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È possibile trovare un metodo efficace di presenza mentale, attenzione e consapevolezza basato sui Vangeli. Anche se il termine “mindfulness” è moderno e di origine buddhista, la pratica di vivere nel presente con consapevolezza e apertura interiore è profondamente cristiana. Ecco alcuni riferimenti evangelici e atteggiamenti che possono essere considerati un “cammino di mindfulness evangelica”:


1. “Non affannatevi per il domani” (Mt 6,34)

Gesù invita a vivere il presente, senza fuggire nel futuro o nel passato. Questa è la base della mindfulness: restare qui e ora, nel tempo che ci è dato.

Pratica: imparare a sentire la giornata con gratitudine, passo dopo passo, fidandosi di Dio per ciò che verrà.


2. “Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19)

Maria rappresenta l’atteggiamento contemplativo: non correre subito a capire o a risolvere, ma custodireciò che accade, anche ciò che non si comprende.

Pratica: silenzio, ascolto, accoglienza del mistero senza forzare risposte.


3. “Vegliate e pregate” (Mc 14,38)

Vegliare è l’invito alla vigilanza interiore: essere presenti, svegli, attenti a ciò che accade dentro e fuori di noi.

Pratica: un esame del cuore, durante la giornata, per notare emozioni, reazioni, impulsi. Non giudicarli, ma osservarli.


4. Gesù si ritira nel deserto o sul monte a pregare (es. Lc 5,16)

Anche il Figlio di Dio si prende tempo per ritrovare il silenzio e il contatto con il Padre. La solitudine feconda è uno spazio essenziale per l’ascolto profondo.

Pratica: ritagliarsi momenti di silenzio vero, anche solo 5-10 minuti, per “stare con” Dio senza parole.


5. Il respiro dello Spirito (Gv 20,22)

“Soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo.”
La mindfulness usa il respiro come ancora del presente. Anche nella Scrittura il respiro è simbolo dello Spirito, della vita che viene da Dio.

Pratica: respirare consapevolmente come atto di fede: “In te respiro, in te vivo.”


6. “Il Regno di Dio è dentro di voi” (Lc 17,21)

Non è altrove. Non è nel domani. È già qui. Questa è l’essenza della presenza: non cercare lontano ciò che può essere scoperto in profondità, ora.


✨ Conclusione:

Un cammino di presenza evangelica è possibile e già contenuto nei Vangeli. Non ha bisogno di tecniche elaborate: ha bisogno di silenzio, ascolto, umiltà e desiderio di incontrare Dio nel quotidiano.

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