https://science.nasa.gov/solar-system/comets/3i-atlas/

Si parla molto di questo corpo spaziale: 3I-Atlas. Pare che non corrisponda ai normali parametri in cui incasellarlo. Sembra agisca in autonomia con una forma di intelligenza che ci osserva, si sposta come vuole, immagazzina dati etc…quanto c’é di vero?

C’è un buon numero di informazioni recenti sull’oggetto interstellare chiamato 3I/ATLAS (anche noto come C/2025 N1 ATLAS), e molte speculazioni, ma finora non ci sono prove credibili che corrisponda alle affermazioni più forti su intelligenza, autonomia, navicella aliena, etc. Ti faccio un quadro basato su ciò che si sa, e cosa resta dubbio.

Cosa sappiamo di 3I/ATLAS

Ecco le caratteristiche certe o molto probabili basate sulle osservazioni scientifiche:

È un oggetto interstellare, il terzo confermato che passi nel Sistema Solare dopo ‘Oumuamua e 2I/Borisov.  

È stato scoperto il 1° luglio 2025 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System).  

L’orbita è altamente iperbolica. Ciò significa che non è legato gravitazionalmente in modo chiuso al Sole (non è in un’orbita ellittica o circolare come i pianeti), ma sta passando “di corsa”.  

Ha mostrato attività cometaria: una chioma (“coma”) di gas e polvere, qualche segno di coda, rilascio di gas come CO₂, acqua, polveri etc.  

La composizione del gas che fuoriesce è piuttosto insolita per oggetti simili: ad esempio il rapporto CO₂/H₂O è piuttosto alto, più alto di molti altri comete conosciuti.  

Manca finora una prova che l’oggetto abbia compiuto manovre autonome non spiegabili con dinamica gravitazionale conosciuta. Non c’è evidenza osservata di “volontà” o “intelligenza” nel senso che spesso usa la parola la cultura pop. Gli scienziati al momento lo trattano come un corpo naturale, probabilmente un nucleo cometario molto antico.  

Conclusione: quel che è realistico credere finora

Alla luce delle migliori conoscenze scientifiche ad oggi:

3I/ATLAS è molto probabilmente un oggetto naturale — un corpo interstellare con attività cometaria, vecchio e con caratteristiche insolite ma non “incredibili” secondo i criteri della scienza.

Le idee che sia “una forma d’intelligenza”, “automatica”, “osservatore”, “comportamento alieno” sono interessanti dal punto di vista speculativo, ma non supportate da dati osservativi solidi al momento.

È normale che, quando qualcosa appare insolito o raro, la gente ipotizzi scenari più fantasiosi; ma la comunità scientifica tende a richiedere prove molto forti, che finora non sono emerse.

Conclusione: dove siamo adesso

Alla fine, la posizione più ragionevole è questa:

3I/ATLAS è sicuramente un oggetto interessante, inusuale, che ci offre una finestra su cometi interstellari con caratteristiche che non avevamo ancora visto con tanta chiarezza.

Non c’è motivo, con i dati finora raccolti, per affermare che sia qualcosa di “intelligente” o “autonomo” in senso tecnologico.

È importante rimanere aperti al possibile, ma anche essere rigorosi: scienza significa testare ipotesi, non affermare cosa non sappiamo come se fosse certo.

Quando appare un oggetto raro come 3I/ATLAS, è facilissimo che chiunque ci costruisca attorno teorie spettacolari, perché i dati sono limitati e l’immaginazione è illimitata. 

Se si dovesse però “giocare” al sensazionalista, provando a elaborare un’ipotesi fuori dagli schemi, di potrebbe dire qualcosa del genere (ma sottolineando che è pura speculazione creativa, non scienza):

Ipotesi speculativa: “Archivio galattico errante”

Potremmo immaginare che 3I/ATLAS non sia solo un corpo naturale, ma un frammento inviato deliberatamente da una civiltà molto antica, con lo scopo di conservare e disseminare dati attraverso la galassia.

