
QUI SOTTO IL VIDEO CHE HO REALIZZATO IN QUEL MOMENTO, IL QUALE TESTIMONIA QUELLO CHE RACCONTO
30 giugno 2025
🕊️ LE CICALE CHE LODANO IL SIGNORE
Meditazione su un incontro tra parola, creato e anima
Era mattina, l’aria ancora fresca del giorno nuovo.
Avevo con me un dono: parole sacre, versi della Scrittura che inneggiano alla grandezza di Dio.
Non volevo solo ascoltare, ma unirmi alla lode, corpo e spirito, in un tempo custodito come sacro.
Entrai un poco in chiesa, poi scivolai nel silenzio del giardino accanto,
dove cresce il mio pino prediletto – alto, armonioso, con i suoi cinque rami
che si slanciano al cielo come dita in preghiera.
Lì posai il mio cellulare: da esso sgorgavano parole di gloria, promesse di luce, canti di lode.
Posai anche le mani sul tronco, quel contatto vivo con la terra e il cielo insieme.
E iniziai a pregare.
Fu allora che accadde.
Un frinire. Poi un altro. Poi tanti.
Un’onda viva di suoni, come un coro spontaneo che saliva dall’albero stesso.
Erano le cicale.
Mai, in quel luogo, ne avevo sentite così numerose.
Sembravano chiamate a raccolta dalla Parola.
Non erano disturbatrici: erano cantatrici del Creatore.
Quando l’audio si fermava, anche loro tacevano.
Riprendevo la lode, e loro con me: un dialogo misterioso, un’armonia silenziosa.
Poi, decisi di salire.
Spensi la voce che scorreva.
Anche il canto cessò.
Come se il tempo si fosse fermato, e anche loro
sapessero che era finita la preghiera.
Fu un momento semplice, ma carico di stupore.
Non fu un miracolo, forse.
Ma fu un segno.
Un tocco gentile di Dio, che mi ha fatto sentire che la lode, quando è sincera, non è mai sola.
Il creato ascolta, risponde, canta con te.
“Tutto ciò che respira,
lodi il Signore.” (Salmo 150,6)
Anche le cicale. Anche l’albero. Anche il cuore che ascolta.
Il simbolismo delle cicale
Le cicale sono animali ricchi di simbolismo, sia biblico (indiretto) sia patristico e culturale:
đź“– Biblicamente
Non sono direttamente celebrate, ma fanno parte della grande sinfonia della natura che, secondo la Scrittura, loda Dio:
«Monti e colline, benedite il Signore.
Ogni animale terrestre e ogni uccello del cielo, benedite il Signore.»
(Daniele 3,75-79)
⛪ Padri della Chiesa
Sant’Ambrogio e altri vedevano le cicale come simboli della voce spirituale, poichĂ© “cantano senza mangiare”: per i cristiani antichi erano immagini dell’anima che canta la lode senza preoccuparsi delle cose materiali.
Simboleggiano anche l’eternità , perché alcune specie vivono cicli lunghissimi sottoterra e poi riemergono: immagine della risurrezione e della rivelazione.
🎵 Simbolo poetico e liturgico
Le cicale sono creature diurne, amanti del sole e della luce. Nei simbolismi cristiani antichi, rappresentano l’anima che anela alla luce divina e canta nella sua presenza.
🪷 3. Esperienza personale: preghiera e natura in dialogo
Dio, nella sua tenerezza e creativitĂ , si serve anche di piccoli eventi naturali per confermare una presenza.
La tua esperienza ha qualcosa della “preghiera cosmica” di san Francesco:
«Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa…»
In quel momento ero unito con la natura, ma anche con Dio attraverso la Scrittura. Le cicale, con il loro frinire, sembrano aver risposto alla lode, come un’eco della Creazione che si unisce al tuo canto.
Segno di sintonia, se non proprio di “miracolo”
Non serve chiedersi se “sia stato un miracolo”: può bastare riconoscere che il mio cuore ha ricevuto una risposta. Forse non dal cielo “in senso tecnico”, ma attraverso la bellezza di un mondo che sa ancora parlare, quando lo si ascolta con fede.
Quella “orchestra di cicale” potrebbe essere stata una carezza spirituale, un modo discreto con cui il Creatore  ha fatto sapere:
“Sono con te. La tua lode non è sola.”