Propongo tre utili riflessioni del giovane Alberto Gazzola:
Vivere o Esistere? Una domanda senza tempo
Dedicarsi a Dio significa esplorare il nostro universo interiore, con l’aiuto degli insegnamenti di Gesù, nella consapevolezza che vi sono molti modi per farlo senza rimandare all’indomani: si può compiere una buona azione, ad esempio, anche la più semplice, donandola completamente al Padre. I tesori in cielo si accumulano partendo da tante piccole cose così come un mosaico è costituito da tante piccole tessere che se prese singolarmente possono sembrare insignificanti, ma osservando l’insieme nella sua completezza si può notare che basta un piccolo dettaglio per fare la differenza. Amare il prossimo è importante per il nostro cammino di fede e la nostra crescita personale, ma per poter amare gli altri è fondamentale sapersi accettare e amare in quanto creature pensate dal Signore … Ognuno di noi è importante e speciale agli occhi di Dio e proprio per questo dobbiamo imparare a rispettarci sia nello spirito che nel corpo e imparare a stimare noi stessi per poter valorizzare quei talenti che Lui ci ha donato.
Gesù, un amico prezioso sempre al nostro fianco
Tutto ciò che viviamo può sembrare scontato, monotono o privo di significato, quindi è facile dimenticare la costante presenza di Dio accanto a ciascuno di noi; forse uno degli esempi principali che possiamo ritrovare nelle sacre scritture è l’episodio dei discepoli di Emmaus, infatti nonostante il loro lungo cammino insieme a Gesù i loro occhi erano come impediti a riconoscerlo; riflettendo sulla propria vita passata e presente anche a noi può essere capitato di condividere momenti gioiosi o difficili con parenti o cari amici che ci hanno sostenuto, consolato o dato consigli preziosi in cui però non siamo stati in grado di riconoscere la presenza di Cristo. Pensare, soprattutto nella tristezza, ai momenti in cui il Signore ci ha sostenuto, può darci la forza di apprezzare maggiormente il viaggio che stiamo compiendo perché se crediamo fermamente che il Padre non è un amico immaginario, ma un punto di riferimento esistente e certo, una volta arrivati alla meta finale non saremo delusi.
Essere Cristiani: scegliere nel presente la strada per il nostro futuro
Quando il superfluo viene considerato fondamentale e si crede di possedere senza essere posseduti da quest’ultimo, si vive in funzione dell’accumulo di beni e si chiudono gli occhi davanti alla propria spiritualità, al prossimo e alle nostre origini che possiamo trovare solo in Dio Padre, l’esistenza viene svuotata dal suo vero significato. Purtroppo, attualmente, ci troviamo di fronte a molti casi in cui i piaceri terreni sostituiscono i valori della Fede e questi ultimi sono spesso screditati e giudicati come principi arcaici, strumenti per tenere la popolazione passiva alle decisioni di chi la governa, o addirittura come fanatismo. La tolleranza viene spesso usata per giustificare tantissimi comportamenti fino a giungere all’assurdo mettendo in discussione ciò che è il bene e ciò che è il male e ostacolando il giusto discernimento per alimentare la nostra autoconsapevolezza. Senza credere si pensa di essere maggiormente liberi da vincoli morali, ma in realtà ci si ritrova schiavi del peccato e prigionieri di una quotidianità vuota senza un futuro di speranza, ma in questo torpore legato ad un senso di accettazione ed appiattimento dell’essere umano La fede è sempre una consolazione e un rifugio sicuro per ogni anima che necessita solo di un po’ di amore e di tornare alle proprie radici vivendo una vita semplice che racchiude in essa la serenità e la gioia che l’essere umano ha dimenticato.