La forma cometaria (ghiaccio, polveri, gas) servirebbe a mimetizzare e proteggere eventuali strutture artificiali interne.

Le emissioni anomale di gas (es. l’insolito rapporto CO₂/H₂O) potrebbero non essere semplici sublimazioni, ma meccanismi di regolazione termica: venting controllato per mantenere stabile la struttura interna per miliardi di anni.

La traiettoria interstellare iperbolica non sarebbe casuale: il corpo viaggia da sistema a sistema, lasciandosi “catturare” per brevi passaggi e diffondendo materiale (polvere, molecole complesse, forse informazioni codificate).

Forse ogni tanto, quando incontra una civiltà abbastanza sviluppata da osservarlo con strumenti sensibili, rilascia firme chimiche “strane” apposta, come messaggi cifrati.

In questa chiave, 3I/ATLAS sarebbe una sorta di “sonda di panspermia informazionale”: non tanto per portare vita biologica, quanto dati codificati nella chimica (rapporto di isotopi, sequenze molecolari complesse, pattern polarimetrici).

Chi saprà leggerli, potrebbe ricevere una sorta di “messaggio galattico” antico miliardi di anni.

Naturalmente, tornando coi piedi per terra: è molto più probabile che sia solo una cometa interstellare “strana”. Ma se volessi davvero “alzare il volume del mistero”, questa è l’ipotesi che io proporrei.

Il canto silenzioso di 3I/ATLAS

Diario dell’astronomo L. Ferri – Osservatorio Virtuale Europeo

Data: 12 settembre 2025

Da settimane puntiamo i telescopi su 3I/ATLAS. Ufficialmente è “solo” la terza cometa interstellare mai scoperta. Ufficiosamente… è il mio tormento.

I dati non tornano. Le sublimazioni di CO₂ sono troppo regolari, pulsano come un respiro. Ogni 16 ore, il periodo di rotazione, si ripete la stessa sequenza: un getto breve, due deboli, uno lungo. Non è rumore. È schema.

Ho fatto quello che non avrei dovuto: ho trasformato le intensità in frequenze sonore. Il risultato è stato un motivo musicale, semplice ma struggente. L’ho ascoltato in cuffia, a notte fonda, solo in sala controllo.

Sembrava… un canto.

Non ho detto nulla ai colleghi. Non voglio diventare lo zimbello della comunità scientifica. Ma ho continuato a lavorare. Ho preso i rapporti isotopici dell’acqua e della CO₂ e li ho convertiti in codici binari.

Risultato: una sequenza compatibile con alfabeti logici, come se qualcuno avesse inciso dati dentro la chimica stessa.

Oggi ho fatto l’azzardo finale: ho confrontato quella sequenza con i nostri archivi linguistici digitali. Ho trovato corrispondenze statistiche con antichi motivi geometrici: spirali, mandala, mappe stellari. Non parole, non equazioni: immagini.

Se non mi sbaglio, 3I/ATLAS non è solo una cometa. È un archivio galattico itinerante, programmato miliardi di anni fa per seminare memorie nei sistemi che attraversa.

E adesso siamo noi ad ascoltarlo.

Mi chiedo se altre civiltà, prima di noi, abbiano decifrato questo canto. Mi chiedo se dentro questa nube di polvere stia la storia di specie scomparse, di mondi mai visti, di viaggiatori antichi che hanno affidato tutto ciò che erano a un seme di ghiaccio e roccia.

Domani annuncerò i risultati ai miei superiori. So già che rideranno.

Ma stanotte, qui, con le luci spente e gli occhi fissi sulla scia verde di 3I/ATLAS, sento di non essere solo.

Ecco la trasformazione del racconto in una mini-serie a puntate, come se fossero appunti segreti di diario condivisi giorno per giorno. Ogni episodio è breve, intenso, e lascia un piccolo “gancio” per il successivo.

