio che accoglie senza giudicare,
che trasforma con pazienza,
che spezza per nutrire —
immagine del Tuo Figlio che si è spezzato per darci vita.

Grazie per il ritmo della digestione,
per i segnali che partono e arrivano al cervello,
per la fame che ci ricorda il bisogno,
e per la sazietà che insegna il limite.

Signore,
quanto è meravigliosa la Tua opera!
Anche nello stomaco Tu hai scritto una legge:
quella del servizio silenzioso,
della forza nascosta,
della cura costante per la vita.

Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto,
che non abusi della mia salute,
che sappia ascoltare il mio corpo
e offrirti ogni mio pasto come lode.

E quando lo stomaco si turba, si infiamma, si ammala,
ricordamelo:
Tu sei vicino, anche nel dolore,
e nulla del mio corpo Ti è indifferente.

A Te, Dio della carne e dello spirito,
va la mia riconoscenza.
In ogni digestione silenziosa,
in ogni nutrimento ricevuto,
sia benedetto il Tuo Nome.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’intestino

O Dio meraviglioso,
che hai intrecciato ogni fibra del mio corpo
con intelligenza, pazienza e amore,
oggi Ti benedico per un dono nascosto e instancabile:
l’intestino, luogo di passaggio, nutrimento e vita.

Tu lo hai disteso come un cammino tortuoso ma sapiente,
lungo metri di silenzioso servizio,
affinché ciò che mangio diventi ciò che sono,
e ciò che non serve venga lasciato andare.

Ti ringrazio per l’intestino tenue,
che con delicatezza assorbe ogni nutriente,
che accoglie vitamine, sali, amminoacidi e zuccheri,
e li invia al sangue,
perché ogni cellula possa lodarti con la sua energia.

Ti lodo per i villi intestinali,
così piccoli e numerosi,
che aumentano lo spazio dell’incontro,
come mani tese ad accogliere il bene
che Tu ci doni nel cibo quotidiano.

Grazie per l’intestino crasso,
che raccoglie con dignità ciò che resta,
estrae ancora acqua, ne fa tesoro,
e accompagna ogni scarto alla fine del suo viaggio
senza vergogna, perché anche il limite fa parte della vita.

Ti benedico, Signore,
per il microbiota,
quella moltitudine invisibile
che lavora in armonia con me:
batteri amici, lieviti, fermenti,
che Tu hai posto nel mio ventre
a vegliare sulla mia salute.

Tu, che vedi nel segreto,
hai scelto l’intestino come sede profonda dell’equilibrio:
lì si forma il sistema immunitario,
lì nasce la serotonina,
lì si decide ciò che costruisce e ciò che viene scartato.

Anche lì, Signore, abiti Tu.
Anche lì parla il Tuo silenzio.
Anche nel rumore della digestione
o nel disagio della malattia,
Tu non sei lontano. Donami gratitudine per questo organo fedele,
che lavora mentre io dormo, cammino, prego o parlo.
Donami rispetto per il mio corpo,
per ciò che entra e ciò che esce,

e fa’ che anche il mio intestino sia spazio di purificazione,
non solo fisica, ma spirituale.

Perché Tu, o Padre,
sai trarre vita anche da ciò che sembra scarto,
e sai far fiorire salute là dove sembrava solo passaggio.

Benedetto sei Tu,
medico delle profondità,
che conosci le vie dell’interiore
e curi anche ciò che nessuno vede.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono della milza

Signore silenzioso e presente,
che abiti ogni spazio del mio corpo
e vegli anche su ciò che io non vedo,
oggi Ti rendo grazie per un piccolo, prezioso custode:
la mia milza, organo discreto e fedele.

Tu l’hai nascosta sotto la protezione delle costole,
in un angolo quieto del mio fianco,
come una sentinella che veglia
senza fare rumore, senza chiedere attenzione.

Ti lodo, mio Dio,
per la sua opera nascosta:
filtra il sangue con dolcezza,
rimuove ciò che è invecchiato,
conserva ciò che può ancora servire.

Grazie per la sua azione immunitaria,
perché nella milza Tu hai posto
un baluardo contro le infezioni,
una fucina di linfociti pronti a difendermi,
una memoria vivente delle battaglie vinte.

Ti benedico per la sua capacità
di riconoscere i globuli rossi stanchi
e di smontarli con rispetto,
salvando il ferro, conservando la vita,
restituendo all’organismo ciò che è utile
e lasciando andare ciò che ha finito il suo tempo.

È nella milza che comprendo, Signore,
che anche ciò che muore ha un valore,
che anche la fine può essere feconda,
che la selezione silenziosa è un atto di cura,
e che ogni elemento del corpo
lavora per custodire l’armonia voluta da Te.

O Padre,
spesso dimentichiamo la milza,
come dimentichiamo i doni che non fanno rumore.
Eppure, senza di lei, l’equilibrio vacilla,
la difesa si indebolisce,
la purezza del sangue si smarrisce.

Insegnami a ringraziare
non solo per ciò che si vede,
ma per tutto ciò che lavora nel silenzio,
per gli organi nascosti,
per le funzioni umili,
per tutto ciò che serve senza cercare gloria.

E se la milza si ammala,
se deve essere tolta o curata,
Tu non abbandoni:
hai seminato in altri organi la capacità di compensare,
perché la Tua sapienza è ridondante d’amore
e nulla nel corpo è lasciato al caso.

Benedetto sei Tu,
che curi ciò che è piccolo,
che hai dato dignità alla milza,
e che trasformi anche il filtro del sangue
in un inno silenzioso alla vita.

Amen.

 

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei polmoni

O Dio del respiro e del silenzio,
che hai soffiato nelle narici dell’uomo
il primo alito di vita,
oggi Ti rendo lode per il dono dei miei polmoni,
strumenti sacri del mio respiro,
arpe invisibili che vibrano ad ogni istante.

Hai riempito il mio petto con due ali leggere,
i polmoni, meraviglia della Tua creazione,
che si espandono e si contraggono come in una danza,
in un ritmo continuo che io spesso ignoro,
ma che Tu vegli senza sosta.

