L’umiltà è l’rsquo;ambiente della Verità, pertanto se volete diventare umili dovete scoprire la Verità in voi innanzittutto.

Chi si avvicina alla verità con cuore sincero diventa umile senza accorgesene.

Se guardate in voi trovate luci e ombre. Non vi scoraggiate per le ombre e non esaltatevi per le luci: entrambi gli atteggiamenti sono il frutto dell’orgoglio, il quale è davvero l’ultimo a morire in voi. Quando voi cominciate ad essere consapevoli della vostra enorme fragilità, non vi rattristate perché la cosa più importante che dovreste fare è quella di fidarsi della Divina Misericordia.

Dio si commuove profondamente quando gli chiedete sinceramente perdono, proprio perché sa che siete fragili. Se però vi lasciate andare nell’angoscia, significa che avete poca fiducia in Lui. E questo è indice di orgoglio perché non riconoscete che Egli si è incarnato ed ha patito proprio per salvare i peccatori.

Ricordatevi sempre che sia voi uomini che noi angeli siamo sue creature e che Egli ci conosce intimamente, molto più profondamente di quello che pensate.

Gli atti di totale abbandono in Lui lo glorificano, perché con la vostra libera volontà riconoscete la sua onnipotente bontà, ed allora Egli può operare con la sua grazia.

Così anche voi, sapendo di essere da lui perdonati in tutto, avete la forza di amare di più Dio ed il prossimo, di non considerare le offese ricevute e di giustificare chi è stato ingiusto con voi, come Gesù che sulla croce ha esclamato: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

Imparate da Lui che è mite ed umile di cuore.
Quando in voi scorgete alcune luci, attenzione a non appropriarvene, perché qualsiasi virtù proviene dal Signore: se Egli per un attimo cessa di assistervi, crollereste subito e l’orgoglio vi annebbierebbe la mente e l’anima.

Riportate tutto a Lui. Considerate sempre che siete stati creati dal nulla e che tutto ciò che avete di buono in qualche modo proviene da Lui. Se siete nell’abbondanza ricordatevi di ringraziarlo e di dividere le ricchezze esteriori ed interiori  con i bisognosi. Se siete nella povertà ringraziatelo lo stesso: voi non potete sapere il grado di gloria futura che Dio ha preparato per coloro che lo temono e lo amano.

Se qualcuno di voi si sente molto limitato e con pochi talenti, pensi che è lo stesso amato dal Signore che guarda più il suo cuore che le sue qualità.

Offritegli sempre le vostre vite e la vostra anima: saprà Lui come orientare i vostri cuori.

Al termine della vostra vita terrena vi accorgerete che nell’aldilà non porterete nulla ma solo il vostro amore.

a cura di Pier Angelo Piai