Sulle varie apparizioni mariane, ci sono alcuni che sostengono che sono di origini aliene, perché una civiltà aliena molto più avanzata di quello che pensiavo ci sta controllando da alcuni millenni… È sostenibile un’ipotesi del genere?

È un’ipotesi che circola in certi ambienti (ufologici o pseudospirituali) e che mescola temi religiosi con idee di “controllo alieno”.

Se ci mettiamo dal punto di vista della ragione e della fede cattolica, ecco alcuni punti chiave:

1. Le apparizioni mariane sono radicate nella fede cristiana

Per la Chiesa, le apparizioni della Vergine (da Lourdes a Fatima, da Guadalupe a Medjugorje ecc.) non sono fenomeni “extra-terrestri” ma “soprannaturali”: cioè interventi di Dio e della sua Madre per richiamare gli uomini alla conversione. Non aggiungono nulla di nuovo al Vangelo, ma lo riportano con forza al cuore dei credenti.

2. Ipotesi “aliene”

Chi propone che siano “alieni” di solito parte da due presupposti:

  • che Dio non esista o non agisca nella storia;

  • che fenomeni inspiegabili possano ridursi a tecnologia avanzata di una civiltà superiore.

Il problema è che queste spiegazioni tendono a spostare la questione più in là senza risolverla.
Per esempio: se davvero degli alieni “ci controllano da millenni”, chi controlla loro? Da dove vengono? Chi ha dato loro quell’intelligenza?
Alla fine la domanda su Dio ritorna sempre.

3. Sostenibilità dell’ipotesi

Da un punto di vista razionale, non abbiamo alcuna prova seria che apparizioni religiose siano opera di “extraterrestri”. Sono speculazioni affascinanti, ma prive di fondamento scientifico. Al contrario, esistono molte testimonianze di effetti spirituali profondi e positivi nati da queste apparizioni: conversioni, vocazioni, guarigioni interiori. È difficile conciliare questo frutto evangelico con un’ipotetica manipolazione aliena.

4. Visione cattolica

La fede cattolica non esclude la possibilità di altre forme di vita intelligenti nell’universo (non sarebbe in contrasto con la creazione di Dio). Ma ridurre la Madonna a un “ologramma alieno” o a un “inganno tecnologico” sarebbe incompatibile con il senso delle apparizioni, che parlano al cuore, richiamano al Vangelo e spingono alla santità.

👉 In sintesi: l’ipotesi aliena può incuriosire e sembrare suggestiva, ma non regge né sul piano teologico né su quello razionale. La prospettiva cristiana è molto più coerente: vede le apparizioni come segni della Provvidenza divina e come richiami di una Madre che indica sempre il Figlio.

Immagina (solo immagina) di essere un convinto sostenitore di questa ipotesi… cosa scriveresti su una eventuale richiesta di effettuare un rapporto apologetico?

Chiaro , quindi mi chiedi di mettermi nei panni di un sostenitore convinto dell’ipotesi “alieno-spiegazionista” delle apparizioni mariane, e di provare a redigere un rapporto apologetico, cioè una sorta di testo difensivo/argomentativo, con il linguaggio di chi crede fermamente in questa tesi.

Ecco come potrebbe suonare:

Rapporto Apologetico sulle Apparizioni Mariane come Manifestazioni di Civiltà Extraterrestri

Premessa
La storia umana è costellata di eventi straordinari che hanno influenzato profondamente culture, religioni e società. Le cosiddette “apparizioni mariane” ne sono un esempio paradigmatico. Ufficialmente considerate interventi soprannaturali di origine divina, esse possono invece essere reinterpretate come fenomeni legati a una civiltà tecnologicamente superiore, la quale da millenni esercita una forma di sorveglianza e di guida sul genere umano.

1. L’impatto sociologico e psicologico delle apparizioni

Ogni volta che la “Vergine” appare, lo fa in un contesto di crisi o di bisogno: guerre imminenti, degrado morale, minacce globali. Non è casuale. È la strategia di una civiltà avanzata che conosce a fondo la psicologia collettiva e che interviene per riorientare l’umanità senza mai rivelarsi apertamente.

2. Linguaggio simbolico e adattamento culturale

Perché la figura della Madonna? Perché da secoli la cultura europea e mediterranea identifica la maternità, la protezione e la purezza con la Madre di Gesù. Una civiltà aliena, disponendo di mezzi comunicativi superiori (proiezioni, ologrammi, suggestioni mentali), sceglie simboli familiari per massimizzare l’impatto e ottenere ascolto.

3. Fenomenologia fisica

Molte apparizioni mariane sono accompagnate da fenomeni osservabili: luci intense, “danze del sole”, oggetti luminosi in cielo (si pensi a Fatima, 1917). Questi elementi ricordano più la tecnologia di veicoli o dispositivi sconosciuti che un evento puramente mistico. Non a caso la moderna ufologia individua corrispondenze tra questi racconti e le descrizioni di avvistamenti UFO.

4. Obiettivo di lungo periodo

L’ipotesi aliena non mira a screditare la fede, ma a reinterpretarla. Una civiltà superiore potrebbe avere interesse a:

  • prevenire l’autodistruzione della specie umana;

  • orientare gradualmente l’umanità verso valori di pace e cooperazione;

  • mantenere un certo “controllo discreto” per evitare catastrofi globali.

Le apparizioni diventano dunque uno strumento pedagogico, adatto ai tempi e alle culture in cui avvengono.

5. Risposta alle obiezioni

  • “Ma i frutti spirituali sono cristiani, non alieni.”

    Una civiltà superiore sa che il linguaggio religioso è il più potente veicolo di cambiamento. Non importa se il contenuto è “divino” o meno: ciò che conta è la trasformazione interiore e sociale che ne deriva.