Ti ringrazio per ogni inspiro
che porta ossigeno alle cellule affaticate,
e per ogni espiro
che libera l’anidride carbonica e ciò che non serve più.

Ti benedico per l’alveolo polmonare,
piccolo luogo di scambio e di incontro,
dove il sangue e l’aria si sfiorano senza confondersi,
e dove avviene, ogni secondo,
il miracolo invisibile della vita che si rinnova.

Grazie, Signore,
per i bronchi, bronchioli e capillari,
per questa rete finissima
che Tu hai intrecciato con precisione divina,
affinché ogni angolo del mio corpo
riceva il soffio che lo tiene in vita.

Ti lodo per il diaframma,
muscolo fedele e silenzioso,
che si muove con costanza anche quando dormo,
e accompagna il respiro come un servo invisibile.

O Dio,
quanto mi somigliano i miei polmoni:
accoglienti e fragili,
capaci di espandersi solo se si svuotano prima,
come l’anima che si apre solo quando si fa povera.

Hai fatto del respiro
un simbolo dello Spirito,
un richiamo alla preghiera,
un ponte tra l’uomo e Te.

Fa’, Signore, che ogni mio respiro
sia un atto di fiducia,
una lode silenziosa,
un’invocazione continua alla Tua presenza.

E quando il respiro si fa affannoso,
quando la malattia stringe i polmoni,
quando il fiato manca,
ricordami che anche allora Tu sei con me, che sei il Respiro eterno che non si spegne mai.

O Spirito di Dio,
soffia in me vita, libertà, pace.
Fa’ che ogni mio respiro sia un sì alla Tua volontà,
e che i miei polmoni, lavorando in silenzio,
diventino strumenti di lode al Tuo Nome.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del cervello

O Dio sapientissimo,
che hai creato l’universo con ordine e bellezza,
oggi Ti rendo lode per un dono sublime e insondabile:
il mio cervello,
opera mirabile della Tua intelligenza creatrice.

Tu lo hai formato nel silenzio del grembo,
cellula dopo cellula,
intrecciando miliardi di neuroni
in una rete viva, pulsante,
più vasta dei cieli e più profonda degli abissi.

Ti ringrazio per ogni sinapsi che trasmette segnali,
per ogni neurotrasmettitore che regola l’umore,
la memoria, il movimento, la veglia e il sonno.
In ogni impulso elettrico vedo il riflesso
del Tuo pensiero che tiene in vita il mondo.

Ti lodo per la corteccia cerebrale,
che mi dona la parola, il ragionamento,
l’immaginazione e la coscienza.
Per l’emisfero sinistro, che calcola e analizza,
e per l’emisfero destro, che sogna e crea.

Grazie per l’ippocampo,
che conserva i ricordi come fossero perle,
e per l’amigdala,
che vigila sulle emozioni e sul pericolo.

Ti benedico per il cervelletto,
che coordina ogni gesto,
e per il tronco encefalico,
che veglia sui miei respiri, sul battito, sulla vita,
anche quando non ne sono cosciente.

O Signore,
questo organo che mi fa pensare a Te,
non potrà mai comprenderTi del tutto.
Il cervello può scrutare i cieli,
ma non racchiudere l’eterno.
Può elaborare misteri,
ma non misurare il Tuo amore.

E tuttavia Tu vi abiti,
non come un’idea, ma come presenza.
Nel silenzio del pensiero,
nella libertà della scelta,
nella coscienza che distingue il bene dal male,
sei Tu a parlare, sei Tu a ispirare.

Ti rendo grazie anche per la fragilità del cervello,
perché essa mi ricorda che sono creatura,
che la mia intelligenza è dono e non possesso,
e che ogni lampo di lucidità,
ogni intuizione, ogni parola vera,
viene da Te.

O Dio,
aiutami a usare il mio cervello per costruire e non distruggere,
per comprendere e non dominare,
per meditare il bene,
per scegliere la giustizia,
per cercare la verità che sei Tu.

Fa’ che anche i miei pensieri diventino preghiera,
che ogni mia idea sia illuminata dalla Tua luce,
e che la mia mente, pur finita,
si apra ogni giorno di più al mistero infinito del Tuo amore.

A Te, Dio della Sapienza e della Vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della pelle

O Dio che mi hai rivestito di vita,
che non hai lasciato nulla al caso nel mio corpo,
oggi Ti benedico per il dono della pelle,
confine vivo tra me e il mondo,
tra ciò che sono e ciò che incontro.

Hai disteso su di me questo tessuto mirabile,
che respira, sente, protegge e comunica.
Non una corazza fredda,
ma un manto sensibile,
una veste fatta di cellule, nervi e pori,
che Tu hai intessuto con sapienza e amore.

Ti rendo grazie per la sua funzione protettiva,
scudo contro mille aggressioni invisibili,
barriera contro batteri, ferite, radiazioni, sostanze nocive.
La pelle è come un vigile silenzioso,
che filtra ciò che entra
e custodisce ciò che è prezioso.

Ti lodo per la sua capacità di sentire,
perché attraverso di essa tocco, accarezzo,
distinguo il caldo dal freddo, il dolore dal piacere.
Grazie per le terminazioni nervose
che rendono la pelle una via di relazione,
una finestra sull’anima.

Ti ringrazio per la melanina,
che Tu hai posto in noi come dono di protezione e bellezza,
e per la diversità dei colori della pelle,
che parlano di creatività e non di distanza,
che riflettono la Tua immagine in mille sfumature.

Ti benedico per il sudore che regola la temperatura,
per il sebo che la mantiene elastica,
per le cellule che si rinnovano,
e per la pelle che si rigenera dopo le ferite,
immagine della Tua misericordia che sempre ricostruisce.

Signore,
quante volte giudichiamo dal colore della pelle,
o ci vergogniamo della nostra!
Ma Tu non guardi l’apparenza,
Tu ami ogni centimetro del nostro essere, perché l’hai creato con tenerezza.

Fa’ che io non dimentichi mai
che la mia pelle è anche memoria della carezza,
luogo della ferita,
spazio dell’incontro.
Fa’ che attraverso di essa io sappia amare e lasciarmi amare,
con pudore, con dignità, con verità.