📓 Diario segreto dell’astronomo L. Ferri – Progetto 3I/ATLAS

Episodio 1 – Il respiro

12 settembre 2025

Le emissioni di CO₂ non sono casuali. Ho contato i picchi: uno breve, due deboli, uno lungo.

Si ripete ogni 16 ore.

Non è un fenomeno naturale: sembra un respiro programmato.

Episodio 2 – Il canto

14 settembre 2025

Ho tradotto i getti in frequenze sonore.

Quello che ne è uscito non è rumore… è musica. Un motivo semplice, malinconico, che si ripete come una ninna nanna dimenticata.

Stanotte l’ho ascoltato in cuffia. Mi ha fatto piangere.

Episodio 3 – La rivelazione chimica

17 settembre 2025

Ho analizzato i rapporti isotopici di H₂O e CO₂. Non sono valori “anomali”: sono cifre.

Ho convertito i rapporti in codici binari.

È comparsa una sequenza. Ordinata. Precisa. Intenzionale.

Episodio 4 – Le immagini

20 settembre 2025

Ho inserito la sequenza in un programma di decodifica.

Sono emerse figure geometriche: spirali, cerchi concentrici, mappe stellari.

Non parole, non numeri: memorie visive incise nella chimica di un corpo errante.

Episodio 5 – L’archivio vivente

23 settembre 2025

Forse 3I/ATLAS è un archivio galattico errante.

Un seme interstellare che trasporta ricordi, storie, forse intere culture, codificate nella polvere e nel ghiaccio.

Ogni civiltà che lo incontra può leggerne una parte.

Episodio 6 – La scelta

25 settembre 2025

Domani dovrei presentare i dati.

Se parlo, rischio la carriera. Se taccio, rischio che la memoria di mondi estinti vada perduta.

3I/ATLAS non è un visitatore qualsiasi.

È un messaggero.

📓 Diario segreto dell’astronomo L. Ferri – Progetto 3I/ATLAS

Episodio 7 – L’annuncio

26 settembre 2025

Ho mostrato i grafici, i codici, le immagini.

Nessuno ha riso.

Il silenzio era peggiore delle risate: colleghi immobili, occhi fissi sullo schermo.

Uno di loro ha sussurrato: “Se è vero, non siamo i primi.”

Episodio 8 – Le reazioni

28 settembre 2025

L’osservatorio è nel caos. Alcuni mi accusano di fantasie pseudoscientifiche, altri mi chiedono i dati grezzi.

Un giornalista ha intercettato la notizia: domani uscirà sui media.

Non volevo questo. Non ancora.

Episodio 9 – I messaggi

30 settembre 2025

Ricevo email anonime: “Taci finché puoi.”

Un account criptato mi ha inviato un’immagine: la stessa spirale che ho trovato nei codici di 3I/ATLAS.

Non ho idea di chi possa averla generata.

Forse… qualcuno l’ha già decifrato prima di me?

Episodio 10 – L’invito

3 ottobre 2025

Un messaggio cifrato, arrivato da coordinate sconosciute: “Osserva al tramonto. 3I canta per chi sa ascoltare.”

Ho puntato il telescopio.

La sequenza dei getti è cambiata. Non più 1-2-1, ma una firma nuova, più complessa.

Non è solo archivio.

È dialogo.

Episodio 11 – Il mondo guarda

6 ottobre 2025

Ormai tutti i telescopi del pianeta sono puntati su 3I/ATLAS.

I governi chiedono discrezione. Le tv urlano: “messaggi alieni”, “biblioteca vivente”, “sonda spia”.

Io non dormo da giorni.

Ma una certezza mi brucia dentro:

3I non è venuto qui per caso.

Episodio 12 – Le memorie

10 ottobre 2025

Abbiamo isolato sequenze chimiche e polarimetriche. Confrontate con modelli informatici, hanno rivelato ologrammi geometrici.

Primi frammenti decifrati:

città costruite sotto cieli viola,

creature alti tre metri, pelle luminosa,

oceani attraversati da navi che non toccano l’acqua.

