Molti anni fa frequentavo una signora del mio paese, che chiamerò Rosanna. Era la madre di una mia ex allieva e mi accoglieva con gentilezza nella sua casa, affinché potessi offrire a coloro che lei conosceva un aiuto attraverso i miei interventi di riequilibrio bio-energetico. Ne traevano beneficio non solo le persone che si affidavano alle mie mani, ma anche lei stessa, che si dedicava con passione a particolari lavori di cucito e, in quel clima sereno, trovava sollievo e armonia.

Dopo circa un mese decisi di attrezzare un piccolo spazio nella mia casa, dove cominciai ad accogliere chiunque cercasse il mio aiuto. Da quel momento, Rosanna smise di parlarmi. Ricordo un episodio, quando mi vide uscire dalla chiesa e, con parole accese e pretestuose, espresse un’improvvisa avversione, celata dietro motivazioni di carattere anticlericale.

Negli anni a seguire, ogni volta che la incontravo per strada e tentavo di salutarla, lei distoglieva lo sguardo, come se fossi diventato invisibile ai suoi occhi.

Non molto tempo fa, mi capitò di incrociarla mentre conversava con una conoscente comune. Con sorpresa mi fermò e iniziò a parlare in modo confuso di alcune fotografie di fiori che avevo scattato tempo addietro e che lei sosteneva io avessi venduto di nascosto. Mi accusò di essere un bugiardo, e lo fece proprio davanti alla signora. Ne rimasi profondamente addolorato e, pur non ricordando quelle immagini, le promisi che avrei cercato ancora. Ma quelle fotografie non le trovai più.

Pochi giorni dopo appresi che Rosanna era stata trovata senza vita nel suo giardino. Il suo funerale fu molto partecipato: molti la ricordavano per le sue stravaganze, come quando passeggiava con una gallina tra le braccia o mostrava con orgoglio i pulcini ai bambini, affinché potessero avvicinarsi alla natura. A modo suo, era un’anima che amava profondamente la vita e le sue creature. Io non ebbi la forza di partecipare alle esequie, ma pregai con sincerità per la sua anima.

Qualche tempo dopo venne a trovarmi un uomo che non riconobbi subito. Mi disse di essere un compaesano d’origine di Rosanna e che lei, in passato, gli aveva parlato di me come di una persona capace di portare beneficio agli altri. Gli spiegai che ormai l’età avanzata mi impediva di occuparmi come un tempo di questi interventi, ma gli promisi le mie preghiere e una Santa Messa per lui e la sua famiglia.

Con mia sorpresa, il giorno seguente tornò da me con un dono: vasi contenenti tre piante di lamponi, un acero rosso, un pero delle valli e un’edera cinese.

Questa serie di coincidenze mi ha indotto a riflettere profondamente. Forse, in qualche modo misterioso e sottile, l’anima di Rosanna sta cercando una riconciliazione, un modo per sanare un legame rimasto sospeso.

Quanto al simbolismo di queste piante, ognuna porta con sé un messaggio:

  • Il lampone, con i suoi frutti rossi e delicati, rappresenta la dolcezza della memoria e la gratitudine per i piccoli doni della vita.

  • L’acero rosso simboleggia il cambiamento, il ciclo della vita e la bellezza che si cela nel lasciar andare il passato per accogliere il nuovo.

  • Il pero delle valli è segno di longevità, saggezza e generosità, poiché offre i suoi frutti a chi li sa apprezzare.

  • L’edera cinese, infine, parla di legami che resistono al tempo, di fedeltà e di unione che persiste oltre le difficoltà.

Forse, attraverso questi doni, l’universo — o l’anima di Rosanna — desidera offrirmi un segno di pace, come un invito silenzioso a lasciar andare ogni antico turbamento e a custodire il ricordo con benevolenza.