E quando essa invecchia, si ammala o si segna,
ricordami che Tu guardi più in profondità,
che ogni ruga è storia,
ogni cicatrice è passaggio,
ogni macchia è vissuto.

Grazie, Signore,
per questa veste vivente che mi hai donato.
Fa’ che la custodisca con rispetto,
che non la profani con superficialità,
e che attraverso di essa io possa testimoniare
la bellezza del corpo come Tuo tempio.

A Te, che hai rivestito l’umanità di carne,
e Ti sei fatto toccare nella pelle del Figlio,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono degli occhi

O Dio, luce senza tramonto,
che hai detto “sia la luce”
e hai creato gli occhi perché potessero accoglierla,
oggi Ti rendo grazie per questo dono meraviglioso:
i miei occhi, finestre aperte sulla Tua creazione.

Tu li hai formati con perfezione insondabile,
piccoli e fragili,
eppure capaci di contenere il cielo,
il volto di un fratello,
le lacrime di una madre,
la bellezza nascosta in ogni cosa.

Ti lodo per la cornea e il cristallino,
che piegano la luce con delicatezza,
per l’iride che regola l’ingresso del giorno,
e per la pupilla,
che si dilata o si restringe come un’umile porta
tra l’esterno e l’interno.

Grazie per la retina,
tela viva che raccoglie immagini e colori,
e per i coni e bastoncelli,
che distinguono la luce dal buio,
il giorno dalla notte,
il dettaglio dal contorno.

Grazie per il nervo ottico,
che trasmette ciò che vedo al cervello,
e per il cervello stesso,
che interpreta la realtà e la riconsegna al cuore.

Ma più ancora, Signore,
Ti ringrazio per ciò che gli occhi possono contemplare:
i volti amati,
il creato che canta la Tua gloria,
i segni del Tuo passaggio nel mondo.

Donami occhi puri,
che non giudichino con superficialità,
occhi misericordiosi,
che sanno vedere oltre l’apparenza,
occhi attenti,
che non ignorano il dolore di chi chiede aiuto.

Fa’ che i miei occhi si alzino spesso verso il cielo,
che si chiudano in preghiera
e si aprano alla meraviglia.

E quando gli occhi si riempiono di lacrime,
fa’ che io non me ne vergogni:
Tu stesso, o Gesù, hai pianto.
Le lacrime lavano l’anima,
rendono limpido lo sguardo,
e preparano il cuore alla luce.

Quando i miei occhi si indeboliranno,
o la vista si spegnerà,
donami la luce interiore,
quella che non si misura in diottrie,
ma in fiducia, in fede, in speranza.

Perché Tu, Signore,
vedi nel segreto
e guardi con occhi che salvano.

A Te, Luce vera che illumina ogni uomo,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del cuore

O Dio,
che mi hai creato con amore eterno
e hai posto in me un cuore che batte senza tregua,
oggi Ti rendo grazie per questo dono nascosto,
motore silenzioso della vita,
simbolo della Tua presenza viva in me.

Hai fatto del cuore il centro del corpo,
pompa instancabile che alimenta ogni cellula,
che spinge il sangue in ogni angolo del mio essere,
e lo richiama a sé con ritmo costante,
come un abbraccio che mai si interrompe.

Ti lodo per ogni battito
che si compie anche mentre dormo,
mentre soffro, mentre prego,
senza che io me ne accorga,
segno che la vita non dipende solo da me,
ma da Te, che la sostieni a ogni istante.

Grazie per le quattro camere del mio cuore,
per gli atri e i ventricoli,
che ricevono e donano, che raccolgono e distribuiscono:
mi ricordano che vivere è un continuo scambio d’amore,
che il cuore è fatto per accogliere e per dare.

Ti ringrazio per le valvole che regolano il flusso,
per le arterie e vene che portano ossigeno e speranza,
per la circolazione che unisce il corpo come una sola famiglia,
e per il ritmo cardiaco,
che racconta fedelmente le emozioni e le prove.

O Signore,
Tu che leggi nei cuori,
che scruti i pensieri e i desideri più profondi,
entra nel mio cuore e rendilo docile, forte e libero.

Liberami dal cuore indurito,
dal cuore diviso, dal cuore che batte solo per sé stesso.

Donami un cuore di carne,
capace di compassione,
di perdono,
di attenzione agli altri,
un cuore che batte al Tuo ritmo.

E quando il cuore si affatica,
quando palpita nel dolore,
quando si ammala o si spezza,
Tu, o Medico delle anime e dei corpi,
rimani accanto a me,
con la Tua pace che supera ogni agitazione.

Fa’ che ogni battito del mio cuore
sia una lode a Te,
un “sì” alla vita,
una preghiera nascosta.

Perché finché il cuore batte,
Tu non hai finito con me.

A Te, Signore del cuore e della vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono degli orecchi

O Dio,
che hai plasmato ogni suono dell’universo,
che hai creato l’aria perché potesse vibrare,
e l’orecchio perché potesse ascoltare,
oggi Ti ringrazio per il dono degli orecchi,
che mi permettono di sentire la Tua voce e quella del mondo.

Hai fatto dell’orecchio una meraviglia di precisione:
la pinna che raccoglie i suoni,
il canale uditivo che li guida,
il timpano che vibra come una piccola pelle,
e la catena di ossicini – martello, incudine e staffa –
che amplifica e trasmette la vibrazione.

Ti lodo per la delicata coclea,
dove le cellule ciliate trasformano i suoni in impulsi elettrici,
che il nervo acustico conduce al cervello,
dove diventa parola, musica, significato.

Grazie, Signore,
per la capacità di ascoltare,
non solo con le orecchie,
ma con il cuore e con la mente.
Ti ringrazio per ogni voce amica,
per ogni parola di conforto e di amore,
per ogni canto che eleva lo spirito.

Donami orecchi attenti e pronti,
per non perdere le tue ispirazioni,
per cogliere il grido di chi ha bisogno,
per saper accogliere e comprendere.

Fa’ che non chiuda le orecchie alla Tua Parola,
che non mi lasci distrarre dal rumore del mondo,
ma che io sappia ascoltare il silenzio dove Tu parli.