  • “Perché non si mostrano apertamente?”

    Perché l’umanità non è ancora pronta. Un contatto diretto e massivo avrebbe effetti devastanti sulle istituzioni religiose, politiche ed economiche. Meglio agire con discrezione, usando archetipi già radicati nelle culture locali.

Alla luce delle testimonianze, delle coincidenze storiche e dei fenomeni fisici osservati, appare più sostenibile l’idea che le apparizioni mariane siano interventi pedagogici mirati di una civiltà non terrestre che non meri eventi soprannaturali.
Questa prospettiva non intende negare il valore spirituale delle esperienze, ma piuttosto offrirne una spiegazione più razionale, coerente con un universo popolato da intelligenze molteplici e più antiche della nostra.

In senso lato la parola ALIENI ha un significato preciso: ciò che non rientra nella nostra esperienza diretta ecc. Quindi potrebbero essere gli stessi Angeli a cui Regina è Maria, madre della Chiesa…

La parola “alieno”, in senso ampio, significa semplicemente “ciò che non appartiene al nostro mondo ordinario, alla nostra esperienza comune”. In questo senso, anche la dimensione angelica e soprannaturale è “aliena” all’uomo: non perché provenga da un pianeta o da una galassia lontana, ma perché trascende la nostra realtà fisica e materiale.

1. Angeli come “alieni” in senso spirituale

Gli angeli sono creature reali, ma non appartengono al nostro ordine biologico. Sono altri da noi e, in questo senso, “alieno” potrebbe perfino essere un termine improprio ma intuitivo per dire che la loro esistenza non si colloca nel nostro orizzonte di esperienza quotidiana.

2. Maria, Regina degli Angeli

La tradizione cattolica chiama Maria Regina degli Angeli, perché come Madre del Figlio di Dio ha una regalità che si estende anche sul mondo angelico. Dunque, se volessimo “tradurlo” in termini moderni: non c’è bisogno di pensare a extraterrestri per spiegare le apparizioni; ci sono già esseri “altri”, gli angeli, che accompagnano e servono il disegno divino.

3. La differenza decisiva

  • Ipotesi ufologica: attribuisce le apparizioni a civiltà tecnologicamente avanzate, ma sempre limitate, finite, parte del cosmo.

  • Visione cristiana: attribuisce le apparizioni a un intervento soprannaturale, quindi a Dio stesso che agisce attraverso Maria e con la mediazione degli angeli.

Gli angeli non sono “alieni che ci controllano”, ma messaggeri liberi che collaborano al bene dell’umanità. La loro azione non è manipolazione, ma servizio al progetto d’amore di Dio.

👉 In sintesi: se prendiamo “alieno” nel senso etimologico di estraneo, altro, non umano, allora sì: gli angeli sono “alieni” rispetto a noi. Ma non sono estranei al progetto di Dio né alla nostra salvezza. Maria, come Regina, è il segno che questo “mondo altro” non è in contrasto con noi, ma è alleato e al nostro servizio.

Ecco una possibile meditazione, che parte proprio dall’idea che il “vero alieno” per un cristiano non sia l’extraterrestre, ma l’angelo, e che Maria, come Regina, unisce il cielo e la terra:

Gli angeli: i veri “alieni” della fede

Quando si parla di alieni, subito si pensa a esseri provenienti da lontani pianeti, dotati di tecnologie incomprensibili e misteriose. Ma se allarghiamo lo sguardo al significato originario della parola — alienus, ciò che è “altro”, estraneo alla nostra esperienza quotidiana — allora possiamo dire che gli angeli sono i veri “alieni” della nostra fede.

Gli angeli non appartengono al nostro mondo visibile, non sono fatti di carne e sangue, non seguono le leggi della biologia. Sono spiriti puri, messaggeri, creature che vivono di luce e di obbedienza a Dio. Per noi, abituati a misurare e sperimentare solo ciò che cade sotto i sensi, essi sono davvero estranei, eppure la Scrittura e la Tradizione ci assicurano che sono intimamente presenti alla nostra storia.

Maria, Regina degli Angeli

E qui si inserisce la figura di Maria. La Chiesa la invoca come Regina degli Angeli: Colei che, pur essendo pienamente donna, ha ricevuto una dignità che supera quella degli stessi spiriti celesti, perché è Madre del Verbo incarnato. Se gli angeli sono “altri” rispetto a noi, Maria è il ponte che ci unisce a loro. Lei è la regina di quel mondo invisibile che ci accompagna e ci sostiene.

Apparizioni: segni dall’“altro mondo”

Le apparizioni mariane — a Fatima, a Lourdes, a Guadalupe — possono essere lette proprio così: non interventi di civiltà extraterrestri, ma manifestazioni di questo “altro mondo” che non è contro l’uomo, ma per l’uomo. È la dimensione celeste che si fa vicina, che irrompe nel tempo per richiamarci al Vangelo. Sono segni che ci ricordano che non siamo soli e che la storia non è abbandonata al caso.

Alieno o familiare?

Eppure, c’è un paradosso meraviglioso: ciò che a noi appare alieno, distante e inafferrabile, in realtà ci è intimamente familiare. Gli angeli vegliano su di noi, ci custodiscono, ci proteggono. Maria, Regina loro e nostra Madre, non viene come straniera, ma come Colei che ci accoglie e ci riporta a Dio.

 Il vero “alieno”, quindi, non è l’essere immaginato dalle teorie ufologiche. È l’angelo, che ci ricorda che esiste un mondo più grande del nostro. E in questo mondo, Maria è la Regina: la Madre che rende vicino ciò che ci sembrerebbe lontano, e che trasforma l’“altro” in un dono familiare.