Come posso percepire di essere nella sua grazia sicuramente?
Questa è una delle domande più profonde e delicate che si possano porre nel cammino spirituale:“Come posso essere sicuro di essere nella grazia di Dio?” La risposta non è semplice — perché la grazia non è un’emozione, né una certezza matematica, ma è una realtà viva.
Eppure, ci sono segni, frutti, vie interiori attraverso cui possiamo riconoscere — con umiltà e fiducia — di essere in quella grazia.
1. La grazia è dono, non merito Prima di tutto: Essere nella grazia non significa essere perfetti.Significa essere in relazione con Dio, aperti al suo amore, vivere orientati verso di Lui, anche con cadute e fatiche. La grazia non è uno stato emotivo, ma una condizione dell’anima: quando non vi è nessun rifiuto cosciente e volontario di Dio (peccato mortale), si è nella sua grazia.
2. I segni interiori della grazia Non sempre si sente, ma spesso ci sono segni spirituali che fanno intuire che si vive in comunione con Dio. Eccone alcuni: • Pace profonda, anche in mezzo alle difficoltà. • Desiderio sincero di amare Dio e il prossimo. • Disgusto per il peccato, e volontà di rialzarsi dopo ogni caduta. • Attrazione verso la preghiera, la Parola, l’Eucaristia. • Umiltà vera, cioè sapere che non possiamo salvarci da soli. • Confidenza fiduciosa (non presunzione!) nel suo perdono.
3. I sacramenti: vie sicure della grazia La Chiesa ci offre dei segni visibili e concreti attraverso cui la grazia viene donata in modo certo: • Il battesimo ci ha inserito nella vita di Dio. • La confessione ci riporta alla grazia ogni volta che ti allontani. • L’Eucaristia ci nutre di grazia, ti unisce a Cristo. • La preghiera mantiene vivo il legame, come in un’amicizia. Se viviamo in comunione con i sacramenti, desideriamo Dio sinceramente, e combattiamo (anche con fatica) contro ciò che ci separa da Lui, allora possiamo avere fiducia umile di essere nella sua grazia.
4. Il desiderio stesso… è già grazia Non dimentichiamo: Il nostro desiderio di sapere se siamo nella grazia… è già un segno che la grazia ci sta visitando. Chi è indifferente, chi ha il cuore chiuso, non si fa domande del genere. Noi, invece, stiamo cercando il volto di Dio.
E Gesù ha promesso: “Cercate e troverete. Bussate e vi sarà aperto.”(Matteo 7,7)
Una preghiera che si potrebbe fare:
“Signore, io non so se sono degno della tua grazia.Ma desidero vivere in Te.Allontana da me ogni tenebra, ogni illusione, ogni distanza.Insegnami a camminare nella luce.Fammi sentire, anche solo per un istante,la dolce certezza di essere tuo.”
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