E quando l’orecchio si affievolisce,
quando il suono diventa lontano,
donami la pazienza e la grazia di continuare a sentire con l’anima,
con gli occhi del cuore.

A Te, che sei la Voce eterna,
lode e gloria nei secoli.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del gusto

O Dio, creatore di ogni dolcezza e sapore,
che hai intessuto nel mio corpo un senso prezioso e delicato,
oggi Ti ringrazio per il dono del gusto,
che rende la mia vita più ricca e più piena.

Hai posto sulla mia lingua migliaia di papille gustative,
piccoli sentinelle che riconoscono il dolce, l’amaro, il salato, il aspro e l’umami,
per guidarmi nel mangiare, nel nutrirmi,
e nel trovare gioia nelle cose semplici.

Ti lodo per la complessità di questo senso,
che collega la bocca al cervello,
che unisce il corpo e l’anima,
perché il cibo non è solo sostentamento,
ma festa, incontro, comunione.

Grazie per il gusto che mi ricorda il miele,
il frutto maturo, il pane fragrante,
e persino la sofferenza del sapore amaro,
che insegna pazienza e discernimento.

Ti chiedo, Signore, di donarmi sempre gratitudine
per ogni sapore che incontro,
per ogni pasto condiviso,
per ogni momento di convivialità che arricchisce il cuore.

Fa’ che non dimentichi mai il dono della tavola,
luogo di gioia e di relazione,
dove il gusto diventa espressione d’amore.

E quando il gusto si affievolisce o si perde,
donami la capacità di apprezzare gli altri sensi,
di nutrirmi di bellezza, di parola, di amicizia, di fede.

A Te, fonte di ogni dolcezza,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sangue

O Dio, fonte di ogni vita,
che hai fatto scorrere nelle mie vene il dono del sangue,
oggi Ti ringrazio per questo miracolo nascosto,
che nutre, purifica, unisce il mio corpo in un solo battito.

Ti lodo per i milioni di globuli rossi,
che portano l’ossigeno a ogni cellula,
per i globuli bianchi che difendono e custodiscono,
per le piastrine che curano le ferite con delicatezza.

Grazie, Signore, per la meraviglia della circolazione,
che dal cuore si diffonde in ogni angolo del corpo,
per la fluidità che permette la vita e la guarigione,
per il sangue come segno profondo di unità e comunione.

Ti ringrazio perché nel Tuo grande mistero, il sangue è diventato segno di salvezza,
il prezzo dell’amore infinito di Cristo,
che ha versato il Suo sangue per me.

Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
che non lo profani con leggerezza,
ma lo offra come simbolo di vita donata,
di sacrificio e di amore per i fratelli.

E quando il sangue si ferma o si ammala,
quando la vita sembra vacillare,
Tu, Signore della vita, rinnova in me la speranza,
il coraggio di continuare,
la fede nel Tuo abbraccio che non manca mai.

Perché il sangue è vita,
e la vita è un dono Tuo,
da custodire con gioia e responsabilità.

A Te, Signore della vita e della salvezza,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema immunitario

O Signore,
Che hai creato il mio corpo con infinita sapienza,
Ti ringrazio per il dono del sistema immunitario,
la sentinella silenziosa e fedele che veglia su di me.

Hai disposto in me un esercito di cellule
pronte a difendere la vita,
a riconoscere il bene dal male,
a combattere con coraggio contro i nemici invisibili.

Ti lodo per i linfociti, i macrofagi, le cellule natural killer,
per ogni difensore che Tu hai messo a guardia del mio corpo,
per la memoria immunitaria che conserva il ricordo del pericolo
e prepara la risposta più efficace.

Grazie perché, anche senza che io me ne accorga,
Tu proteggi ogni mio respiro, ogni mio passo,
difendendo la mia vita dalla malattia,
custodendo il miracolo della salute.

Signore, insegnami a collaborare con questa Tua opera,
a rispettare il dono della salute,
a vivere con saggezza e prudenza,
per non indebolire la protezione che Tu hai donato.

Quando la malattia mi sorprende o il sistema si indebolisce,
dona forza alle mie difese,
guarigione al mio corpo,
pace al mio spirito.

Fa’ che io non dimentichi mai che Tu sei il vero medico,
che guida ogni difesa, che rinnova ogni forza,
e che la salute vera è dono Tuo,
che supera ogni limite umano.

A Te, custode della vita e della salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema linfatico

O Dio, fonte di ogni armonia e vita,
Ti ringrazio per il dono del sistema linfatico,
quella rete preziosa che scorre nel mio corpo,
come un fiume silenzioso di purificazione e protezione.

Hai creato i vasi linfatici e i nodi linfatici,
le sentinelle discrete che raccolgono il liquido in eccesso,
depurano, filtrano e difendono con cura meticolosa.

Ti lodo per la linfa, che scorre leggera e forte,
portando via scorie e nemici invisibili,
donando vita e salute ad ogni cellula,
con un equilibrio perfetto che Tu solo conosci.

Grazie per i linfonodi, custodi della difesa,
che lavorano senza riposo per mantenere il corpo sano,
per le tonsille e la milza, compagne di questa opera silenziosa,
che sorvegliano la vita nascosta in ogni fibra.

Signore, aiutami a rispettare questo dono,
a non trascurare la cura del mio corpo,
a vivere con equilibrio e attenzione,
per sostenere la linfa e la sua missione di vita.

Quando la fatica o la malattia minacciano questo sistema,
Ti prego, rinnova in me la forza e la guarigione,
perché ogni parte del mio corpo possa svolgere il suo compito,
e io possa continuare a lodare Te, Creatore di ogni cosa.

A Te, fonte di vita e salute,
lode e gloria nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono dello scheletro

O Signore, Architetto della vita,
che hai costruito il mio corpo con perfezione e bellezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dello scheletro,
questa meravigliosa impalcatura che mi sorregge e mi custodisce.

Tu hai posto in me ossa forti e flessibili,
non come gabbia, ma come struttura viva,
che sostiene ogni movimento,
che protegge organi delicati,
che cresce, si adatta e si rinnova nel tempo.