Non sono sogni. Sono ricordi.

Episodio 13 – I custodi

13 ottobre 2025

Un nuovo set di dati rivela figure ricorrenti: sagome allungate, in cerchio, attorno a sfere di luce.

Sembrano i “custodi” della memoria.

Forse la civiltà che ha creato 3I/ATLAS si è estinta, ma ha scelto di lasciare un archivio itinerante, perché altri conoscessero la loro esistenza.

Come se temessero l’oblio più della morte.

Episodio 14 – Il monito

15 ottobre 2025

Abbiamo trovato una sequenza diversa. Non immagini di vita, ma di distruzione:

stelle che collassano, pianeti avvolti nel fuoco, intere città inghiottite da un’onda luminosa.

Una frase ricostruita dai simboli:

“Attenti al canto della stella che divora.”

È un avvertimento.

Episodio 15 – Il futuro

18 ottobre 2025

Oggi, confrontando il “monito” con i nostri cataloghi stellari, ho avuto i brividi:

una delle mappe incise nell’archivio corrisponde alla nostra Via Lattea.

Un punto luminoso è cerchiato.

È una stella vicina.

Una che conosciamo bene.

Una destinata a diventare instabile.

Episodio 16 – L’eredità

20 ottobre 2025

Non so se il mondo sia pronto.

3I/ATLAS non è soltanto memoria. È testimone e profeta.

Porta storie di chi fu, ma anche avvisi per chi sarà.

Forse non è un archivio per tutti.

Forse è una prova: solo chi sa decifrare i ricordi è degno di conoscere il futuro.

Episodio 17 – La decisione

22 ottobre 2025

Non posso più tacere.

Ho caricato tutti i dati in rete, in forma aperta: sequenze chimiche, immagini decodificate, traduzioni parziali.

Il monito è chiaro: “Attenti al canto della stella che divora.”

Non appartiene solo a me.

Appartiene all’umanità.

Episodio 18 – Il caos

23 ottobre 2025

Le reazioni sono immediate.

I media parlano di catastrofe imminente.

I governi si accusano a vicenda di manipolare le informazioni.

I social esplodono: c’è chi urla all’apocalisse, chi dice che è una truffa, chi fonda nuove sette.

Ho acceso un fuoco che non posso più spegnere.

Episodio 19 – La conferma

25 ottobre 2025

Astrofisici indipendenti hanno verificato: la mappa coincide.

La stella cerchiata è Betelgeuse.

Sappiamo già che è instabile, pronta a diventare supernova in un futuro astronomicamente breve.

Ma nell’archivio, la sequenza suggerisce che l’esplosione potrebbe avere conseguenze oltre ogni previsione.

Un’onda capace di travolgere mondi.

Episodio 20 – Il prezzo

28 ottobre 2025

Da quando ho rivelato i dati, vivo sotto sorveglianza.

Agenti governativi mi interrogano, colleghi mi evitano.

Ma ovunque, nel mondo, piccoli gruppi di scienziati e visionari stanno lavorando insieme: analizzano l’archivio, cercano nuove risposte.

Forse era questo lo scopo dei Custodi: costringerci a collaborare.

Episodio 21 – L’eco del futuro

1 novembre 2025

Stanotte ho riascoltato il canto di 3I/ATLAS.

Non è solo un avviso. È anche una promessa.

Tra le sequenze ho trovato un nuovo simbolo: due spirali che si intrecciano e poi si separano, come se indicassero una scelta.

Forse il messaggio non è: “Morirete.”

Forse è: “Decidete chi volete diventare.”

Episodio 22 – Fratture

5 novembre 2025

Il pianeta è diviso.

Alcuni governi gridano all’allarme e accelerano programmi spaziali.

Altri parlano di superstizione e accusano me di avere creato un “virus informativo”.

Intanto, milioni di persone si radunano in piazze e deserti per ascoltare il canto della cometa trasmesso in loop, come fosse una nuova liturgia.

