I 100 SAGGI, AFFINCHÈ IN ITALIA CAMBINO LE COSE
Da comuni cittadini, impegnati sul fronte del lavoro dipendente, delle pensioni e della famiglia, alle prese con l’aumento del costo della vita, con il salario o le pensioni troppo basse, con le tasse eccessive ecc. constatiamo che siamo arrivati ad un punto molto critico della nostra società…
Tutti intuiscono l’aria di frammentazione e di ingovernabilità a cui stiamo tristemente approdando e l’attuale governo tecnico sta peggiorando la situazione colpendo le fasce più deboli per fare cassa.
Se ci troviamo in questo stato di degrado sociale, probabilmente qualcuno non è stato in grado di governare e quindi deve cedere il posto ad altri.
Analizziamo i programmi dei diversi partiti che vorrebbero proporre il nuovo: c’è di tutto ed ognuno dà la priorità a qualche aspetto che è già stato preso in considerazione dalla stessa Costituzione.
La Costituzione stessa, quindi, è già un programma, se proprio vogliamo.
Ecco l’uovo di Colombo: ritornare alle origini…
Nei primi 54 articoli della Costituzione ci sono tutti gli orientamenti positivi perchè ogni parola è ben calibrata ed è il frutto, come tutti sanno, della convergenza di diversi punti di vista.
E’ adatta ai laici, ai cattolici e a tutti i membri delle altre confessioni religiose, agli aderenti delle diverse ideologie, agli ambientalisti ed ecologisti, agli autonomisti, ecc.
Il Presidente Napolitano, che ha avuto il coraggio di promuovere un governo tecnico (che nessuno di noi ha eletto) potrebbe sciogliere il Parlamento ed istituire una Commissione di 100 Saggi scelti in proporzione alle classi sociali (mai compromessi con i vecchi partiti), ai quali spetta il compito di scegliere il candidato più idoneo a governare e di stabilire nuove regole molto più sobrie sul loro trattamento economico e togliendo tutti i privilegi della casta.
Potrebbe sembrare un’ingenuità, ma considerando i precedenti, si eviterebbe di far salire al potere persone ignoranti della Costituzione e moralmente indegne di amministrare la cosa pubblica.
Questi saggi dovrebbero essere scelti attraverso l’applicazione di un meccanismo democratico che consente di rispettare la sovranità popolare da una parte, ma anche facilitare e snellire le procedure elettive.
Chi sono questi saggi? Onesti costituzionalisti, innanzittuto (studiosi della Costituzione continuamente impegnati). Persone di integra condotta, con una certa esperienza alle spalle ed animate dal desiderio di garantire l’effettiva applicazione della Costituzione.
Questi saggi dovrebbero esaminare a fondo i candidati proposti dalla base popolare per scegliere le persone giuste.
Chi sono, cosa fanno e che qualità hanno gli individui scelti dai Saggi?
– Sono persone conosciute e stimate per la loro condotta ed onestà
– Conoscono a fondo la Costituzione italiana
– Non hanno precedenti politici ambigui e malavitosi
– Sono davvero animati da spirito di servizio verso la comunità.
– Accettano il compenso notevolmente ridotto rispetto a quello attuale
– Si ripropongono di eliminare davvero tutti i privilegi delle caste.
– Sono coraggiosi nell’eliminare gli sprechi della pubblica amministrazione
– Vigilano affinchè tutti paghino le tasse proporzionalmente al proprio reddito.
– Garantiscono l’applicazione delle norme sulla prevenzione e la penalizzazione dei reati
– Durano non oltre i due-tre anni per consentire una sana rotazione ai cittadini onesti che desiderano realmente il bene della Nazione.
A che servono, quindi, i vari schieramenti se davvero venisse applicata la Costituzione?
In essa c’è proprio tutto: la famiglia, il lavoro, la salute, l’ambiente, la cultura, l’istruzione, la società, le autonomie locali, la giustizia sociale…
La Costituzione, nei primi 54 articoli, riconosce, tutela, promuove, garantisce, rimuove gli ostacoli che impediscono lo sviluppo personale, culturale e sociale…
Chi decide le leggi e governa non dovrebbe nemmeno essere chiamato “politico”, ma semplicemente “garante della Costituzione”…
Ecco perché i comuni cittadini desiderano puntare sulle singole persone, più che sugli schieramenti ideologici.
I Garanti (non “onorevoli”), decidono di far entrare in vigore le leggi più rispettose della Costituzione.
Se si vuole legiferare, ad esempio, sulla bioetica basta osservare ciò che afferma la Costituzione sulla dignità della persona..
Per la giustizia sociale sono chiari molti articoli costituzionali…
Per l’apparato burocratico i Garanti decidono con coraggio i tagli più adeguati.
Per le autonomie locali il principio di sussidiarietà ed il federalismo avrebbero applicazioni più pratiche ed immediate.
L’attività di questi Garanti, che devono sentirsi solamente dei servitori dello Stato, farebbe funzionare meglio la società attraverso procedure normative più veloci, e la formazione di leggi più eque e complete.
Il resto, si sa, dipende molto anche dai principi etici e morali introiettati da tutti i cittadini…