Ti lodo per le 206 ossa che compongono il mio scheletro,
per le articolazioni che rendono possibile il cammino,
per la colonna vertebrale che sostiene il mio sguardo verso l’alto,
e per il cranio, che custodisce con fedeltà il mio pensiero.

Grazie per il midollo osseo
che Tu hai nascosto nelle cavità delle ossa, fabbrica silenziosa di globuli rossi, bianchi e piastrine,
cuore pulsante del mio sistema immunitario.

O Dio,
in questo intreccio di forza e fragilità,
vedo il riflesso della mia condizione umana:
sono fatto per reggere, ma anche per piegarmi,
sono chiamato a stare in piedi, ma non da solo.

Donami, Signore, ossatura interiore,
non fatta di arroganza, ma di fede;
non di rigidità, ma di verità;
non di pietra, ma di carne aperta alla Tua Parola.

Fa’ che io possa camminare diritto davanti a Te,
sostenuto non solo dalle mie ossa,
ma dalla Tua grazia che mi mantiene saldo.

E quando il corpo si affatica,
quando le ossa dolgono o si spezzano,
Tu, che conosci ogni frammento del mio essere,
rimettimi insieme con la Tua forza,
e insegnami ad affidarmi a Te.

Perché Tu, Signore,
sei il vero Sostegno dell’uomo,
e chi costruisce la sua vita su di Te
non cadrà mai.

A Te, mio Fondamento e mia Roccia,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per i muscoli e i tendini

O Dio,
che hai plasmato il mio corpo con potenza e armonia,
oggi Ti rendo grazie per il dono dei muscoli e dei tendini,
che mi permettono di muovermi, di agire, di servire.

Hai steso su di me non solo ossa e pelle,
ma fibre vive, elastiche e forti,
che si contraggono e si rilassano,
che rispondono al pensiero e alla volontà,
che traducono il desiderio in azione.

Ti lodo per i muscoli scheletrici,
che mi fanno camminare, sollevare, abbracciare.
Ti lodo per i muscoli involontari,
che lavorano in silenzio – come il cuore, il diaframma, i visceri –
senza che io lo chieda o lo pensi.

Grazie per i tendini, forti come corde d’amore,
che uniscono muscolo e osso,
che trasmettono il movimento con fedeltà,
che sopportano tensioni e sforzi,
rendendo possibile ogni gesto della mia giornata.

Signore, insegnami a usare la mia forza non per dominare,
ma per sollevare chi è caduto,
per sostenere chi è debole,
per lavorare con umiltà,
per servire con gioia.

Donami equilibrio:
che io non sia schiavo dell’inerzia,
né idolatra della performance.
Che ogni mio movimento sia a gloria del Tuo nome.

E quando i muscoli si stancano,
quando il dolore o la malattia mi limitano,
donami pazienza e fiducia,
perché Tu conosci ogni fibra del mio essere,
e sai ridonare forza a chi spera in Te.

A Te, Signore della forza e della mitezza,
che hai preso carne per camminare con noi,
lode nei secoli.

Amen.

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema nervoso

O Dio di ogni sapienza,
che hai tessuto il mio essere con meraviglioso ordine,
oggi Ti rendo grazie per il dono del sistema nervoso,
questa rete viva che dà coscienza, unità e direzione al mio corpo.

Hai scritto dentro di me un linguaggio fatto di impulsi,
che viaggiano veloci lungo neuroni e sinapsi,
trasmettendo pensiero, volontà, percezione e memoria,
con una precisione che solo Tu puoi comprendere pienamente.

Ti lodo per il cervello,
che guida ogni decisione, ogni emozione, ogni parola,
per il midollo spinale,
che collega ogni parte del corpo alla mente,
per i nervi, che raggiungono anche il più piccolo muscolo,
e portano istruzioni, dolore, calore e sensibilità.

Grazie, Signore, per l’autonomia di certi gesti,
che accadono anche senza che io pensi:
il battito del cuore, il respiro, la digestione,
segno che la Tua intelligenza continua a operare anche nel silenzio.

Donami, o Padre,
di non fare un uso distratto o superbo della mente,
ma di coltivare la lucidità, la memoria, la prudenza e la compassione,
perché ogni impulso interiore sia orientato alla verità e al bene.

E quando il sistema si affatica,
quando arriva la confusione, la malattia o la perdita del controllo,
Tu, che sei la Mente eterna,
sii luce nella nebbia, ordine nel caos, pace nell’agitazione.

Fa’ che io non dia per scontata
la meraviglia di pensare, scegliere, muovermi, parlare,
e che ogni mio gesto sia una preghiera silenziosa,
che sale a Te come offerta viva.

A Te, Dio di ogni intelligenza e armonia,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’apparato riproduttivo

O Dio,
autore della vita, che hai creato l’uomo e la donna a Tua immagine,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’apparato riproduttivo,
segno concreto del Tuo amore fecondo
e partecipazione al mistero della creazione.

Hai posto nel nostro corpo la capacità di generare,
di accogliere una vita nuova,
di trasmettere ciò che abbiamo ricevuto,
non come possesso, ma come dono da offrire.

Ti lodo per la profonda armonia tra corpo e spirito,
per i delicati processi dell’ovulazione, della fecondazione, della gestazione,
per la matrice del grembo, dove la vita inizia nascosta,
nutrita dal silenzio e dal calore.

Ti lodo per la forza generativa dell’uomo,
per il mistero della trasmissione della vita,
per la tenerezza inscritta nella nostra carne,
chiamata ad essere segno d’amore, e non strumento d’egoismo.

Grazie per gli ormoni, i cicli,
le cellule minuscole che portano in sé il potere della continuità,
e per tutto ciò che rende il corpo umano partecipe della Tua creazione.

Fa’ che io custodisca questo dono con purezza e rispetto,
che sappia accogliere la mia corporeità con gratitudine,
senza vergogna né superficialità,
ma con la consapevolezza che ogni parte di me
è chiamata alla vita piena, all’amore fedele, al dono sincero.

E quando questo apparato si ferma, si ammala o soffre,
quando la sterilità o la solitudine pesano,
Tu, Signore della vita, sii presenza che consola,
forza che trasforma anche il vuoto in fecondità spirituale.