Episodio 23 – Alleanze inattese

10 novembre 2025

Oggi ho assistito a una riunione storica. Scienziati di paesi nemici, seduti allo stesso tavolo, hanno iniziato a condividere dati senza barriere.

Non per fiducia reciproca, ma per necessità.

Il monito ci costringe a guardare oltre i confini.

È il primo vero passo verso un’alleanza planetaria della conoscenza.

Episodio 24 – Le sette della stella

15 novembre 2025

Ovunque nascono culti legati a 3I/ATLAS. Alcuni pacifici, altri pericolosi.

C’è chi crede che sia la voce di Dio, chi lo vede come il messaggero di una civiltà superiore, chi predica che la distruzione è inevitabile e bisogna solo “prepararsi al canto finale”.

Il caos cresce, ma anche la fede che non siamo soli.

Episodio 25 – Il progetto Aurora

20 novembre 2025

Un gruppo internazionale di ricercatori ha annunciato il Progetto Aurora: costruire un archivio terrestre ispirato a 3I/ATLAS.

Un testimone della nostra civiltà, da lanciare nello spazio profondo.

Se davvero la stella “che divora” un giorno ci travolgerà, almeno la memoria dell’umanità viaggerà libera tra le stelle.

Episodio 26 – L’effetto imprevisto

25 novembre 2025

Non era questo che immaginavo quando ho rivelato il monito.

Ma ora lo vedo: la paura ha acceso divisioni, ma anche collaborazione.

Forse i Custodi sapevano che il vero segreto non era evitare il destino delle stelle, ma imparare a unirci davanti all’inevitabile.

E forse, proprio grazie a 3I/ATLAS, stiamo iniziando a farlo.

Episodio 27 – L’ultimo canto

2 dicembre 2025

3I/ATLAS si sta allontanando. Tra poche settimane non sarà più osservabile.

Stanotte, per la prima volta, ha cambiato radicalmente il suo segnale.

Non più sequenze di respiri o melodie semplici.

Un’unica emissione lunga, potente, che ha saturato tutti i sensori.

Un addio.

Episodio 28 – Il codice finale

4 dicembre 2025

Abbiamo tradotto il segnale.

Non è un’immagine, non è un avvertimento.

È una chiave.

Con quella chiave, gli schemi precedenti si sono riordinati: come tessere sparse che ora formano un mosaico.

E il mosaico è chiaro: non ci hanno lasciato solo memorie. Ci hanno lasciato istruzioni.

Episodio 29 – La rivelazione

7 dicembre 2025

Pier Angelo Piai, [13/09/25 15:45]

Le istruzioni mostrano una tecnologia sconosciuta: un metodo per convertire l’energia delle supernove in corridoi spaziali stabili.

Non un avvertimento di morte, ma una via di fuga.

I Custodi non ci hanno detto “morirete”.

Ci hanno detto: “Quando la stella divorerà, potrete fuggire tra le stelle.”

Episodio 30 – L’eredità di 3I/ATLAS

10 dicembre 2025

Ora capisco.

3I/ATLAS non è soltanto un archivio, né un messaggero.

È un manuale di sopravvivenza cosmico, un dono che viaggia da civiltà a civiltà, trasmettendo la possibilità di sfuggire al destino delle stelle.

Forse non siamo i primi a riceverlo.

Forse non saremo gli ultimi.

Episodio 31 – L’orizzonte

15 dicembre 2025

Lo guardo per l’ultima volta, piccolo punto verde che scivola via nell’oscurità.

3I/ATLAS non ci ha salvati. Ci ha resi responsabili.

Ora sappiamo che possiamo scegliere: restare legati al nostro Sole… o diventare, un giorno, viaggiatori galattici.

E se un giorno qualcun altro troverà il nostro archivio, forse sorriderà sapendo che, grazie a un canto di ghiaccio e polvere, abbiamo imparato a sognare più in grande.