L’UNO E
l’UNITÀ
“UNO” lo
leggiamo generalmente come una cifra, ma può essere oggetto si speculazioni
filosofiche e teologiche.
È stato
detto che per mantenere puro il concetto di UNO si deve escludere la
possibilità di aggiungere ad esso qualcosa, perché è qualcosa a cui nulla si
può aggiungere.
La
determinazione oggettiva dell’Uno viene definita unità.
L’UNUM è
anche un trascendentale per la determinazione dell’ente.
Ogni cosa
è una,vera e buona.
Moltissimi
filosofi si sono cimentati nel cercare di comprendere l’uno e l’unità per
spiegarne la natura intrinseca.
Kant lo
fa rientrare tra le categorie a priori dell’intelletto e del giudizio: l’Unità.
Universalmente
in ognuno di noi preesiste “a priori” il concetto di “uno” che viene poi
sviluppato e convalidato dall’esperienza, cioè dall’osservazione del
fenomenico, il quale ci suggerisce continuamente che tutto tende all’UNO.
L’Uno non
può essere né frammentato, né moltiplicato.
L’ambito
matematico si illude di farlo solo snaturandolo da suo grado di trascendentale.
Quando
frammentiamo l’uno facciamo un tentativo di ridurlo ad ulteriori insiemi di
“molteplicità”, ognuna delle quali saranno sempre unità. Ecco perché la
matematica opera su un piano razionale diverso: la scienza dei numeri applica
la sua logica immaginandosi frammentazioni o moltiplicazioni infinite dell’Uno per
utilizzarle nella dimensione spazio-temporale.
Ma l’Uno
rimane sempre trascendentale, nel senso che si pone sempre all’orizzonte della
logica umana della ricerca scientifica.
La
coscienza umana lo intuisce, ma non lo afferra nella sua pienezza, altrimenti
la snaturerebbe.
La
condizione in cui qualcosa è riferito all’Uno è l’Unità.
Essa
permea ogni nostra conoscenza sia metafisica che scientifica.
Ogni
argomentazione metafisica ha come humus la tendenza all’unità, soprattutto quella
che riguarda la questione della differenza ontologica la quale consente di
distinguere i vari piani dell’esistenza in rapporto all’Essere, considerato
Uno.
E così
dicasi per le scienze: emblematica è la ricerca della unificazione delle 4
forze che sostengono l’Universo.
Anche la
comunicazione umana necessita dell’orizzonte unitario. Il vero dialogo avviene
nel fermento unitario che caratterizza l’amicizia, la famiglia, la società ed
il mondo intero.
La
dialettica tra l’uno ed il molteplice troverà la sua soluzione nella libertà
dell’Uno, ma è un cammino che deve procedere fino alla dimensione trascendente
alla quale ogni uomo è chiamato.
Pier Angelo Piai