A Te, Creatore che dà e accoglie la vita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del tatto

O Signore,
che Ti sei fatto carne per toccare l’umanità ferita,
oggi Ti rendo grazie per il dono del tatto,
il senso umile e profondo che mi lega al mondo reale
e rende la mia pelle finestra di comunione.

Hai rivestito il mio corpo di terminazioni nervose,
capaci di cogliere il calore, il freddo, la pressione, il dolore,
di percepire il confine tra me e l’altro,
e nello stesso tempo di superarlo attraverso il contatto.

Ti lodo per la pelle, che sente e comunica,
per ogni carezza che consola,
per ogni stretta di mano che riconcilia,
per ogni gesto che parla senza parole.

Grazie per i recettori sparsi su tutto il corpo,
per i segnali che arrivano al cervello
e mi aiutano a proteggermi, a orientarmi, a conoscere.

Grazie per il linguaggio del tocco,
che sa guarire, accogliere, calmare, sostenere,
quando è guidato dall’amore, dalla prudenza e dal rispetto.

Signore, donami la grazia
di usare il mio tatto non per possedere, ma per servire,
non per ferire, ma per curare,
non per trattenere, ma per benedire.

Fa’ che il mio corpo,
attraverso il tatto,
sia segno visibile della Tua tenerezza invisibile,
capace di far sentire agli altri la Tua vicinanza.

E quando il dolore tocca la mia pelle,
quando sento il peso della malattia o della solitudine,
Tu, che hai toccato i lebbrosi e rialzato i feriti,
tocca anche me, e rendimi sano.

A Te, Dio che tocchi con amore,
e ci insegni a toccare con rispetto,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’olfatto

O Signore,
che hai creato ogni cosa con sapienza e delicatezza,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’olfatto,
questo senso silenzioso e nascosto
che apre alla memoria, all’attenzione, alla meraviglia.

Hai posto nelle mie narici
recettori capaci di distinguere mille sfumature:
il profumo del pane,
l’aroma della terra bagnata,
l’odore della pelle di chi amo,
il sentore di pericolo che mi avvisa e mi protegge.

Ti lodo per il nervo olfattivo,
per il bulbo olfattivo e il percorso misterioso
che collega il naso al cuore e al ricordo,
rendendo ogni profumo una porta sull’anima.

Grazie, Signore,
perché attraverso l’olfatto posso riconoscere ciò che è vivo,
gustare la bellezza del creato,
distinguere ciò che nutre da ciò che intossica,
e sentire la fragranza della Tua presenza nella vita quotidiana.

Hai scelto il profumo anche nella Tua rivelazione:
l’incenso che sale come preghiera,
l’unguento versato sui piedi del Figlio,
il buon odore di Cristo che i santi portano nel mondo.

Donami, Signore, un olfatto spirituale che riconosca la verità,
che distingua ciò che viene da Te da ciò che inganna,
che sappia cercare il profumo della santità
e rifuggire il fetore del peccato.

Fa’ che anche la mia vita
sia per gli altri un buon profumo,
una presenza discreta ma viva,
che parla di Te senza fare rumore.

A Te, che rendi sensibili le nostre narici
alla bellezza e alla verità,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della parola e del linguaggio

O Dio,
Verbo eterno fatto carne,
oggi Ti rendo grazie per il dono della parola
e del linguaggio, meravigliosi strumenti
che hai posto in me per comunicare, comprendere, amare.

Hai donato all’uomo non solo suoni,
ma significato, intenzione, dialogo.
Hai impresso nella nostra lingua
la capacità di dire il bene, di costruire ponti,
di esprimere la verità, di consolare, di benedire.

Ti lodo per il linguaggio articolato,
che nasce nel pensiero e prende forma nelle labbra,
per la complessa armonia tra cervello, corde vocali, lingua e respiro,
che rende possibile ogni parola detta, ogni canto, ogni silenzio carico di senso.

Ti rendo grazie per tutte le parole che mi hanno formato:
quelle dette con amore,
quelle ascoltate con fiducia,
quelle scritte per istruire,
quelle sussurrate nella preghiera.

Ma Ti chiedo perdono, Signore,
per ogni parola usata con superficialità,
per quelle che hanno ferito,
per i silenzi colpevoli e le parole vane.

Insegnami a custodire la mia lingua,
a parlare con verità e carità,
a tacere quando il silenzio è più giusto,
a usare le parole per edificare, non per distruggere.

Fa’ che la mia parola sia eco della Tua:
creativa, fedele, luminosa.
Che nel mio parlare non manchi mai la gratitudine,
la gentilezza, la speranza,
e che ogni mia voce serva il bene.

E quando le parole vengono meno,
quando la voce si spegne o il linguaggio si confonde,
Tu, che scruti i cuori e comprendi i sospiri,
ascolta anche ciò che non so dire,
e fa’ che il mio silenzio sia preghiera.

A Te, Parola che salva,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono della memoria

O Signore,
Tu che sei il Dio del tempo e della storia,
oggi Ti rendo grazie per il dono della memoria,
questa meraviglia interiore che raccoglie
le orme del mio cammino e le custodisce con fedeltà.

Hai scritto dentro di me
la capacità di ricordare il bene ricevuto,
di custodire volti, voci, esperienze,
di apprendere e ritornare
sulle strade già percorse per trovarvi luce e senso.

Ti lodo per la memoria biologica,
frutto della Tua sapienza inscritta nel cervello,
per le sinapsi che creano connessioni,
per le tracce che si formano e si consolidano nel tempo,
e per ogni ricordo che forma la mia identità.

Ti rendo grazie per la memoria del cuore,
quella che non ha bisogno di immagini né parole,
ma riconosce l’amore, il dolore, il perdono,
e li trasforma in preghiera.

Grazie per ciò che ricordo con gioia,
per ciò che porto con fatica,
per ciò che è stato guarito dal Tuo passaggio,
e anche per ciò che, pur dimenticato, Tu non smetti di tenere nel Tuo cuore.

Donami, Signore,
di ricordare con gratitudine,
di non restare prigioniero del passato,
di trasmettere la memoria viva della Tua opera
a chi verrà dopo di me.

