Dialogo immaginario tra gli angeli e gli uomini sul valore della Creazione:

“Uomini, la nostra ammirazione per voi è continua, soprattutto nei momenti difficili che state passando in questi vostri tempi.

Diciamo “vostri” perché noi non siamo condizionati dal vostro tempo, ma essendo in stretta unione con il Padre abbiamo un’altra visione dell’esistenza, diversa da quella spazio-temporale in cui vivete.
Ciò che ci commuove realmente è la vostra estrema fragilità biologica e psichica.

Noi vediamo la sofferenza di ognuno e di tutta l’umanità causata anche dal vostro accecamento, dall’egoismo, dall’orgoglio e dalla superficialità.

La nostra visione di Dio è diretta ma noi tutti desideriamo che anche voi possiate un giorno esultare nella sua stupenda visione.

Ciò che ci dispiace è la diffusione dell’ateismo: voi potete intuire l’esistenza di Dio dalla natura e dalle leggi che governano l’Universo. E sapete bene che si è rivelato attraverso le Sacre Scritture e nel suo Figlio Gesù il quale vi ha esortato a diffondere il Vangelo a tutti.

Egli non finisce mai di creare e vi sorregge sempre, anche tramite noi. Non vi accorgete che senza Dio tutto è così scialbo, ripetitivo, angosciante? Egli vi ha creati a sua immagine e somiglianza, siete suoi, destinati a Lui.

Nulla succede se Lui non lo permette. Molti di voi atei non credete perché pensate a Lui in modo errato. Il Padre ama le sue creature, ma permette la sofferenza per motivi che ancora non capite bene.

Solo nella nuova dimensione, quando sarete risorti, potrete comprendere molto di più e glorificherete Dio perché ha usato con voi un’infinita misericordia.

Il Padre ha la facoltà di donarvi molta più fede di quella che avete. Apritevi a Lui e chiedetegliela nella preghiera. Nulla è impossibile a Dio.

Ma bisogna aprirsi a Lui, con atti di umiltà, nella confidenza filiale e certi di ottenere quello che chiedete fervorosamente.

A Lui basta la retta intenzione e la buona volontà di procedere nel vostro cammino evolutivo verso la meta a cui siete stati destinati tutti.

Pier Angelo Piai