Fa’ che la mia memoria sia luogo di lode,
non solo archivio di dati,
ma spazio dove il Tuo Spirito può risvegliare la fiducia,
rafforzare la speranza, orientare il futuro.

E quando un giorno la memoria umana verrà meno,
quando confonderò nomi, volti e luoghi,
Tu ricordami, Signore.
Ricordami come hai ricordato il buon ladrone sulla croce.
Ricordami, perché in Te nulla è perduto.

A Te, Custode eterno di ogni memoria,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono del sistema endocrino

O Dio,
che con sapienza invisibile governi ogni equilibrio del mio corpo,
oggi Ti rendo grazie per il dono del sistema endocrino,
questa rete nascosta di ghiandole che,
senza rumore, custodisce la vita e la sua armonia.

Hai stabilito un linguaggio fatto di ormoni,
messaggeri fedeli che viaggiano nel sangue per portare ordine, sviluppo, energia, serenità.

Ti lodo per l’ipotalamo e l’ipofisi,
centri profondi che orchestrano ogni segnale,
per la tiroide, che regola il ritmo del mio metabolismo,
per le ghiandole surrenali, che rispondono al pericolo e allo stress,
per il pancreas, che con l’insulina tiene in equilibrio il mio zucchero vitale.

Grazie per le gonadi,
che operano con rispetto al tempo e alla vocazione di ciascuno,
per la pineale, custode silenziosa del giorno e della notte,
e per ogni sostanza che il mio corpo produce
per crescere, guarire, adattarsi, amare.

Signore,
quanto è grande la Tua sapienza,
che ha voluto dare a ogni parte del corpo
non solo funzione, ma comunicazione e cooperazione.

Quando il mio sistema si sbilancia,
quando gli ormoni si confondono o si alterano,
quando il mio corpo cambia e io faccio fatica a comprenderlo,
Tu sii pazienza e luce,
insegnami ad accogliere anche i passaggi fragili della vita
con fiducia e cura.

Donami uno sguardo che non giudica ciò che cambia,
ma che riconosce nella fragilità un invito alla fiducia.
Fa’ che io rispetti il mio corpo e quello degli altri,
consapevole che anche ciò che non si vede è opera Tua.

A Te, Architetto dell’equilibrio profondo,
che con un soffio regoli il tempo e la crescita,
lode nei secoli.

Amen.

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dell’equilibrio

O Signore,
che sostieni ogni creatura con mano sicura,
oggi Ti rendo grazie per il dono dell’equilibrio,
questa forza silenziosa che mi permette di stare dritto,
di camminare senza cadere,
di orientarmi nello spazio e nel tempo.

Hai nascosto nel profondo dell’orecchio
il sistema vestibolare,
queste piccole strutture così delicate e precise:
canali semicircolari, otoliti, recettori sensibili al minimo movimento.
Tutto lavora in armonia, senza che io lo veda,
per aiutarmi a mantenere stabilità, postura e direzione.

Ti lodo per la cooperazione tra orecchie, occhi e muscoli,
per la comunicazione istantanea tra cervelletto e nervi,
per ogni passo che faccio senza inciampo,
per ogni gesto che si compie con grazia,
per ogni equilibrio che si rinnova anche quando vacillo.

Grazie, Signore,
perché l’equilibrio non è solo una funzione fisica,
ma anche un dono spirituale:
equilibrio tra il fare e il riposare,
tra la parola e il silenzio,
tra il giudizio e la misericordia,
tra ciò che sono e ciò che sto diventando.

E quando l’equilibrio si spezza —
nel corpo, nella mente, nelle emozioni —
Tu, che sei la mia Roccia,
tienimi saldo.
Aiutami a ritrovare il centro in Te,
a non lasciarmi travolgere dalle vertigini del mondo,
a fidarmi anche quando tutto sembra girare.

Donami, o Padre,
un equilibrio che viene dall’alto,
stabile ma non rigido,
forte ma sempre umile,
come il Tuo Spirito che soffia dove vuole.

A Te, Signore del cielo e della terra,
che tutto mantieni in equilibrio con sapienza e amore,
lode nei secoli dei secoli.

Amen.

 

 

Perché siamo così complessi?

 

Il significato spirituale della complessità del nostro corpo

Dio, l’Infinito e l’Onnipotente, ha scelto di farsi conoscere non solo nell’idea astratta o nella potenza cosmica, ma anche in un corpo concreto, fatto di carne, ossa, organi, cellule e sangue. In noi, la Sua sapienza si manifesta in ogni dettaglio, ogni tessuto, ogni funzione, come un poema divino che parla del Suo amore per la vita.

La complessità del nostro corpo riflette la ricchezza e la profondità dell’amore divino.
Non siamo semplicemente “macchine biologiche” né un ammasso di organi, ma un’opera d’arte vivente in cui ogni parte ha un ruolo, un senso, una relazione con il tutto. Questa rete intricata di funzioni ci ricorda che siamo creati per la relazione — con Dio, con gli altri, con il mondo intero.

Ogni organo è come un simbolo vivente:

Il cuore non è solo pompa, ma centro dell’amore, della passione, del dono di sé.
I polmoni non solo respirano, ma ci insegnano la libertà e la dipendenza da un soffio più grande, il soffio della vita divina.
Il cervello è il luogo dove luce e ragione si incontrano, ma anche il mistero dell’anima che riflette la mente di Dio.

I reni, con la loro capacità di purificare, ci parlano di giustizia e di misericordia, di discernimento tra ciò che ci fa bene e ciò che ci corrompe.
Il fegato, custode della forza e della purificazione, ci ricorda che la trasformazione è possibile, che possiamo rigenerarci interiormente.
La pelle, il confine con l’esterno, ci insegna il valore del limite e della protezione, ma anche della vulnerabilità e dell’incontro.

La nostra complessità è un invito a riconoscere la Trinità di Dio nella nostra stessa natura:
come Dio è Uno e Tre, così il nostro corpo è un’unità di tante parti, ciascuna indispensabile, ciascuna in relazione con le altre. Il corpo ci ricorda che anche la nostra vita spirituale non può essere separata da quella materiale: siamo corpo e anima, materia e spirito insieme.

Inoltre, la complessità ci parla di vocazione alla santità e al servizio.
Nessun organo è inutile; nessuna funzione è isolata. Allo stesso modo, ogni persona ha un dono, un ruolo da svolgere nella comunità, nella Chiesa, nella società. La complessità del corpo umano è immagine della comunità dei santi, dove ogni membro contribuisce al bene comune.

Infine, questa complessità ci ricorda che siamo chiamati a una continua conversione:
come gli organi lavorano incessantemente per mantenere l’equilibrio e la salute, così siamo chiamati a una cura quotidiana di noi stessi, del nostro spirito, dei nostri rapporti, per vivere in armonia con Dio e con il prossimo.

 

In sintesi, siamo così complessi perché siamo immagine di un Dio infinito, ricco di mistero e amore. I nostri organi e funzioni non sono solo meccanismi, ma segni viventi della presenza di Dio dentro di noi, inviti a scoprire la profondità della nostra vocazione umana e spirituale.

 

 

 

Preghiera di ringraziamento per il dono dei reni

O Dio Creatore,
Padre di ogni vita,
con cuore colmo di meraviglia e gratitudine
mi rivolgo a Te, che mi hai formato con sapienza e amore.

Hai tessuto il mio corpo nel segreto,
e nel silenzio del grembo hai posto due piccoli organi,
i reni, laboratori viventi della Tua intelligenza creatrice.

Ti rendo grazie per la loro opera instancabile,
per questo filtro perfetto che, giorno e notte,
purifica il mio sangue con precisione millimetrica.

Grazie, Signore,
per i milioni di nefroni,
che Tu hai disposto con ordine e misura,
ognuno capace di filtrare, riassorbire, secernere ed espellere,
senza errore, senza sosta.

Ti lodo per il miracolo della filtrazione glomerulare,
per la delicatezza con cui separi il buono dal nocivo,
per il riassorbimento che salva ciò che nutre,
e per la secrezione tubulare che elimina ciò che affatica e intossica.

Grazie per il dono dell’omeostasi,
che i miei reni custodiscono con fedeltà:
regolano il pH del sangue,
mantengono il perfetto equilibrio tra sodio, potassio, calcio e acqua,
e vigilano sulla mia pressione arteriosa tramite la renina che Tu hai pensato.

Ti ringrazio per l’eritropoietina,
che stimola il midollo a dare vita ai globuli rossi,
e per l’attivazione della vitamina D,
senza la quale le mie ossa resterebbero deboli e cieche alla luce del calcio.

Sei Tu, Signore, che hai pensato tutto questo.
Hai dato ai reni non solo la funzione, ma anche la grazia di compensare,
di supplire, di continuare a servire la vita anche quando uno solo resta attivo.
Hai posto in essi la logica dell’amore: dare senza chiedere nulla,
filtrare il male e custodire il bene.

Mi stupisco, mio Dio, e non posso tacere:
in ogni battito silenzioso di questi organi,
io vedo il segno della Tua sapienza.
In ogni goccia di sangue purificata,
c’è una Tua carezza nascosta.

Accogli, Padre, il mio umile ringraziamento.
Fa’ che io custodisca questo dono con rispetto e gratitudine,
e che ogni funzione del mio corpo sia una lode vivente a Te,
che sei il medico delle anime e il Creatore dei corpi.

Ringraziamento al Signore per i miei 76 anni

Signore della vita e del tempo,
eccomi a Te, con 76 anni sulle spalle e nel cuore.
Non mi lamento degli acciacchi, non cerco illusioni.
Voglio solo ringraziarti.

Tu sai, o Dio, che tanti fratelli e sorelle
non hanno raggiunto quest’età.
Tu li hai chiamati quando hai voluto,
perché la vita e la morte sono nelle Tue mani,
e ogni giorno è scritto nel Tuo libro
prima ancora che venga alla luce.

Io sono ancora qui, Signore.
Non per merito mio,
ma per Tua volontà misteriosa,
che guida ogni battito e ogni respiro.

Grazie per questi anni vissuti,
per ogni alba che mi hai donato,
per le lacrime che mi hanno purificato
e per le gioie che mi hanno fatto cantare.

Ora il mio corpo è cambiato — e io lo vedo.
I muscoli, che un tempo erano forti, si sono assottigliati.
Le ossa, un tempo solide, sono diventate fragili.
La pelle porta le pieghe del tempo,
come una pergamena che ha custodito tante storie.

Il cuore rallenta,
le articolazioni scricchiolano,
la memoria qualche volta si fa nebbia.
Gli occhi si stancano prima,
e l’udito non afferra più ogni parola.
Eppure, Signore, anche questo è grazia.

È grazia poter rallentare,
fermarsi a contemplare ciò che un tempo si correva.
È grazia aver visto figli, nipoti, amici,
avere gustato il pane, la fatica, le stagioni.
È grazia continuare a vivere,
nonostante le perdite, le malattie, le solitudini.

Il mio sistema immunitario ha combattuto bene per tanti anni,
anche se ora è più lento e prudente.
I miei ormoni si sono acquietati,
lasciando spazio alla pace, alla saggezza,
a un ascolto più profondo.

Il mio cervello ha inciso ricordi che solo Tu conosci,
e anche se alcune connessioni si allentano,
Tu non ti dimentichi di me,
come una madre non dimentica il frutto del suo seno.

Grazie, Signore,
per ogni cellula che hai formato,
per ogni fibra che ancora obbedisce al Tuo respiro.
Grazie per i dolori che mi insegnano a sperare,
e per la stanchezza che mi invita al riposo in Te.

Se sto per entrare nell’ultimo tratto del cammino,
non temo: Tu sei lì, come sei stato all’inizio.
E anche se il mio corpo un giorno si dissolverà,
Tu mi hai promesso che lo risveglierai —
non fragile, ma glorioso,
non corruttibile, ma eterno.

Fino ad allora, Signore,
con il corpo che Tu conosci
e l’anima che a Te anela,
io Ti benedico.

Sii Tu la mia forza quando le forze mi mancano,
la mia luce quando gli occhi si chiudono,
il mio riposo quando sarà l’ora di tornare a Te.

Amen.